Assedio di Caffa: differenze tra le versioni

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Nel 1365 la Repubblica di Genova assunse il controllo del comune di Soldaia ([[Sudak]]), fino ad allora una stazione commerciale veneziana situata a 50 chilometri a sud-est di Caffa, e ne fece l'ultimo porto integrato nella Gazaria.<ref name=":10">{{Cita web|url=https://whc.unesco.org/fr/listesindicatives/5117/|titolo=Complex of the Sudak Fortress Monuments of the 6th - 16th c. - UNESCO World Heritage Centre|sito=UNESCO Centre du patrimoine mondial|lingua=fr|cognome2=UNESCO Centre du patrimoine}}</ref> I genovesi edificarono ivi una fortezza,<ref name=":10" /> come a Caffa, dove fu rinforzata la cinta muraria con torri finanziate da [[papa Clemente VI]].<ref name=":6">{{Cita pubblicazione|nome=Michel|cognome=Balard|nome2=Gilles|cognome2=Veinstein|data=1980|titolo=Continuité ou changement d'un paysage urbain ? Caffa génoise et ottomane|rivista=Actes des congrès de la Société des historiens médiévistes de l'enseignement supérieur public|volume=11|numero=1|p=79–131|accesso=11 maggio 2020|doi=10.3406/shmes.1980.1361|url=https://www.persee.fr/doc/shmes_1261-9078_1981_act_11_1_1361}}</ref>
[[File:Genoese_fortress_in_Sudak.jpg|alt=Autour d'une colline rocheuse et au sol aride une muraille de pierre crénelée et jalonnée par des tours défensives serpente jusqu'au sommet|centrosinistra|miniatura| Fortezza genovese di [[Sudak]], cittadina di Gazaria ad ovest di Caffa.]]
Nella seconda metà del XIV secolo, l'Orda d'Oro dovette affrontare rivalità interne (che portarono all'assassinio di Ganī Bek nel 1357) e insurrezioni nazionaliste di popolazioni federate, che contribuirono a diminuire la pressione esercitata dai mongoli sulla Gazaria.<ref name=":7">{{Cita libro|autore=René Grousset|titolo=L'Empire des steppes, Attila, Gengis-Khan, Tamerlan|url=http://classiques.uqac.ca/classiques/grousset_rene/empire_des_steppes/grousset_steppes.pdf|anno=1939|p=Nogaï et Toqtaï}}</ref> L'anno 1380 fu in particolare segnato dalla [[battaglia di Kulikovo]], in cui l'esercito di Khan [[Mamaj]] venne massacrato dalle truppe russe di Dimitri Donskoj I insorte contro la sua autorità.<ref name=":12">{{Cita libro|nome=Michel|cognome=Heller|titolo=Histoire de la Russie et de son empire|url=https://books.google.fr/books?id=QFRYCgAAQBAJ&printsec=frontcover&q=caffa|editore=Place des éditeurs|data=20 agosto 2015|lingua=fr|pp=1301|ISBN=978-2-262-06435-8}}</ref> In fuga, Mamaï si recò a Caffa sperando di trovare rifugio, ma venne assassinato dai genovesi, illustrando ancora una volta l'ambiguità dei rapporti tra mongoli e mercanti italiani di Crimea.<ref name=":12" />