Programma atomico sovietico: differenze tra le versioni
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→1941-1943: l'inizio del programma nucleare sovietico: corretto nome |
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Il dittatore richiese una intensificazione massima dell'attività di informazione e spionaggio all'estero per accelerare la raccolta di notizie sui progetti atomici delle altre nazione e favorire gli sviluppi della ricerca sovietica; gli agenti dell'NKVD a Berlino, Londra e New York ricevettero il 14 giugno 1942 messaggi in codice che ordinavano di raccogliere a tutti i costi il maggior numero di informazioni possibile sugli aspetti scientifici e costruttivi della ricerca atomica<ref>C. Bellamy, ''Guerra assoluta'', pp. 560-561.</ref>. Ebbe quindi inizio, in condizioni di enorme difficoltà organizzativa con l'esercito tedesco in [[battaglia di Stalingrado|marcia su Stalingrado]] e l'[[Armata Rossa]] che sembrava vicina al crollo definitivo, il programma sovietico di progettazione e costruzione della "bomba all'uranio". Berija aveva proposto di nominare a capo del programma Kapica o Ioffe; anche Kaftanov aveva indicato Ioffe come possibile direttore della ricerca segreta, ma Stalin non fu d'accordo<ref name="CB561">C. Bellamy, ''Guerra assoluta'', p. 561.</ref>. Egli riteneva che la scomparsa dalla vita pubblica di questi eminenti ricercatori avrebbe insospettito gli informatori tedeschi e anglo-sassoni<ref name="CB561"/>. Abram Ioffe peraltro non si dichiarò disponibile a causa delle sue condizioni fisiche, mentre Kapica sembrò pessimista sulla riuscita dell'impresa<ref name="CB561"/>. Alla fine, nel settembre 1942, venne scelto Igor' Kurčatov che fin dall'inizio era stato il candidato di Flërov e aveva fatto ottima impressione su Stalin, Berija e [[Vjaceslav Molotov]] per la sua grande energia, la sua forte personalità e la sua preparazione specifica, avendo in passato lavorato alla ricerca sperimentale sull'atomo<ref name="CB561"/>. Kurčatov aveva avuto grandi dubbi inizialmente sull'utilità di questa ricerca, ma ben presto si dedicò con il massimo impegno al suo nuovo incarico<ref name="JE79"/>.
Kurčatov ricevette pieni poteri e la possibilità di richiedere e ottenere ogni scienziato o tecnico che egli avesse ritenuto necessario al programma di sviluppo<ref name="JE79"/>. Mentre Flërov dava inizio ad una serie di ricerche sperimentali sull'uranio nei laboratori di Kazan', Kurčatov si trasferì a Mosca dove, con l'aiuto del personale operativo fornito dal Comitato statale di difesa, gli scienziati cominciarono, inizialmente all'Istituto Sismologico e poi all'Istituto di Chimica inorganica, a progettare un nuovo [[ciclotrone]]<ref name="JE79"/>. Dopo l'estate 1943 la situazione militare migliorò grandemente per l'Unione Sovietica e il programma di ricerca e produzione fece progressi e ampliò le sue strutture: Kurčatov organizzò il cosiddetto "Laboratorio N. 2" a Mosca e svolse, insieme a Kapica, la maggior parte del lavoro teorico sulla fissione nucleare e la reazione a catena<ref name="JE80">J. Erickson, ''The road to Berlin'', p. 80.</ref>. Dall'agosto 1943 venne aperto a [[Char'kov]] liberata dall'occupante tedesco, il "Laboratorio N. 1" dove anche [[Kirill
=== 1944-1945: progressi sovietici ===
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