Pantomimo: differenze tra le versioni

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== Pantomimo e pantomima ==
Questo spettacolo mantiene stretti legami con il mondo greco. I pantomimi infatti si ispirano ad una cultura greca, e greca è la lingua dei canti che accompagnano le danze, greci sono i temi mitologici che ne costituiscono l'argomento<ref>{{Cita pubblicazione|autorenome=Maria Letizia|cognome=Lazzarini|data=2004|titolo=Pantomimi a Petelia|rivista=Archeologia classica : rivista del Dipartimento di Scienze Storiche Archeologiche e Antropologiche dell'Antichità|lingua=it|accesso=2021-10-22|url=https://www.gruppoarcheologicokr.it/biblioteca/maria-letizia-lazzanini-pantomimi-a-petelia-2004/}}</ref>.
 
Il pantomimo non va perciò confuso con il [[mimo latino]], di origine più antiche ma che, riferito all'arte mimica del tempo, non era indirizzato alla narrazione di una storia con una [[Trama (narrativa)|trama]] ma piuttosto a quella di un singolo evento ripreso dalla [[mitologia]] o più spesso dal quotidiano.
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Per ogni pantomimo si scriveva un apposito libretto che conteneva le parti cantate dal coro. Scrissero libretti, attività considerata all'epoca poco onorevole ma redditizia, [[Marco Anneo Lucano]] e [[Publio Papinio Stazio]].
 
Tra i pantomimi più famosi dell'età imperiale, oltre a Batillo di Alessandria e Pilade di Cilicia, si ricordano Ila, loro contemporaneo, poi Mnestere favorito da Messalina e Paride, il quale fu ucciso da [[Nerone]] nonostante fosse stato suo maestro per lungo tempo.<ref>[{{cita testo|url=http://www.rivistaprometheus.it/rivista/iii68/teatro.htm |titolo=''Il "dopo Terenzio" fra Atellana e Pantomimo''] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20060507050928/http://www.rivistaprometheus.it/rivista/iii68/teatro.htm |data=7 maggio 2006 }} di Vito La Paglia in ''Prometheus'', Anno III. N. 68 - lunedì 5 gennaio 2004 e [{{cita testo|url=http://www.larchetipo.com/2008/lug08/teatro.pdf |titolo=Articolo di Ovidio Tufelli]}} su ''L'Archetipo'' del luglio 2008, pag. 6</ref> Un altro Paride pantomimo visse forse sotto [[Domiziano]] ed ebbe una relazione con la di lui moglie, [[Domizia Longina]]. L'arte della pantomima apparteneva già ai Greci, è stata poi importata dai Romani che rappresentavano situazioni di tipo storico-mitologico o di azioni di vita quotidiana. A Roma quest'arte ha assunto la denominazione di ''fabula saltica'' perché i pantomimi nella loro espressione oltre che dei gesti facevano uso anche della danza, in latino chiamata ''saltatio.''
 
Durante il [[Medioevo]] la figura del ''pantomimo'' sopravvisse in parte negli spettacoli dei [[Giullare|giullari]], mista a quella del mimo e degli attori degli spettacoli definiti "minori".
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La tutela ha come requisito la fissazione dell'opera e della sua forma espressiva, la quale può essere sia per iscritto, sia altrimenti.
 
La [[Società Italiana degli Autori ed Editori|S.I.A.E.]] ha aperto sul suo sito internet, una sezione specializzata per l'intermediazione anche dei diritti sulle opere pantomimiche, "Lirica e Balletto"<ref>{{Cita web|url=https://www.siae.it/it/chi-siamo/i-repertori/lirica-e-balletto|titolo=Tutela opere liriche e balletto con SIAE {{!}} Sezione DOR-Lirica|sito=www.siae.it|accesso=27 giugno 2020}}</ref>, che permette di richiedere licenze d'uso, incassare i compensi dovuti dagli utilizzatori per lo sfruttamento delle opere e la ripartizione e liquidazione agli aventi diritto dei proventi incassati.
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=https://www.pantomime-mime.com/|titolo=Pantomimo}}
 
{{Controllo di autorità}}