La classe operaia va in paradiso: differenze tra le versioni

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Trama: +finale trama
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Il risultato di questo cambiamento è drammatico: Lulù viene abbandonato dalla compagna, licenziato in tronco dalla fabbrica e contemporaneamente abbandonato sia dagli studenti, che sostengono che il suo è un caso individuale e non di 'classe', sia dagli operai, che inizialmente non prendono nessun provvedimento per il suo licenziamento. Durante queste vicende il protagonista cerca inutilmente conforto facendo visita all'anziano Militina, un ex compagno di fabbrica costretto a finire i suoi giorni in manicomio; l'unico risultato che Lulù ottiene da queste visite è comprendere che anche per lui l'alienazione si sta trasformando in pazzia.
 
Quando ormai tutto sembra perduto, i suoi compagni, grazie al sindacato, riescono a farlo riassumere in fabbrica, alla catena di montaggio, dove Lulù, urlando per farsi sentire al di sopra del rumore assordante dei macchinari, di nuovo in balia dei ritmi frenetici della produzione, racconta ai colleghi di un suo sogno:. MilitinaLulù chesogna tenta,di aessere forzamorto disepolto testate,e di fareritrovarsi breccianell'aldilà inaccanto a un muro; alviene diraggiunto da delMilitina qualeche viha èl'idea unadi fittafarsi nebbiabreccia inattraverso cuiil sono immersi Militina stessomuro, Massaa eforza tuttidi gli altri operaitestate.
 
{{citazione|Ma spacchiamo su tutto e andiamo dentro [...] Ma sì, spacchiamo su tutto e andiamo in paradiso!}}
 
Caduto il muro, Lulù vede una fitta nebbia in cui sono immersi lui, Militina e tutti gli altri manovali: la classe operaia è in paradiso.
 
== Produzione ==