L'urlo: differenze tra le versioni
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[[File:'The Scream', undated drawing Edvard Munch, Bergen Kunstmuseum.JPG|thumb|sinistra|Schizzo non datato realizzato da Munch e ritraente il soggetto urlante de ''L'urlo''.]]
Lo spunto del quadro è prettamente autobiografico. È infatti lo stesso Munch a indicarci, in una pagina di diario, le circostanze che hanno portato alla genesi de ''L'urlo'':<ref>{{cita web|lingua=en|titolo=Quick Facts|url=http://www.artic.edu/aic/collections/exhibitions/Munch/resource/171|sito=Becoming Edvard Munch|editore=The Art Institute of Chicago|accesso=6 maggio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130513143200/http://www.artic.edu/aic/collections/exhibitions/Munch/resource/171|dataarchivio=13 maggio 2013|urlmorto=sì}}</ref>
{{citazione|Una sera camminavo lungo un viottolo in collina nei pressi di Kristiania - con due compagni. Era il periodo in cui la vita aveva ridotto a brandelli la mia anima. Il
Munch avrebbe poi rielaborato questo ricordo rendendolo un poema e segnandolo sulla cornice della versione del 1895:<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.ft.com/intl/cms/s/2/42414792-8968-11e1-85af-00144feab49a.html?ftcamp=published_links/rss/life-arts/feed//product#axzz1sjsVkL2H|titolo=So, what does ‘The Scream’ mean? |data=21 aprile 2012 |sito=Financial Times |autore=Peter Aspden}}</ref>
{{citazione|
In ogni caso, Munch tentò di trasporre questo tramonto «rosso sangue» in una tela in grado di restituire quella visione di «sangue coagulato» che egli stesso provò in quella sera d'estate.<ref>{{cita pubblicazione|autore=C. Skredsvig|anno=1992|titolo=Jours et Nuits parmi les artiste|editore=Musée d’Orsay|città=Parigi|lingua=fr|pubblicazione=Munch et la France}}</ref> La gestazione di questo tramonto fu assai lunga, e richiese vari bozzetti e tentativi (le macchie rosse, caratteristiche dello sfondo de ''L'urlo'', emergono violente già in ''Disperazione'' del 1891). Fu solo nel 1893 che Munch, meditando su questo soggetto, realizzò finalmente ''L'urlo'', come parte di un ciclo di dipinti che egli stesso definì ''Fregio della vita''. L'artista, tra il 1893 e il 1910, realizzò altre tre versioni del medesimo soggetto. La prima versione, del 1893 (74×56 cm), è un pastello su cartone; si tratta tuttavia di una composizione ancora embrionale che Munch andrà a ridefinire nella versione definitiva (91×73,5 cm), realizzata nello stesso anno. Due anni dopo, nel 1895, realizzò una terza versione (79×59 cm): si tratta di un pastello su tavola, battuto dalla casa d'asta londinese [[Sotheby's]] il 2 maggio 2012 per la somma record di 120 milioni di dollari.<ref>{{cita news|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/2012/05/03/arts/design/the-scream-sells-for-nearly-120-million-at-sothebys-auction.html?_r=0|data=2 maggio 2012|titolo=‘The Scream’ Is Auctioned for a Record $119.9 Million|autore=Carol Vogel|accesso=25 aprile 2016|editore=The New York Times}}</ref> L'ultima versione (83×66 cm), una tempera su pannello, è stata invece stesa nel 1910.
Nel 2004 alcuni ricercatori hanno supposto che il cielo color rosso sangue del quadro sia in realtà una riproduzione accurata del cielo norvegese dopo l'[[eruzione del Krakatoa del 1883]], avvenuta dieci anni
=== Furti ===
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{{Tripla immagine|destra|Skrik 1893.jpg|183|The Scream Pastel.jpg|183|Edvard Munch - The Scream - Google Art Project.jpg|193|Versione del 1893, pastello su cartone, 74×56 cm. [[Museo Munch]], [[Oslo]]|Versione del 1895, pastello su cartone, 79×59 cm. Collezione privata|Versione del 1910, tempera su pannello, 83.5×66 cm . Museo Munch, Oslo|testo alternativo di sinistra|testo alternativo centrale|testo alternativo di destra}}
''L'urlo'' rappresenta un sentiero in salita sulla collina di Ekberg<ref name=ps>{{cita web|url=http://www.popspotsnyc.com/The_Scream/|titolo="The Scream" - Edvard Munch - Painting Location - Oslo, Norway - PopSpotsNYC.com|accesso=24 aprile 2017}}</ref> sopra la città di Oslo, spesso confuso con un ponte, a causa del parapetto che taglia diagonalmente la composizione; su questo sentiero si sta consumando un urlo lancinante, acuto, che in quest'opera acquisisce un carattere indefinito e universale, elevando la scena a simbolo del dramma collettivo dell'angoscia, del dolore e della paura. Il soggetto urlante è la figura in primo piano,
A rimanere immutati e dritti sono esclusivamente il parapetto e i due personaggi sulla sinistra della composizione. Queste due figure umane sono sorde sia al grido sia alla sconvolgimento emozionale espresso dal pittore: non a caso, sono collocate ai margini della composizione, quasi volessero uscire dal quadro. È in questo modo che Munch ci restituisce in modo molto crudo e lucido una metafora della falsità dei rapporti umani. Sulla destra, invece, è collocato il paesaggio, innaturale e poco accogliente, quasi fosse un'appendice dell'inquietudine dell'artista: il mare è una massa nera ed oleosa, mentre il cielo è solcato da lingue di fuoco, con le nuvole ondulate che sembrano cariche di sangue.<ref name=a>{{cita web|url=http://www.geometriefluide.com/pagina.asp?cat=munch-edvard&prod=urlo-munch|titolo=L'urlo|editore=Geometrie fluide|autore=A. Cocchi|accesso=25 aprile 2016}}</ref>
== Stile ==
''L'urlo'' presenta un forte effetto espressivo, ottenuto mediante un'associazione di colori complementari (rosso-verde, azzurro-arancio) in modo da mettere in risalto il cromatismo del dipinto. Le tonalità calde le troviamo nella parte alta del quadro, così da conferire maggior peso alla composizione, controbilanciando l'addensamento degli elementi compositivi in basso. Analogamente, i colori chiari sono collocati intorno al volto del personaggio, che in questo modo viene esaltato agli occhi dell'osservatore.<ref name=ww>{{cita web|url=http://www.arteweb.eu/Archimedia/dati%20Cuoco/Il%20Grido%20-%20Lettura%20dell'opera.pdf|titolo=IL GRIDO: Analisi dell’opera}}</ref>[[File:Portrett av Edvard Munch, 26 år gammel.jpg|thumb|Abdalla|centro|359x359px]]Vi è un netto contrasto anche tra le linee: quelle dello sfondo sono infatti curvilinee, quasi magmatiche, e vengono interrotte dalla geometricità E POI VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI▼
▲''L'urlo'' presenta un forte effetto espressivo, ottenuto mediante un'associazione di colori complementari (rosso-verde, azzurro-arancio) in modo da mettere in risalto il cromatismo del dipinto. Le tonalità calde le troviamo nella parte alta del quadro, così da conferire maggior peso alla composizione, controbilanciando l'addensamento degli elementi compositivi in basso. Analogamente, i colori chiari sono collocati intorno al volto del personaggio, che in questo modo viene esaltato agli occhi dell'osservatore.<ref name=ww>{{cita web|url=http://www.arteweb.eu/Archimedia/dati%20Cuoco/Il%20Grido%20-%20Lettura%20dell'opera.pdf|titolo=IL GRIDO: Analisi dell’opera}}</ref>
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== Note ==
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