M.3 (dirigibile): differenze tra le versioni

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{{aeromobile
|Aeromobile = dirigibile
|Nome = M.3
|Immagine =
|Didascalia =
<!-- Descrizione -->
|Tipo = Militare da bombardamento
|Equipaggio =
|Progettista = [[Gaetano Arturo Crocco]]
|Costruttore = {{bandiera|ITA 1861-1946}} Stabilimento Costruzioni Aeronautiche
|Cantieri = Roma
|Data_ordine =
|Data_impostazione =
|Data_varo =
|Data_accettazione =
|Data_primo_volo = [[1913]]
|Matricola =
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio = <!--Radiato il -->
|Voli =
|Destino_finale = Smantellato dopo l'atterraggio di emergenza del 21 maggio [[1917]]
|Utilizzatore_principale = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Regio Esercito]]
|Proprietario =
|Altri_utilizzatori =
|Esemplari =
|Costo_unitario =
|Sviluppato_dal =
|Altre_varianti =
<!-- Dimensioni e pesi -->
|Tavole_prospettiche =
|Struttura = Dirigibile semirigido
|Lunghezza = {{M|83|ul=m}}
|Diametro = 17,00 m
|Altezza =
|Volume = {{M|12500|ul=m3}}
|Gas = [[idrogeno]]
|Rivestimento = [[tela]]
|Peso_a_vuoto = <!-- {{M|peso|k|g}}-->
|Peso_carico =
|Peso_max_al_decollo =
|Passeggeri =
|Cabine =
|Capacità = Carico utile: {{M|3,000|ul=t}}
|Capacità_combustibile =
<!-- Propulsione -->
|Motore = 2 motori 6 cilindri in linea [[Maybach-Motorenbau|Maybach]]-[[Itala (azienda)|Itala]]
|Potenza =2x180&nbsp;[[cavallo vapore|CV]] ciascuno
|Spinta =
<!-- Prestazioni -->
|Velocità_max = {{M|100|ul=kmh}}
|Velocità_crociera = 75&nbsp;km/h
|Velocità_salita =
|Autonomia = 8 ore
|Raggio_azione =
|Quota_servizio =
|Tangenza = 1.800 m
<!-- Armamento -->
|Mitragliatrici =
|Cannoni =
|Bombe =
<!--Impieghi sperimentali e di ricerca -->
|Impieghi_sperimentali =
e di ricerca -->
<!-- Record e primati -->
|Impieghi_sperimentali =
<!-- |Record e primati --> =
|Altro_campo =
|Record =
|Altro =
|Altro_campo =
|Note =
|Altro =
|Ref = dati tratti da ''I dirigibili italiani''
|Note =
|Ref = dati tratti da ''I dirigibili italiani''
}}
Il dirigibile '''M.3''' era un [[Dirigibile#Dirigibile rigido|dirigibile di tipo semirigido]] costruito in [[Italia]] dallo [[Stabilimento Costruzioni Aeronautiche]] di [[Roma]] nella prima metà degli [[anni 1910|anni dieci]] del [[XX secolo]] per scopi militari. L<nowiki>'</nowiki>''M.3'' apparteneva alla "Classe M" progettata dall'ingegnere [[Gaetano Arturo Crocco]]. L'aeronave effettuò un totale di 38 ascensioni, per complessive 53 ore di volo.
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Nel [[1910]] la legge di potenziamento dell'aeronautica aveva previsto la costruzione di 9 [[Dirigibile|dirigibili]], di cui tre piccoli, cinque medi e uno grande.<ref name=P2p56>{{Cita|Pesce 1982|p.56}}.</ref> I dirigibili medi (tipo M), del tipo semirigido, vennero progettati dagli ufficiali del genio militare [[Gaetano Arturo Crocco]] e [[Ottavio Ricaldoni]].<ref name=P2p56/> Dopo l<nowiki>'</nowiki>''[[M.1 (dirigibile)|M.1]]'' e l<nowiki>'</nowiki>''[[M.2 Città di Ferrara|M.2]]'', il successivo M.3 venne realizzato presso lo Stabilimento Costruzioni Aeronautiche di Roma, e montato sulla base di [[Vigna di Valle]] nel corso del [[1913]].<ref name=P2p57>{{Cita|Pesce 1982|p.57}}.</ref> La configurazione era simile a quella del precedente ''M.2'',<ref name=M6p239>{{Cita|Mancini 1936|p.239}}.</ref> cioè del tipo pesante quadrimotore, ma per esso fu adottata una [[Gondola (aviazione)|navicella]] di origine [[Germania|tedesca]] "Parsifal PL-15" acquistata a [[Berlino]] il 23 maggio 1913 presso la [[Luft-Fahrzeug]] [[Gesellschaft mit beschränkter Haftung|GmbH]]<ref name=P2p57/> Tale navicella aveva dimensione simile a quella dei dirigibili tipo M, ma era predisposta per tre motori [[Clément-Bayard]] [[Francia|francesi]] al posto dei quattro [[Wolseley]] [[Gran Bretagna|inglesi]] dell<nowiki>'</nowiki>''M.2''.<ref name=P2p57/> Due dei tre propulsori erano installati a prua, in configurazione affiancata, mentre il terzo era a poppa.<ref name=P2p57/> Le [[elica|eliche]] erano due, entrambe a passo variabile, e tutti e tre i motori vi potevano essere accoppiati variamente.<ref group=N>Un motore su due eliche, due motori su due eliche, tre motori su due eliche, due motori su due eliche.</ref>
 
La prima ascensione con la navicella PL-15 avvenne il 10 giugno [[1914]], e dopo alcuni voli di prova in cui si verificarono avarie ai propulsori, essi vennero smontati ed inviati presso lo Stabilimento Costruzioni Aeronautiche per la revisione.<ref name=P2p57/> Al termine di essa i motori vennero rimontati e il 4 agosto dello stesso anno il dirigibile si trasferì dall'aeroporto di Vigna di Valle a quello di [[Jesi]].<ref name=P2p57/> Qui il 9 agosto l'M.3 effettuò le prove di quota raggiungendo una tangenza di soli {{formatnum:1800}} metri, e successivamente quelle di durata volando sul percorso Jesi-[[Rimini]]-[[Bologna]]-[[San Marino]]-[[Fano]]-Jesi a una velocità media di 75 km/h, raggiungendo quella massima di 100 km/h.<ref name=P2p57/> Dopo ulteriori voli, il 26 febbraio [[1915]] l'aeronave fu smontata ed inviata nuovamente presso lo Stabilimento Costruzioni Aeronautiche di Roma per effettuare lavori di modifica.<ref name=P2p57/> La navicella venne di nuovo modificata, accorciandola,<ref group=N>La lunghezza fu ridotta a 14,25 m, mentre la larghezza a 1,8 m.</ref> furono installati due motori Maybach-Itala D.1 da 180 CV, furono montati attacchi per le bombe, e armi di difesa, posizionando una postazione per una [[mitragliatrice]] anche nel punto più alto dell'involucro.<ref name=P2p57/> Il 15 febbraio [[1916]], ormai in piena [[prima guerra mondiale]], l'aeronave, agli ordini del [[capitano]] Tullio Benigni partì da Roma per rischierarsi sull'[[aeroporto di Verona-Boscomantico|aeroporto di Boscomantico]] ([[Verona]])<ref name=P2p57/>.
 
==Tecnica==
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Nel mese di marzo del 1917 sfruttò una delle poche finestre utili offerte dal cattivo tempo per colpire nella notte sul 19 le stazioni ferroviarie di [[Calliano (Trentino-Alto Adige)]] e di [[Aldeno]], in Val Lagarina. Il dirigibile percorse una rotta sul [[Lago di Garda]] e la [[Valle del Sarca]] e poi la [[Valle dell'Adige]], ma al rientro sfuggì a fatica all'illuminazione dei proiettori disposti in quota ed al tiro della contraerea.
Il 21 maggio [[1917]] eseguì la sua ultima missione bellica, venendo colpito dai tiri dell'artiglieria contraerea nemica.<ref name=B8p11/> Atterrato in emergenza a [[Casarsa della Delizia|Casarsa]], durante il tentativo di trasportarlo a mano sull'aeroscalo rimase gravemente danneggiato, per cui ne fu deciso lo smontaggio e in seguito la definitiva radiazione dal servizio.<ref name=P2p57/> Aveva totalizzato in tutto 38 ascensioni, per un totale di quasi 53 ore di volo.<ref name=B8p11/>
 
== Utilizzatori ==
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;Pubblicazioni
* {{cita pubblicazione |autore=Angiolino Bellè|anno=2018|mese=giugno|titolo=L'ultima fatica di Angiolino Bellè - il dirigibile M.3|rivista=Il Circolo del 72|editore=Il Circolo del 72|città=Bovolone|numero=37|pp=11|cid=Bellè 2018}}
 
==Collegamenti esterni==