Davide Cova: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Biografia: Ho disposto in ordine cronologico alcuni avvenimenti e ho aggiunto qualche nuova informazione Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
Riga 57:
Continuò gli studi a [[Milano]], al [[Politecnico di Milano|Regio Istituto Tecnico]] o Politecnico, laureandosi in ingegneria industriale nel [[1914]], conseguì il diploma in [[architettura]] e vari titoli di specializzazione. Ideologo e fondatore, nel primo periodo del [[XX secolo]], del Movimento per la rinascita della [[Sardegna]], definito anche "Rinascimento sardo", sorto per favorire il superamento dello stato di disagio del popolo sardo da secoli oppresso, fondò a Cagliari il giornale "Sardegna" con [[Attilio Deffenu]].
Partecipò a Milano a movimenti per i diritti umani. Dopo la Prima Guerra Mondiale fondò a Cagliari i giornali "Il Popolo Sardo" e "Il Solco". Nella Piazza Martiri aprì uno studio d'ingegnere in società con un altro, realizzando progetti per privati a Cagliari e altrove. Collaborò alla risistemazione dell'Orto Botanico di Cagliari. Partecipò ad alcune iniziative della Società Ginnastica "Amsicora" di Cagliari; prima come atleta e successivamente istruttore tecnico di nuoto e atletica. Dopo la laurea in ingegneria realizzò strutture per la pratica sportiva e progettò lo Stadio Amsicora, a Cagliari, nei terreni dell'ex colonia penale di San Bartolomeo. Realizzò la fiera di maggio del 1921 collaborando col cavalier Guido Costa ([[Fiera della Sardegna]]) e nel luglio dello stesso anno, col pittore Felice Melis Marini, la prima mostra d'arte sarda a Cagliari. Ideatore di un partito di sostegno alla Sardegna, sostenitore dell'autonomia e della valorizzazione e diffusione della cultura si batté durante tutta la sua vita per la causa di un riscatto della Sardegna.Nel
Fu insegnante di Calcolo Infinitesimale all'Università di Cagliari nel 1920.Nell'ottobre
Rientrò nel 1923 partecipò a un concorso per l'incarico di ingegnere-capo dell'Ufficio tecnico del Municipio di Oristano. Si stabilì ad Oristano dove realizzò varie opere importanti per la Città .
Progettò edifici, trasformazioni fondiarie agrarie in varie parti dell'Isola e bonifiche nel [[Campidano]] di Oristano. Nel 1925 fu inaugurata la Scuola D'Arte Applicata di Oristano che aveva contribuito a fondare con gli artisti Francesco Ciusa e Carmelo Floris. Nel 1928 si sposò con un'insegnante Maria Rosa Fara ed ebbe sei figli. Per non aver ritirato la tessera del Pnf fu privato del posto di lavoro nel 1929.La scuola d'arte fu chiusa. Lui fu considerato come persona da sorvegliare.
Dopo la caduta del fascismo fu sindaco di Oristano lavorando incessantemente per il benessere della popolazione in quegli anni di guerra. I bombardamenti a Cagliari distrussero gran parte della città compreso il negozio di ottica materno. A Oristano non fecero
== L'azione politica e sociale ==
|