Schermo al plasma: differenze tra le versioni

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Nel [[1983]] la [[IBM]] introdusse uno schermo monocromatico arancione su [[nero]] di 19 [[Pollice (unità di misura)|pollici]] (il modello 3290 "information panel") il quale era in grado di mostrare quattro [[Macchina virtuale|macchine virtuali]] (VM) [[IBM 3270]] in sessione di terminale. La fabbrica fu trasferita nel 1987 nella compagnia emergente Plasmaco<ref>{{cita web|url= https://web.archive.org/web/20151117020305/http://www.plasmatvscience.org/plasmatv-history1.html|titolo= The History of Plasma Display Panels|lingua= en|sito= plasmatvscience.org}}</ref>, che [[Larry F. Weber]], uno degli studenti di Bitzer, fondò con [[Stephen Globus]] e James Kehoe, che era il [[Management|manager]] della fabbrica dell'IBM. Nel [[1992]] la [[Fujitsu]] introdusse il primo schermo di 21 pollici a [[Colore|colori]] al [[mondo]]. Era un ibrido, basato sullo schermo al plasma creato all'[[Università dell'Illinois a Urbana-Champaign]] e l'[[NHK]] [[STRL]] (il laboratorio della tv [[giappone]]se), ottenendo una [[Luminosità (teoria dei colori)|luminosità]] superiore. Nel [[1996]] la [[Matsushita Electric Industrial]] ([[Panasonic]]) comprò la Plasmaco, la sua tecnologia a colori AC e la fabbrica americana. Nel [[1997]] la [[Pioneer Corporation|Pioneer]] cominciò a vendere il primo televisore al plasma al pubblico.
 
Solo recentementeSuccessivamente, il maggior dettaglio nelle scene scure, un minore effetto scia, un più grande [[Spettro visibile|spettro di colori]] e un più ampio [[angolo visivo]] ha reso lo schermo al plasma la forma più popolare per i televisori [[HDTV]], ai danni degli [[schermo LCD|schermi LCD]]. Per un lungo periodo si è creduto che la tecnologia LCD fosse adatta soltanto per i televisori più piccoli, complice anche l'impossibilità economica degli schermi al plasma di scendere in diagonale, e non avrebbe potuto invece competere nel segmento delle grandi diagonali, ovvero dai 40 pollici in su.
 
Tuttavia, da allora, i miglioramenti della tecnologia LCD, complici anche i grandi investimenti in ricerca, hannoridussero fortemente ridotto il gap tecnologico. I prezzi in discesa, le [[risoluzione (grafica)|risoluzioni]] più alte a parità di diagonale, importanti per la HDTV, il [[Forza peso|peso]] inferiore, lo [[Spettro visibile|spettro di colori]] aumentato, ed infine un consumo elettrico inferiore, li rendonoresero competitivi contro gli schermi al plasma in tutti i segmenti di mercato. Già alla fine del 2006 si è notatonotò come gli schermi LCD superaronosuperavano nelle vendite quelli al plasma, particolarmente nel segmento dei 40" e superiori dove storicamente vi era una forte predominanza di schermi al plasma.<ref>{{en}}[http://www.msnbc.msn.com/id/15916808/ Shift to large LCD TVs over plasma - Technology & science - Tech and gadgets - HDTV - msnbc.com]</ref>. Altro trend industriale è il consolidamento dei costruttori di schermi al plasma, con circa cinquanta diversi marchi, ma soltanto cinque grandi produttori.{{citazione necessaria}}
 
Nel maggio [[2008]] vienevenne presentato dall'azienda giapponese [[Shinoda Plasma]] un prototipo di televisore al plasma flessibile da 125 pollici spesso 1 millimetro con risoluzione 960x360 pixel. Avrebbe dovuto concorrere nel mercato degli schermi sottili insieme agli [[OLED]].<ref>{{cita web|url=http://punto-informatico.it/2293162/PI/News/125-pollici-di-plasma-flessibile/p.aspx|titolo=125 pollici di plasma flessibile}}</ref>
 
== Caratteristiche ==