Razzismo in Italia: differenze tra le versioni
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Nel XXI secolo in Italia si affermò l'[[antisemitismo]] che, secondo alcune indagini demoscopiche, continua ad esistere in tutta Italia, sebbene in forme meno manifeste<ref>{{cita web|url=https://eurispes.eu/news/eurispes-lantisemitismo-non-e-stato-ancora-superato/|titolo=Eurispes, l'antisemitismo non è stato ancora superato|sito=Eurispes|anno=2020}}</ref>. Secondo la ricerca promossa nel [[2003]] dall'[[Unione delle comunità ebraiche italiane]] e condotta dal Dipartimento di ricerca sociale e metodologia sociologica Gianni Statera presso la facoltà di Sociologia dell'[[Università La Sapienza]] di Roma su 2.200 ragazzi tra i 14 e i 18 anni di 110 Comuni italiani, la punta massima del razzismo ad alta intensità si riscontra nel "profondo nord" con il 27.8% degli intervistati e la minima nel "sud urbano" con il 10.6% degli intervistati.<ref>[http://www.edscuola.com/archivio/handicap/razzismo.htm Risultati dettagliati del sondaggio.]</ref>
Accanto a queste sono sorti anche numerosi episodi di razzismo e xenofobia ai danni dei popoli romanì ([[Rom (popolo)|Rom]] e [[Sinti]]) comunemente identificate con i termini [[zingari]], [[gypsy|gypsies]], o "[[popoli nomadi|nomadi]]", o più semplicemente [[popoli d'oriente]] (vedi [[Antiziganismo]]). Il termine ''romanì'' (o rom) è in riferimento alla connotazione etnica e religiosa delle [[regione geografica|regioni]] dell'ex-[[Impero Ottomano]] una volta "Antico [[Impero Romano d'Oriente]]", culturalmente quindi sia [[musulmane]] che [[Oriente cristiano|cristiane orientali]], oppure sia [[turchi|turche]] che [[greci|greco]]-[[slavi|slave]].
Accanto a queste sono sorti anche numerosi episodi di razzismo e xenofobia ai danni dei popoli romanì<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Giovanna|cognome=Campani|data=1993-07|titolo=Immigration and racism in southern Europe: The Italian case|rivista=Ethnic and Racial Studies|volume=16|numero=3|pp=507–535|accesso=19 novembre 2018|doi=10.1080/01419870.1993.9993794|url=https://dx.doi.org/10.1080/01419870.1993.9993794}}</ref> ([[Rom (popolo)|Rom]] e [[Sinti]]) comunemente identificate con i termini [[zingari]] o "[[popoli nomadi|nomadi]]" (vedi [[Antiziganismo]]). Negli ultimi anni sono in aumento atteggiamenti razzisti e [[xenofobia|xenofobi]] come danni contro le proprietà, discriminazione, violenza verbale e violenza fisica, diretti verso gli [[Immigrazione in Italia|stranieri immigrati]], [[Cronologia dell'integrazione europea|comunitari di nuova acquisizione]] e [[Extracomunitario|extracomunitari]].<ref>{{Cita libro|titolo=Studi OCSE sul Turismo: Italia|url=https://dx.doi.org/10.1787/9789264116030-7-it|accesso=19 novembre 2018|data=1º luglio 2011|editore=OECD Publishing|pp=91–99|ISBN=9789264116023}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Daniela|cognome=Conti|data=1º agosto 2004|titolo=Calcio contro il razzismo: l’esempio vincente di una rete informale|rivista=Quaderni di Sociologia|numero=34|pp=51–62|accesso=19 novembre 2018|doi=10.4000/qds.1138|url=https://dx.doi.org/10.4000/qds.1138|nome2=Gianluca|cognome2=Verde}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Corradi|cognome=Laura|data=1º gennaio 2012|titolo=Razzismo di Stato. Stati Uniti, Europa, Italia, edited by Pietro Basso, Milan: Angeli, 2010|rivista=Historical Materialism|volume=20|numero=4|pp=226–239|accesso=19 novembre 2018|doi=10.1163/1569206x-12341270|url=https://dx.doi.org/10.1163/1569206x-12341270}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Francesca|cognome=Gobbo|data=2011-03|titolo=Racism, ‘race’ and ethnographic research in multicultural Italy|rivista=Ethnography and Education|volume=6|numero=1|pp=9–27|accesso=19 novembre 2018|doi=10.1080/17457823.2011.553077|url=https://dx.doi.org/10.1080/17457823.2011.553077}}</ref> Esiste la preoccupazione a livello europeo, che "la [[crisi economica]] e [[crisi finanziaria|finanziaria]] costituisca un terreno fertile per la recrudescenza del discorso d’odio, del razzismo e dell’intolleranza, che sono già presenti nella società".<ref>[http://www.assembly.coe.int/LifeRay/EGA/NoHate/CharterOfCommitmentsNHPA-IT.pdf Carta degli impegni per l’adesioneall’Alleanza Parlamentare contro l’odio]</ref> Secondo un documento della [[Organizzazione non governativa|ONG]] [[Human Rights Watch]] che si occupa della difesa dei [[diritti umani]], "Il Presidente del consiglio dei ministri Berlusconi notoriamente ha affermato nel 2009 che l’Italia non deve diventare un paese multietnico"<ref>[http://temi.repubblica.it/micromega-online/%E2%80%9Citalia-razzista%E2%80%9D-la-denuncia-di-human-rights-watch/ “Italia razzista”. La denuncia di Human Rights Watch]</ref> mentre l'allora sindaco di Roma sin dal 2008 Alemanno (il primo sindaco di Roma di [[destra (politica)|destra]] in decenni),<ref>{{cita web|url=https://www.nytimes.com/2008/04/29/world/europe/29italy.html|titolo=Rome Elects First Rightist Mayor in Decades |lingua= |data= |accesso= }}</ref> candidatosi con una campagna elettorale volta al discorso della criminalità ed in seguito alleato al governo di Berlusconi, lo ha ''contraddetto'' dicendo invece che l'Italia è già un paese multietnico, e che anzi non deve diventare un paese multiculturale.<ref>[http://www.romagnanoi.it/news/italia-estero/703396/Immigrati--Alemanno---Frase.html Immigrati, Alemanno: "Frase Berlusconi culturalmente e tecnicamente sbagliata"]</ref> Fra le recenti linee guida della UE del 2019 contro discriminazioni razziali ed etniche, le raccomandazioni per il mantenimento dell'ordine prevedono che "le forze dell'ordine facciano attenzione a non propagare e perpetuare pregiudizi collegando etnicità, nazione di origine o status di immigrazione, con attività criminali. I [[Mezzo di comunicazione di massa|media]] allo stesso tempo, sono tenuti ad evitare di stereotipare persone appartenenti a [[minoranze]], [[migranti]], [[rifugiati]], e [[richiedenti asilo]]".<ref>[https://www.coe.int/en/web/commissioner/blog/-/asset_publisher/xZ32OPEoxOkq/content/ethnic-profiling-a-persisting-practice-in-europe?_101_INSTANCE_xZ32OPEoxOkq_languageId=fr_FR Le profilage ethnique : une pratique persistante en Europe. Consiglio d'Europa. 09/05/2019]</ref>▼
Fattori che hanno fornito terreno fertile per la crescita dell'odio razziale sono stati i tragici eventi [[america|oltreoceano]] del 2001 e le politiche [[UE]] di allargamento ed integrazione dell'Europa. Si è registrato incremento dell'ostilità verso [[musulmani]] generati da paura e sfiducia a partire dai fatti dell'11 Settembre 2001, ed una spinta del governo delle nuove [[politiche neofasciste]] di Lega e delle formazioni politiche di estrema destra.
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[[File:Feminist Suffrage Parade in New York City, 1912.jpeg|thumb|La storia del [[Suffragio femminile]] è un chiaro esempio di [[femminismo]] [[europoide|bianco]] e [[borghesia|borghese]]. [[New York]], 1912.]]
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