Museo irpino: differenze tra le versioni

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Il '''museo irpino''' è uno dei principali poli museali della [[provincia di Avellino]]. Unitamente al [[museo etnografico Beniamino Tartaglia]] di [[Aquilonia (Italia)|Aquilonia]], al [[Museo civico e della ceramica (Ariano Irpino)|museo civico e della ceramica]] (con l'annesso polo didattico e scientifico) di [[Ariano Irpino]], al museo civico di villa Amendola di Avellino, al museo delle produzioni artistiche e dell’artigianato popolare di [[Fontanarosa]] e al museo del lavoro e della vecchia ramiera di [[San Potito Ultra]] costituisce infatti il ''Sistema Museale Irpino'' (SiMuIr)<ref>{{cita web|url=https://www.sistemamusealeirpino.it/|sito=Sistema Museale Irpino|titolo=SiMuIr|accesso=3 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181203152209/https://www.sistemamusealeirpino.it/}}</ref>. Trova luogo nella storica sede del palazzo della Cultura in corso Europa e nei locali del Carcere borbonico di [[Avellino]]<ref>{{Cita web|url=http://www.culturaitalia.it/opencms/museid/viewItem.jsp?id=oai:culturaitalia.it:museiditalia-mus_6916|titolo=museid italia - Cultura Italia: Museo irpino|sito=www.culturaitalia.it|accesso=3 ottobre 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.irpinianews.it/348576-2/|titolo=Natale al Museo irpino: tanti appuntamenti per le vacanze in città|pubblicazione=Irpinianews.it|data=18 dicembre 2017|accesso=4 ottobre 2018}}</ref>.
Il polo museale si articola in:
* Sezione archeologica
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La sezione destinata all’archeologia occupa l’intero piano terra dell'edificio di corso Europa, per una superficie complessiva di circa 2000 m², compreso il cortile interno, e fa parte di una struttura multifunzionale all’interno della quale coesistono anche la biblioteca provinciale, la mediateca, l'emeroteca e il Centro Rete<ref>{{Cita news|url=https://museoirpino.culturalspot.org/home|titolo=Museo Irpino|accesso=3 ottobre 2018|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170804012656/https://museoirpino.culturalspot.org/home|dataarchivio=4 agosto 2017|urlmorto=sì}}</ref>.
 
La collezione presente all’interno della sezione risale alla seconda metà del [[XIX secolo]], merito della donazione dell’avvocato Giuseppe Zigarelli al comune di [[Avellino]], e dall’aggiunta nel corso degli anni di nuove acquisizioni provenienti da successivi scavi condotti nella zona del territorio irpino da parte della Soprintendenza archeologica<ref>{{Cita web|url=http://www.orticalab.it/Il-Museo-Irpino-si-arricchisce|titolo=ORTICALAB: libera, pungente e benefica|sito=www.orticalab.it|accesso=3 ottobre 2018}}</ref>.
 
Diviso in nove sale, ognuna delle quali è dedicata ad un’area di provenienza specifica, il museo offre una panoramica riccamente documentata delle varie fasi di insediamento nella zona dell’[[Irpinia]], partendo dall’età preistorica fino alla tarda età romana: un’attenzione particolare è dedicata alla divinità italica [[Mefite]], culto diffuso a partire dal [[VI secolo a.C.]] nella ''Valle d’Ansanto'', con l’esposizione dell ‘[[Xoanon]]’, ossia il corpo ligneo della divinità, ritrovato nel torrente adiacente al lago di gesso e metano, ai piedi del medesimo santuario.