Nablus: differenze tra le versioni

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[[File:Jacob's Well, nablus 1903.jpg|thumb|Il pozzo di [[Giacobbe]] nel 1903]]
Nella città di Nablus sono presenti molti monumenti, tra cui nove [[moschee]] (quattro chiese di epoca bizantina trasformate in moschee e cinque moschee edificate dopo la conquista araba), una tomba risalente al periodo [[Ayyubidi|ayyubide]] e una chiesa del XVII secolo.
La maggior parte degli edifici nella Città Vecchia è stata costruita nel periodo dell'[[Impero ottomano]]. Sono presenti 10 [[hammam|bagni turchi]] e 30 fabbriche di sapone (صبانة), didelle cui nequali sopravvivono solo un paio. Ci sono 2.850 edifici storici (case e villini), 18 monumenti islamici e 17 strade.
 
I resti di età romana si trovano ai bordi della città vecchia. Alcuni dei monumenti della città vecchia risalgono all'epoca bizantina ede alle crociate. La rete dell'acqua potabile è di epoca romana e si trova sotto alcune aree della città vecchia.
Una parte di questi monumenti sono stati ristrutturati ede aperti ai visitatori.
 
Nel 2000, durante una rivolta degli abitanti contro Israele, l'esercito israeliano ha distrutto 149 edifici monumentali e ne ha danneggiati circa 2000.<ref>[http://www.international.icomos.org/risk/2002/palestine2002.htm ICOMOS]</ref>.
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; Bir El Hammam e Tell er-Ras
Nel 2001, durante i lavori di costruzione della "Casa della Palestina", un edificio nello stile della [[Villa Almerico Capra|Rotonda vicentina]] per il milionario arabo Munib al-Masri, furono rinvenuti i resti di un antico complesso monastico, con annessoannessa coorte aperta, stabile con cucina e cisterna per la raccolta dell'acqua piovana. Accanto sorgeva una cappella privata affrescata da mosaici a tema religioso e da frammenti di iscrizioni, con una dedica a tre fratelli, amatori di Cristo".<br />
Il sito archeologico, censito per la prima volta nella ''Palestinian Survey'' del 1999, si trova a 750 metri sopra il livello del mare, vicino a Nablus, a un chilometro da Tell er-Ras, sulla parte più alta del fronte nord-occidentale del Monte Gerizim, che dagli autoctoni è chiamato anche Jebel et-Tor, Jebel es-Sumara, Jebel Abu Ghanim e Jebel el-Qibli.