Telefoni bianchi: differenze tra le versioni
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==Trama==
Marcella Valmarin, giovane cameriera [[Veneto|veneta]] innamorata del [[cinema dei telefoni bianchi]], decide di andare a [[Roma]] per diventare attrice. È stata infatti sedotta da un cliente dell'albergo in cui lavora che, fingendosi impresario cinematografico, per poterla concupire le ha promesso una piccola parte in una produzione cinematografica, previo provino formale da tenersi appunto nella capitale. È accompagnata dal fidanzato Roberto Trevisan, a cui ha promesso di sposarlo non appena arrivati, dato che in occasione delle celebrazioni per il decennale dell'instaurazione del regime fascista le autorità organizzano un viaggio nella capitale ed una cerimonia a proprie spese per ogni coppia di innamorati che vorranno convolare a nozze quel giorno. Ma, giunta a Roma, la giovane ha tuttavia modo d'appurare d'esser stata raggirata e d'essersi perciò scomodata, tra le beghe del viaggio e del suo matrimonio imminente, per nulla; ciononostante, viene nuovamente sedotta da un altro marpione, la [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|camicia nera]] Bruno, che, forte dei suoi millantati agganci, pare comunque disposto a darle una spinta nei suoi propositi d'attrice.
Venuto a conoscenza del tutto casualmente d'esser stato ritradito appena prima del giorno delle proprie nozze, Roberto, davanti all'altare dove si stanno celebrando in successione i matrimoni di tutte le coppie accorse per l'occasione, risponde plaetealmente di "no" alla domanda del prete, per poi sbottare in un violento sfogo nei confronti della ragazza. Prelevato a forza dai militi presenti, viene arruolato da "volontario" per la [[guerra d'Etiopia]] dietro interessamento di Bruno. Marcella si ritrova cosí a far la concubina di Bruno che, disattendendo con sua profonda sorpresa ed amarezza le sue promesse, l'avvia invece alla carriera di prostituta nel bordello gestito dalla madre, dove però ha modo d'aprirsi un piccolo spiraglio nel mondo della musica grazie a Gondrano Rossi, compositore dalle bizzarre perversioni sessuali infantiliste, suo cliente abituale. In seguito poi ad un incontro casuale, concede i suoi favori a [[Benito Mussolini]] in persona, che la inserisce nel mondo del cinema, tra stuoli di personaggi servili. Il [[Duce]] si occupa successivamente anche di Roberto, arruolandolo - nuovamente "volontario" - per la [[guerra civile spagnola]] in appoggio all'esercito franchista.
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