William Adams: differenze tra le versioni

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Nomi giapponesi.
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L'arrivo in Giappone: Nomi giapponesi
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Appena un gruppo di uomini, tra i quali lo stesso Adams, furono in grado di lasciare la nave, una piccola ambasceria lasciò la ''Liefde'' per prendere contatto con la popolazione locale. Tuttavia, in quel periodo, il Giappone, e in particolare il Kyushu, erano popolati da missionari spagnoli e portoghesi, in particolare [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]], che come si avvidero della nazionalità olandese calvinista dei nuovi arrivati si affrettarono a sobillare le autorità locali per farli arrestare con l'accusa di pirateria<ref>[http://www.britishempire.co.uk/timeline/williamadamsship.htm]</ref>.
 
Adams e i suoi compagni quindi vennero tradotti come prigionieri al [[castello di Osaka]], mentre la ''Liefde'' e il suo carico di cotte di maglia, moschetti, cannoni e altri beni vennero consegnati a [[Ieyasu Tokugawa Ieyasu]], che successivamente se ne sarebbe servito per assicurarsi la vittoria nella [[Battaglia di Sekigahara]] contro la coalizione occidentale al comando di [[Ishida Mitsunari]] (in particolare si racconta che i famosi cannoni usati dai Tokugawa per bersagliare le linee Toyotomi per tutto il corso della battaglia fossero proprio quelli requisiti alla ''Liefde'').
 
William Adams, però, era giunto in Giappone in un momento particolare; non solo Ieyasu era sul punto di unificare finalmente l'arcipelago, mettendo fine al [[periodo Sengoku]] ed instaurando uno [[shogunatoShogunato Tokugawa|shogunato]] destinato a durare più di due secoli, ma proprio al fine di pacificare il Paese il futuro primo shogun dei Tokugawa, seppur consapevole della necessità dei commerci con l'estero, vedeva con crescente sospetto l'attività dei missionari cattolici provenienti dall'Europa, che soprattutto nel sud continuavano a fare proseliti anche tra gli stessi [[daimyō]], a discapito di un potere centrale che invece aveva un disperato bisogno di affermare la propria autorità.
 
Venuto a sapere della fede protestante, e quindi non interessata a opere missionarie, dei nuovi arrivati, Ieyasu volle incontrare personalmente Adams; gli incontri avvennero tra il maggio e il giugno del 1600, e il loro contenuto venne successivamente redatto dallo stesso Adams nelle sue corpose memorie autobiografiche:
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{{citazione|[...] noi non avevamo fatto nulla che minacciasse lui o il regno che egli governava; e che metterci a morte andava contro ogni legge morale e giuridica. Che se lontano da lì c'erano dei conflitti tra noi e loro, questo non lo riguardava, né era motivo per sobillarlo ad ucciderci. Ed essi si rattristarono molto, giacché il loro crudele piano era miseramente fallito. Dio sia lodato.|Lettera di William Adams alla moglie<ref name="letter"/>}}
 
Per ordine di Ieyasu, dopo la sconfitta della coalizione occidentale e la fine della guerra con Mitsunari, Adams e i suoi compagni furono portati a Edo a bordo della ''Liefde'', che, subito dopo l'arrivo, duramente provata e ormai irrecuperabile, affondò.
 
== Le caracche giapponesi ==