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== Le forze in campo ==
=== Francia ===
Il nuovo comandante in capo dell'Esercito francese, il [[Maresciallo di Francia|Maresciallo]] [[Maxime Weygand]], cercò di riorganizzare le unità sotto il suo comando lungo una nuova linea difensiva. Si studiò la creazione della nuova ''linea Weygand'', un sistema di difesa che si estendeva dalle coste della [[La Manica|Manica]] fino alla [[linea Maginot]], passando per la Somme e [[Aisne (fiume)|Aisne]]. Essa era organizzata con una successione di ''istrici'' a scacchiera; tali ''istrici'', ossia dei capisaldi in boschi o villaggi, dovevano essere riempiti di truppe e di armi anticarro, in modo da poter resistere anche dopo essere stati raggiunti o superati dalle unità corazzate tedesche<ref>John {{cita|Keegan, ''La seconda guerra mondiale'', BUR, Milano 2000, pag|p. 80}}.</ref>.
Tuttavia la situazione era veramente critica: le migliori e le più moderne armate francesi erano state perse nell'accerchiamento del [[Passo di Calais]]; assieme ad esse i francesi avevano perso il meglio del loro armamento pesante e gran parte delle loro formazioni corazzate. <br />
Nella prima parte della [[Campagna di Francia]] l'esercito francese aveva già perso trenta delle sue divisioni; [[Maxime Weygand|Weygand]] dispose ciò che rimaneva delle unità sotto il suo comando a difesa della nuova linea difensiva: nel settore Somme-[[Aisne (fiume)|Aisne]] operavano adesso solo 49 divisioni, mentre altre 17 divisioni restavano a difesa della [[linea Maginot]]<ref name="Basil H 2004">[[Basil {{cita|Liddell Hart|Basil Hp. Liddell Hart]], ''Storia militare della seconda guerra mondiale'', Mondadori, Milano 2004, pag117}}. 117</ref>. Oltretutto le riserve a disposizione dell'Esercito francese, a differenza di quello tedesco, erano ormai scarsissime, impedendo così una sostituzione delle truppe impegnate in prima linea.
[[Maxime Weygand|Weygand]] si trovò così a disporre di pochi uomini nel settore del fronte che si estendeva da [[Sedan]] alla Manica, dove presumibilmente i tedeschi avrebbero concentrato il loro attacco; lo stesso governo francese oltretutto iniziava ormai a perdere fiducia nelle possibilità di vittoria contro i tedeschi, specialmente dopo l'[[Operazione Dinamo|evacuazione del BEF da Dunkerque]].
Il 4 giugno [[1940]] le forze francesi operanti sul fronte contro i tedeschi erano organizzate in tre principali [[gruppo d'armate|gruppi d'armate]]: il 2º operante sul fianco destro del fronte a difesa delle posizioni lungo la [[linea Maginot]], il 3º operante sul fianco sinistro del fronte e il 4º che difendeva il settore centrale.
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== Il secondo armistizio di Compiègne ==
Già prima dell'occupazione di [[Parigi]] numerosi esponenti degli ambienti politici e militari spinsero affinché il governo francese siglasse una pace separata con la [[Terzo Reich|Germania]]. Il 7 giugno [[Maxime Weygand|Weygand]] consigliò al governo francese di firmare al più presto un armistizio, affermando che "''la battaglia della Somme è perduta''"<ref>[[Basil {{cita|Liddell Hart|Basil Hp. Liddell Hart]], ''Storia militare della seconda guerra mondiale'', Mondadori, Milano 2004, pag119}}. 119</ref>. Il primo ministro francese in carica, [[Paul Reynaud]], era però contrario a qualsiasi resa, dichiarandosi invece disposto a combattere senza sosta fino alla sconfitta dei tedeschi. L'evoluzione della [[Campagna di Francia]] e le pressioni degli ambienti militari fecero però emergere nei gruppi dirigenti francesi una tendenza sempre più favorevole a una resa.
Per impedire tale resa, il primo ministro inglese [[Winston Churchill]] propose agli alleati la creazione di un'unione anglo-francese che avrebbe dovuto fronteggiare i tedeschi. Questa proposta irritò gli ambienti politici francesi, che sentivano il peso degli scontri sul loro territorio. Il gabinetto francese discusse l'idea di [[Winston Churchill|Churchill]] e la bocciò a maggioranza. Dopo questa bocciatura, [[Paul Reynaud]] fu costretto alle dimissioni, mentre iniziava a maturare la decisione definitiva della resa. Al suo posto venne nominato l'anziano [[Maresciallo di Francia|Maresciallo]] [[Philippe Pétain]], assai più incline a porre fine alla guerra.
I negoziati per l'[[secondo armistizio di Compiègne|armistizio]] si svolsero a [[Compiègne]], nella stessa località dove si erano svolti quelli che posero fine alla [[prima guerra mondiale]]. Il 22 giugno 1940 l'[[secondo armistizio di Compiègne|armistizio]] fu firmato dalle delegazioni francesi e tedesche. Nello stesso giorno le truppe del II Gruppo d'armate francese si arresero al nemico, mentre il cessate il fuoco entrò ufficialmente in vigore il 25 giugno 1940.
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=John Keegan, ''|titolo=La Seconda guerra mondiale: Una storia militare'', |edizione=BUR, |editore=Rizzoli|città=Milano |anno=2000|cid=Keegan}}
* {{cita libro|autore=John Prigent, ''|titolo=Panzerwaffe: The Campaigns in the West 1940 - Vol|volume=vol. 1'', |editore=Ian Allan Publishing, Londra |città=London|anno=2007|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=[[Basil Liddell Hart|Basil H. Liddell Hart]], ''|titolo=Storia militare della seconda guerra mondiale'', |editore=Mondadori, |città=Milano|anno=2004|cid=Liddell 1996Hart}}
* {{cita libro|autore=Karl-Heinz Frieser, ''|titolo=The Blitzkrieg Legende'', |editore=Naval Institute Press, |anno=2005|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Martin Matrix Evens, ''|titolo=The fall of France'', |editore=Osprey Publishing, |città=Oxford |anno=2000|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=John Terraine, ''|titolo=The Right of the Line: the air force in European war 1934-1945'', |editore=Hodder and Stoughton, Londra |città=London|anno=1985|lingua=en}}
 
{{Portale|seconda guerra mondiale}}