Pakistan: differenze tra le versioni

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Il Pakistan è il secondo Paese con la maggioranza [[musulmano|musulmana]] più popolosa,<ref>{{Cita libro|autore=Robert U. Ayres|titolo=Turning Point: The End of the Growth Paradigm.|anno=1998|editore=James & James publishers|isbn=1-85383-439-4|p=63}}</ref> ed in particolare la seconda più grande popolazione [[sciismo|sciita]] del mondo, dopo l'[[Iran]].<ref name="congress" /><ref name="PewMapping">{{Cita web|url=http://pewforum.org/Muslim/Mapping-the-Global-Muslim-Population%286%29.aspx|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100327201319/http://pewforum.org/Muslim/Mapping-the-Global-Muslim-Population%286%29.aspx|titolo=Mapping the Global Muslim Population: A Report on the Size and Distribution of the World's Muslim Population|curatore=Tracy Miller|data=ottobre 2009|editore=[[Pew Research Center]]|accesso=9 giugno 2010}}</ref><ref name="CIAr">{{Cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/fields/2122.html?countryName=Pakistan&countryCode=pk&regionCode=sas&#pk|titolo=Field Listing : Religions|accesso=24 agosto 2010|editore=[[Central Intelligence Agency]]|sito=[[The World Factbook]]|anno=2010}}</ref><ref name="W.W. Norton">{{Cita libro|cognome1=Nasr|nome1=Vali|titolo=The Shia revival : how conflicts within Islam will shape the future|data=2007|editore=W.W. Norton|città=New York|isbn=0-393-32968-2|edizione=Paperback}}</ref><ref name="Pew">{{Cita web|url=http://www.pewforum.org/2012/08/09/the-worlds-muslims-unity-and-diversity-1-religious-affiliation/#identity|titolo=Chapter 1: Religious Affiliation|data=9 agosto 2012|sito=The World's Muslims: Unity and Diversity|editore=[[Pew Research Center]]'s Religion & Public Life Project|accesso=26 giugno 2015}}</ref> Circa il 97,0% dei pakistani sono musulmani e appartengono a diverse scuole chiamate [[Madhhab|Madhahib (singolare: Madhhab)]] cioè "Scuole di Giurisprudenza" (anche 'Maktab-e-Fikr' (Scuole di Pensiero) in [[Urdu]]). Circa il 75% di essi sono [[sunnismo|sunniti]] ed è presente una corposa minoranza di circa il 25% di [[sciismo|sciiti]].<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/pakistan_%28Atlante-Geopolitico%29/|titolo=Pakistan-Atlante Geopolitico|autore=|editore=treccani.it|data=|accesso=}}</ref> La maggioranza dei musulmani [[sunnismo|sunniti]] segue la scuola [[hanafismo|hanafita]] e una minoranza quella [[hanbalismo|hanbalita]] nelle correnti definite [[wahhabismo|wahhabita]] o degli Ahle Hadith. La scuola [[hanafismo|hanafita]] ha poi le correnti [[barelvita]] e [[deobandita]]. Sebbene la maggioranza degli [[sciismo|sciiti]] pakistani sia [[duodecimani|duodecimana]], è presente una discreta minoranza [[ismailismo|ismailita]], composta da [[Nizariti|Nizari]] e [[Musta'liani|Mustaali]]. Gli [[Ahmadiyya]], sono un ulteriore gruppo religioso di minoranza pakistano, tuttavia pochi ne fanno parte e sono ufficialmente considerati non-musulmani in virtù del secondo emendamento della costituzione pakistana.<ref>{{Cita web|url=http://www.state.gov/g/drl/rls/irf/2008/108505.htm|titolo=International Religious Freedom Report 2008: Pakistan|editore=[[United States Department of State|US State Department]]|accesso=24 giugno 2010}}</ref> Inoltre, vi sono anche diverse comunità di [[coranisti]].<ref>{{Cita web|url=http://www.southasianmedia.net/profile/pakistan/pk_leadingpersonalities_literature.cfm#gap|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110518210117/http://www.southasianmedia.net/profile/pakistan/pk_leadingpersonalities_literature.cfm#gap|titolo=South Asian Media Net|editore=South Asian Free Media Association|accesso=31 ottobre 2010}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/south_asia/7896943.stm|pubblicazione=BBC|titolo=Can Sufi Islam counter the Taleban?|data=24 febbraio 2009|accesso=20 maggio 2010}}</ref> Dopo gli [[attentati dell'11 settembre 2001]] avvenuti negli [[Stati Uniti]], la violenza settaria tra i gruppi musulmani è aumentato con uccisioni sistematiche tra sunniti e sciiti.<ref name="Nigeria Times">{{Cita news|titolo=Sunni Leader Killed in Pakistan|url=http://www.punchng.com/news/hardline-sunni-leader-killed-in-pakistan/|accesso=21 febbraio 2015|editore=Nigeria Times|data=15 febbraio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150223031852/http://www.punchng.com/news/hardline-sunni-leader-killed-in-pakistan/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://timesofindia.indiatimes.com/world/pakistan/2012-bloodiest-year-for-Shias-in-Pakistan/articleshow/18055952.cms|titolo=2012 bloodiest year for Shias in Pakistan|cognome=Fatah|nome=Sonya|data=17 gennaio 2013|sito=Times Internet|editore=The Times of India|accesso=20 settembre 2014}}</ref> Nel 2013, vi sono state proteste in tutto il paese da parte sia degli sciiti che dei sunniti che chiedevano la fine delle violenze settarie, il rafforzamento della legge e dell'ordine e sollecitando l'unità tra i due rami dell'Islam.<ref>{{Cita news|url=http://articles.timesofindia.indiatimes.com/2013-01-17/pakistan/36393344_1_shias-bloodiest-year-ali-dayan-hasan|titolo=Bomb kills four at Pakistan Shiite funeral: police|editore=The Times of India|data=17 gennaio 2013|accesso=17 gennaio 2013|pubblicazione=The Times Of India|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130121212507/http://articles.timesofindia.indiatimes.com/2013-01-17/pakistan/36393344_1_shias-bloodiest-year-ali-dayan-hasan|urlmorto=sì}}</ref> Gli ahmadi sono particolarmente perseguitati, soprattutto a partire dal 1974, quando gli è stato proibito di considerarsi musulmani e a partire dal 1984 i loro luoghi di culto non possono più essere chiamate "moschee".<ref>New Approaches to the Analysis of Jihadism: Online and Offline – Page 38, Rüdiger Lohlker – 2012</ref> Al 2012, il 12% dei musulmani pakistani si considera come musulmano non confessionale.<ref>[http://www.pewforum.org/2012/08/09/the-worlds-muslims-unity-and-diversity-1-religious-affiliation/#identity Chapter 1: Religious Affiliation] retrieved 4 September 2013</ref>
 
[[File:Faisal Masjid.jpg|miniatura|verticale|[[Moschea Faysal]] a [[Islamabad]]]]
 
In una certa misura, l'Islam è stato contaminato da influenze pre-islamiciislamiche, che ha portato ad una conseguente religione in cui vi sono tradizioni diverse da quelle comuni del mondo arabo.<ref name="Ishtiaq Ahmed">{{Cita libro|titolo=Islam Outside the Arab World|editore=Routledge|isbn=978-0-7007-1124-6|pp=201–222|autore=Ishtiaq Ahmed|curatore=Ingvar Svanberg, David Westerlund|capitolo=South Asia|data=12 agosto 1999}}</ref> Due Sufi, i cui santuari ricevono una grande attenzione nazionale, sono [[Abu l-Hasan 'Ali al-Hujviri]] a Lahore (circa XII secolo)<ref name="Amer Morgahi">{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=WO-5e-HSdOoC&pg=PA47|titolo=Producing Islamic Knowledge: Transmission and Dissemination in Western Europe|autore=Amer Morgahi|accesso=30 luglio 2013|anno=2011|editore=Routledge|isbn=978-0-415-35592-6|p=47|curatore=Martin van Bruinessen, Stefano Allievi|capitolo=An emerging European Islam: The case of the Minhaj ul Quran in the Netherlands}}</ref> e [[Shahbaz Qalander]] a Sehwan, Sindh (anch'esso circa XII secolo).<ref>{{Cita web|url=http://www.dawn.com/news/1136858|titolo=Sehwan: The undisputed throne of Lal Shahbaz Qalandar|autore=Farooq Soomro|sito=dawn.com|accesso=13 gennaio 2016}}</ref> Il [[sufismo]], una tradizione [[misticismo|mistica]] islamica, vanta una lunga storia e un grande seguito popolare in Pakistan. La cultura popolare sufi è centrata su incontri notturni di giovedì nei santuari e feste annuali caratterizzati dalla musica sufi e dalla danza. I fondamentalisti islamici contemporanei criticano il suo carattere popolare, che a loro avviso, non riflette con precisione gli insegnamenti e le pratiche del [[Maometto|Profeta]] e dei suoi compagni.<ref name="NYTSufivideo">{{Cita news|titolo=Sufism Under Attack in Pakistan|url=http://video.nytimes.com/video/2011/01/06/world/asia/1248069532117/sufism-under-attack-in-pakistan.html|accesso=21 maggio 2012|giornale=The New York Times|autore=Produced by Charlotte Buchen|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120528051803/http://video.nytimes.com/video/2011/01/06/world/asia/1248069532117/sufism-under-attack-in-pakistan.html|urlmorto=sì}}</ref><ref name="NYTAtWarSufi">{{Cita news|titolo=The Islam That Hard-Liners Hate|url=https://atwar.blogs.nytimes.com/2011/01/06/the-islam-that-hard-liners-hate/|accesso=21 maggio 2012|giornale=The New York Times|data=6 gennaio 2011|autore=Huma Imtiaz|autore2=Charlotte Buchen}}</ref>
 
Dopo l'Islam, l'[[induismo]] e il [[cristianesimo]] sono le più grandi religioni in Pakistan, con 2.800.000 (1,6%) aderenti per ciascuna, secondo un'indagine del 2005.<ref name="congress" /> Nel 1998, a seguito di un [[censimento]], sono stati individuati anche fedeli [[Bahá'í]], con un seguito di 30.000 persone, e seguaci del [[Sikhismo]], [[Buddhismo]], [[Zoroastrismo]] e [[animisti]] (soprattutto i [[Kalash]] di [[Chitral]]), con circa 20.000 aderenti ciascuna,<ref name="State">{{Cita web|titolo=Pakistan&nbsp;— International Religious Freedom Report 2008 |url=http://www.state.gov/g/drl/rls/irf/2008/108505.htm |accesso=28 agosto 2010 |anno=2008|sito=[[United States Department of State]]}}</ref> e una piccola comunità di [[Giainismo|giainisti]]. Vi è una comunità cattolica romana a [[Karachi]] che è stato introdotto dai [[Goa]] e dai [[Tamil (popolo)|Tamil]] immigrati quando le infrastrutture di Karachi vennero sviluppate dagli inglesi durante l'amministrazione coloniale tra la [[prima guerra mondiale|prima]] e la [[seconda guerra mondiale]]. Solo circa l'1% della popolazione si dichiara [[ateismo|ateo]] nel 2005.<ref name="Dawn, Irfan" /> Tuttavia, questo valore sembra essersi raddoppiato nel 2012.<ref name="Dawn, Irfan">{{Cita news|cognome=Husain|nome=Irfan|titolo=Faith in decline|url=http://dawn.com/2012/08/27/faith-in-decline/|accesso=16 dicembre 2012|giornale=Dawn, Irfan|data=27 Aug 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121204113125/http://dawn.com/2012/08/27/faith-in-decline/}}</ref>
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Più di sessanta lingue vengono parlate in Pakistan, tra cui un certo numero di lingue provinciali. L'[[lingua urdu|urdu]] è la [[lingua franca]], un simbolo di identità musulmana e di unità nazionale, ed è parlata da oltre il 75% dei pakistani ed è la principale forma di comunicazione linguistica a livello nazionale, tuttavia rappresenta solamente l'8% della lingua principale della popolazione.<ref name="yasmeen" /><ref name="National language">{{Cita libro|titolo=Language in South Asia|editore=Cambridge University Press|url=https://books.google.com/books?id=O2n4sFGDEMYC&pg=PA138#v=onepage&q&f=false|autore=Braj B. Kachru|autore2=Yamuna Kachru|autore3=S.N. Sridhar|p=138|isbn=978-1-139-46550-2|data=27 marzo 2008}}</ref><ref name="UrduOfficial?">{{Cita web|url=http://nation.com.pk/editorials/31-Dec-2015/urdu-in-contempt|titolo=Urdu In Contempt|data=31 dicembre 2015|sito=The Nation|accesso=12 gennaio 2016}}</ref> L'urdu e l'[[lingua inglese|inglese]] sono le lingue ufficiali del paese, ma l'inglese viene utilizzato principalmente negli atti governativi, negli affari, oltre che dall'élite urbana;<ref name="ciafactbook">{{Cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/pk.html|titolo=Pakistan|editore=[[Central Intelligence Agency|CIA]]|sito=[[World Factbook]]|accesso=13 febbraio 2008}}</ref> il dialetto locale è conosciuto come il "pakistano inglese". Oltre a queste due lingue, quasi tutti i pakistani ne parlano una d'un gruppo di [[lingue indoeuropee]] mutuamente correlate, tra le quali la più comune è il [[lingua punjabi|punjabi]], seguito dal [[lingua sindhi|sindhi]]; diffuse sono anche alcune lingue appartenenti al ceppo iranico come il [[linguaLingua pashtopashtu|pashtopashtu]] e il [[linguaLingua balochibeluci|balochibeluci]].
 
La lingua punjabi è la più comune in Pakistan ed è lingua madre del 66% della popolazione, per lo più abitanti o autoctoni del Punjab.<ref>{{cita|Pakistan Narcotics Control Board, 1986|p. 7}}.</ref> Tra di essi il 48% parlano il punjabi originale<ref name="UrduOfficial?" />, mentre gli altri utilizzano dialetti regionali come il [[Lingua saraiki|Saraiki]] e l'hindko. Il dialetto Saraiki viene parlato principalmente nel sud del Punjab da circa il 10% della popolazione complessiva del Pakistan, mentre il dialetto hindko viene parlato in [[Khyber Pakhtunkhwa]] dove la [[lingua pashtu]] è la lingua locale ma viene ben compreso anche in [[Sindh]] e [[Belucistan (Pakistan)|Belucistan]].<ref name="state.gov"/> La [[lingua Sindhi]] è parlata comunemente presso Sindh mentre la [[lingua balochibeluci]] è predominante nel Belucistan.<ref name="congress" /><ref name="state.gov">{{Cita web|url=http://www.state.gov/r/pa/ei/bgn/3453.htm|titolo=Background Note: Pakistan-Profile|editore=State.Gov|data=6 ottobre 2010|accesso=29 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110504143730/http://www.state.gov/r/pa/ei/bgn/3453.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref name="britishcouncil.org">{{Cita web|url=http://www.britishcouncil.org/pakistan-ette-english-language-report.pdf|titolo=Teaching and Learning in Pakistan: The Role of Language in Education|editore=British Council.Org|pp=13, 14, 15|anno=2010|accesso=29 maggio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110304130317/http://www.britishcouncil.org/pakistan-ette-english-language-report.pdf}}</ref>
 
== Ordinamento dello Stato ==
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Il Pakistan è un membro attivo delle [[Nazioni Unite]] e ha un rappresentante permanente a rappresentarne la politica a livello internazionale.<ref>{{Cita web|url=http://www.un.org/en/members/index.shtml#p|titolo=United Nations Member States|data=3 luglio 2006|editore=United Nations|accesso=8 luglio 2010}}</ref> Il paese ha fatto pressioni per il concetto di "moderazione illuminata" nel mondo musulmano.<ref>{{Cita web|url=http://foreignaffairscommittee.org/includes/content_files/PAKISTANANDTHEOIC.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090219073408/http://foreignaffairscommittee.org/includes/content_files/PAKISTANANDTHEOIC.pdf|titolo=Senate OIC Report|data=settembre 2005|formato=PDF|editore=Senate of Pakistan: Senate Foreign Relations Committee|pp=16–18|accesso=8 luglio 2010}}</ref><ref>{{Cita news|titolo=A Plea for Enlightened Moderation|url=https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A5081-2004May31.html|accesso=24 dicembre 2011|giornale=The Washington Post|data=1º giugno 2004}}</ref> Il Pakistan è anche un membro del [[Commonwealth delle Nazioni]],<ref>{{Cita web|url=http://www.thecommonwealth.org/YearbookHomeInternal/138945/|titolo=Pakistan|editore=Commonwealth Secretariat|accesso=8 luglio 2010}}</ref> dell'[[Associazione sud-asiatica per la cooperazione regionale]] (SAARC), dell'[[Organizzazione di cooperazione economica]] (ECO)<ref>{{Cita web|titolo=Member Countries|url=http://www.ecosecretariat.org/|sito=ECO|accesso=24 dicembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111225141402/http://www.ecosecretariat.org/}}</ref><ref>{{Cita web|autore=A.R.Kemal|titolo=Exploring Pakistan's Regional Economic Cooperation Potential|url=http://www.pide.org.pk/pdf/psde20AGM/EXPLORING%20PAKISTANS%20REGIONAL%20ECONOMIC%20COOPERATION%20POTENTIAL.pdf|sito=PIDE|formato=PDF|pp=1–2|accesso=24 dicembre 2011}}</ref> e del [[G20 (paesi in via di sviluppo)|G20 dei paesi in via di sviluppo]].<ref>{{Cita web|titolo=G-20 Ministerial Meeting|url=http://commerce.nic.in/wto_sub/g20/pressrel.htm#_ftn1|sito=Commerce.nic.in|editore=Department of Commerce, Ministry of Commerce and Industry, India|data=19 marzo 2005|accesso=4 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20051201100335/http://commerce.nic.in/wto_sub/g20/pressrel.htm#_ftn1}}</ref> Il paese non possiede relazioni diplomatiche con [[Israele]],<ref name="Washington Post, Pakistan Bureau">{{Cita news|cognome1=Tharoor|nome1=Ishaan|titolo=The Pakistani origins of the Israeli state|url=https://www.washingtonpost.com/blogs/worldviews/wp/2014/12/03/the-pakistani-origins-of-the-israeli-state/|accesso=2 marzo 2015<!--|editore=Washington Post-->|editore=Washington Post, Pakistan Bureau|data=3 dicembre 2014}}</ref> tuttavia alcuni cittadini israeliani hanno potuto visitare il paese ottenendo un [[Visto d'ingresso|visto turistico]]<ref name="Haaretz">{{Cita news|cognome1=Khoury|nome1=Jack|titolo=Israeli lecturer takes part in Pakistan conference|url=http://www.haaretz.com/.premium-1.644835|accesso=2 marzo 2015|editore=Haaretz|data=28 febbraio 2015}}</ref> sulla base di una cooperazione reciproca, che ha visto la [[Turchia]] come canale di comunicazione.<ref>{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/south_asia/4203788.stm|titolo=Pakistan-Israel in landmark talks|editore=BBC News|data=1º settembre 2005|accesso=4 luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref> Nonostante il Pakistan sia l'unico paese al mondo a non aver stabilito una relazione diplomatica con l'[[Armenia]], la comunità armena risiede tutt'ora nel paese.<ref name="Armenian TImes">{{Cita news|cognome1=Staff work|titolo=Pakistan the only country not recognizing Armenia – envoy|url=http://www.news.az/articles/armenia/86325|accesso=2 marzo 2015|editore=Armenian TImes|data=5 febbraio 2015|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150303050820/http://news.az/articles/armenia/86325|urlmorto=sì}}</ref>
 
[[File:Huseyn Shaheed Suhrawardy and Zhou Enlai signing the Treaty of Friendship Between China and Pakistan in Beijing.jpg|miniatura|verticale|Il primo ministro pakistano [[Huseyn Shaheed Suhrawardy]] cone il premier cinese [[Zhou Enlai]], firmano il Trattato di amicizia tra Cina e Pakistan<ref>{{Cita web|url=http://asiancorrespondent.com/130710/china-unveils-pakistan-embassy-its-largest-in-the-world/|titolo=China opens ‘largest’ embassy in Pakistan, strengthens South Asia presence – Asian Correspondent|sito=asiancorrespondent.com}}</ref>]]
 
Il mantenimento delle relazioni culturali, politiche, sociali ed economiche con il mondo arabo musulmano è un fattore vitale per la politica estera del Pakistan;<ref name="Taylor & Francis.">{{Cita libro|cognome1=Pande|nome1=Aparna|titolo=Explaining Pakistan's Foreign Policy: Escaping India|data=2006|editore=Taylor & Francis.|isbn=1-136-81894-4}}</ref> è stato il primo paese ad aver stabilito relazioni diplomatiche con la [[Cina]] e questo rapporto continua ad essere importante, sin dalla [[guerra sino-indiana]] del 1962.<ref name="Council on Foreign Relations, China Pakistan">{{Cita web|cognome1=Afridi|nome1=Jamal|cognome2=Bajoria|nome2=Jayshree|titolo=China-Pakistan Relations|url=http://www.cfr.org/china/china-pakistan-relations/p10070|sito=http://www.cfr.org/|editore=Council on Foreign Relations, China Pakistan|accesso=3 febbraio 2015|data=6 luglio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110424104631/http://www.cfr.org/china/china-pakistan-relations/p10070|urlmorto=sì}}</ref> Dagli anni 1960 agli anni 1980, il Pakistan ha contribuito notevolmente a far sì che la Cina raggiungesse i principali paesi del mondo e favorì la visita di stato del presidente statunitense [[Nixon]] nel paese.<ref name="Council on Foreign Relations, China Pakistan" /> Nonostante il cambio di governo in Pakistan, le variazioni delle situazioni regionali e globali, la politica cinese in Pakistan continua a essere il fattore dominante in tutti i tempi.[160] In cambio, la Cina è il principale partner commerciale del Pakistan e questa cooperazione economica ha raggiunto alti risultati, concretizzandosi con notevoli investimenti cinesi nell'estensione delle infrastrutture pakistane, tra cui la realizzazione del porto di [[Gwadar]]. Le relazioni amichevoli sino-pakistane hanno toccato nuove vette quando entrambi i paesi hanno firmato 51 accordi e protocolli d'intesa (MoU) nel 2015 per la cooperazione in diversi settori.<ref>{{Cita web|url=http://www.thenews.com.pk/Todays-News-13-37104-Pak-China-trade-volume-to-be-taken-to-$20-bn|titolo=ISLAMABAD: Pakistan and China agreed to raise their trade volume up to $20 billion and pledged to continue their cooperation in civil nuclear technology.|sito=http://www.thenews.com.pk/}}</ref>