Ut queant laxis: differenze tra le versioni

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L'inno nella versione originale prosegue così:
{{citazione|<poem>
 
: Nuntius celso veniens Olympo
: te patri magnum fore nasciturum,
Riga 76:
: te, deus simplex pariterque trine,
: supplices ac nos veniam precamur:
: parce redemptis!</poem>}}
 
Nell'uso liturgico l'inno viene diviso in più parti per essere cantato in diversi momenti: così la sezione che inizia ad "Antra deserti teneris sub annis" è propria del Mattutino mentre quella che ha per primo verso "O nimis felix meritique celsi" viene cantata durante le Lodi.