Normalized Difference Vegetation Index: differenze tra le versioni

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Con il lancio del primo satellite ERTS - che è stato presto ribattezzato Landsat 1 - il 23 luglio 1972 con il suo scanner multispettrale (''multispectral scanner'' - MSS) la NASA ha finanziato una serie di indagini tese ad accertare le sue capacità per il telerilevamento terrestre. Uno di questi primi studi è stato diretto allo studio della vegetazione tra primavera, estate e autunno (la cosiddetta "''vernal advancement and retrogradation''") in tutto il nord con estensione fino a sud della regione delle [[Grandi Pianure]] degli Stati Uniti centrali. Questa regione copre una vasta gamma di latitudini dalla punta meridionale del Texas al confine USA-Canada, che ha portato in una vasta gamma di angoli zenitali solari al momento delle osservazioni satellitari.
 
I ricercatori per questo studio nelle Grandi Pianure, il dottorando Donald Deering e il suo ''advisor'' Dr. Robert Haas, hanno rilevato che la loro capacità di correlare, o quantificare, le caratteristiche biofisiche della vegetazione dei pascoli di questa regione dai segnali satellitari spettrali sono state confuse da alcune differenze dell'angolo zenitale solare attraverso questo forte gradiente latitudinale. Con l'assistenza del matematico Dr. John Schell, hanno studiato alcune soluzioni a questo problema e successivamente hanno dedotto che il rapporto tra la differenza dei radianze rosse e infrarosse oltre la loro somma come mezzo per regolare o "normalizzare" gli effetti l'angolo di zenith solare. In origine, hanno chiamato questo rapporto "''Vegetation Index''" (o in un'altra variante, "''Transformed Vegetation Index''"). Molti altri ricercatori hanno identificato come "''Vegetation Index''" il semplice rapporto rosso/infrarosso, mentre loro hanno finalmente iniziato a identificare il rapporto tra la differenza e la somma, ovvero il ''Normalized Difference Vegetation Index''. Il primo uso del NDVI riportato nello studio delle Grandi Pianure è stato nel 1973 da Rouse et al. Tuttavia, sono state precedute nella formulazione di un ''normalized difference spectral index'' da Kriegler et al. nel 1969.<ref>{{en}} Kriegler, F.J., Malila, W.A., Nalepka, R.F., and Richardson, W. (1969) 'Preprocessing transformations and their effects on multispectral recognition.' ''Proceedings of the Sixth International Symposium on Remote Sensing of Environment,'' p. 97-131.</ref> Poco dopo il lancio di ERTS-1 (Landsat-1), Tucker Compton, appartenente al ''[[Goddard Space Flight Center]]'' della NASA, ha in seguito prodotto una serie di primi articoli dellesu riviste scientifiche che descrivono l'uso del NDVI.
 
Così, NDVI è stato uno dei più riusciti di molti tentativi di identificare in modo semplice e veloce le aree vegetate e la loro "condizione". Esso rimane l'indice più noto e utilizzato per rilevare dal vivo le chiome degli arbusti mediante dati telerilevati multispettrali. Una volta che la fattibilità di rilevare la vegetazione era stata dimostrata, gli utenti tendevano ad utilizzare il NDVI anche per quantificare la capacità fotosintetica delle chiome degli alberi. Questa, tuttavia, può essere un'operazione molto più complessa, se non eseguita correttamente, come verrà discusso in seguito.