Lago di Texcoco: differenze tra le versioni
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Come si è detto, l'alluvione del 1555 fu il motivo che condusse alla decisione di implementare un sistema di drenaggio per il lago di Texcoco. Lo stesso fu pianificato dal vicerè [[Luis de Velasco]], sebbene, come anche si è segnalato, fu abbandonato al diminuire il livello delle acque. L'inondazione del 1607 fu quella che portò a mettere in pratica il piano. Davanti alla situazione catastrofica della capitale, il vicerè [[Luis de Velasco y Castilla, Marqués de Salinas|Velasco]] convocò alla costruzione del nuovo sistema di scarico. I lavori erano a carico del già menzionato Martinez. Qusto ingegnere di origine tedesca propose la costruzione di un tunnel dalla laguna di San Cristóbal (il settore sud del lago di Xaltocan) verso il fiume Tula, attraverso Huehuetoca. Il proposito era evitare que le esondazioni del fiume Cuautitlan che affettavano il livello delle acque a Zumpango, causarono effetti avversi anche al lago di Texcoco, essendo quest'ultimo più basso del primo.
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La costruzione iniziò lo stesso anno, e si concluse un anno più tardi. Tuttavia, mal costruito com'era, il ''Taglio di Nochistongo'' non servì molto a causa delle multiple carenze, e la città fu nuovamente annegata. Inoltre, le spese della costruzione furono superate da quelle per le riparazione. Secondo un'informativa presentata al vicerè García Guerra, le uscite per la costruzione dello scarico si elevavano nel 1612 a 413.324 pesos <ref>Rosas, 1998: 31</ref>.
Dopo che la città permase inondata per sei anni, il progetto di Martínez fu rifiutato e si decise di aprire un taglio aperto verso Huehuetoca, anch'esso a partire dal lago di San Cristóbal. Altri, più influenti a causa delle leggende originarie dell'inizio della colonia, pensavano che era possibile trovare una via per far defluire le acque naturalmente, che fosse sconosciuta. Secondo questa corrente, a Pantitlán (oriente dell'attuale Distrito Federal) esisteva un pozzo la cui porta poteva essere aperta solo con una chiave che, per sorte avversa, solo gli indios sapevano dove stava. L'esistenza di questo pozzo avrebbe spiegato come durante l'epoca precolombiana, la città non si fosse inondata come nell'epoca del viceregno. Chiaramente, il pozzo di Pantitlán non è mai esistito.
En la construcción del Canal de Huehuetoca --que abrió artificialmente la cuenca endorréica del valle de México para drenarla hacia la cuenca del [[río Pánuco]]-- particiaron miles de indígenas. A diferencia del primer drenaje según el plan de Martínez, el tajo de Nochistongo fue planificado como un cañón, y llevó cerca de un siglo para verlo concluido. Riva Palacio señalaba que una de las causas de la crisis demográfica del [[valle de México]] durante el siglo XVII fue precisamente la construcción del desagüe. <ref>Citado en Rosas, 1998: 34</ref>▼
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==== El Gran Canal del Desagüe ====▼
[[Imagen:Valle de México José Maria Velazco 3.jpg|right|thumb|200px|El valle de México, en una pintura de José María Velasco. Entre los volcanes y la ciudad, se alcanza a ver el lago de Texcoco.]]▼
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Dalla sua visita alla valle nel 1804, [[Alexander von Humboldt]] aveva avvertito la necessità di creare un canale direttamente dal lago Texcoco con il proposito di evitare le catastrofiche inondazioni che avevano isolato la città del viceregno. L'anno seguente, la città tornò nuovamente ad essere invasa dalle acque.
Durante il [[XIX secolo]], lo scenario politico in Messico non si prestava per l'impegno di costruire monumentali opere di scolo come era quella raccomandata da Humboldt. Tuttavia, i laghi di Texcoco, Xaltocan e Zumpango cominciavano a ridursi di superficie, dopo la deviazione del fiume Cuautitlán dalla sua foce naturale a Zumpango verso il fiume Tula. In quell'epoca, la città comunicava con i laghi di Xochimilco e Chalco principalmente tramite il canale di La Viga. Questo passava per vari paesi dediti all'agricoltura situati nei vecchi isolotti della scomparsa laguna México. Tra loro erano [[Iztacalco]], Santa Anita Zacatlamanco, San Juanico Nextipac e Mexicaltzingo. Nel decennio del 1840, si introdussero le prime barche a vapore per il trasporto nel canale, che si era convertito in uno dei luoghi favoriti degli abitanti di Città del Messico.
Nel [[1856]], una nuova alluvione nella città rese chiaro che le opere di drenaggio del viceregno fossero superate. L'ingegnere Francisco de Garay riprese l'idea di Humboldt, e propose la creazione di un nuovo canale di scolo. I lavori iniziarono nel 1866 e si conclusero nel 1900. Il [[17 marzo]] di quell'anno, Porfirio Díaz, presidente del Messico alla sua penultima rielezione, inaugurò le opere di drenaggio. Queste consistevano in un canyon di 39 chilometri di lunghezza --propriamente, il Gran Canale di Scolo, che nell'anno 2006 ha cominciato ad essere intubato<ref>''La Jornada''. 30 luglio 2006. [http://www.jornada.unam.mx/2006/07/30/038n3cap.php]</ref>-- e il primo tunnel di Tequisquiac, di dieci chilometri di lunghezza.
==== Obras modernas de drenaje del lago de Texcoco ====▼
Si supponeva che con le opere porfiriane, il problema delle inondazioni fosse risolto una volta per tutte. Tuttavia, verso la metà del decennio 1920, il sistema presentava già molte falle. Come avrebbe dimostrato nel 1947, l'ingegnere [[Nabor Carrillo]], l'estrazione di acqua dagli [[acquifero|acquiferi]] della valle del Messico produsse una perdita della [[Carico idraulico (Idrogeologia)|pendente]] del sistema di collettori di scarico. Nel 1950 diede inizio a un nuovo ampliamento dei collettori, e si provò ad aumentare la velocità di uscita dell'acqua, per mezzo della costruzione di un nuovo tunnel a Tequisquiac, che fu concluso nel 1954.
En 1938, el último canal que surcaba la zona urbana, el de la Viga, había sido cegado definitivamente. Sobre él se construyó una avenida del mismo nombre. Igual suerte corrieron entre 1954 y 1957 los ríos Churubusco, Remedios, del Consulado y de la Piedad. En 1967 dio inicio la construcción del Sistema de Drenaje Profundo de la Ciudad de México. Según el proyecto original, el sistema comprendía dos interceptores de cinco metros de diámetro y dieciocho kilómetros de longitud. Ambos descargan al Emisor Profundo, que a su vez descarga en el sistema de drenaje del lago de Texcoco. De esta suerte, el lago de Texcoco quedó reducido a una ínfima parte de su superficie inicial. Si algo hiciera falta, el Sistema de Drenaje Profundo mezcla las aguas de los ríos que bajan del poniente del valle con las aguas negras de desecho de la ciudad, sin aprovecharlas; mientras que buena parte del agua potable que se consume en la ciudad de México debe ser importada de las cuencas del [[río Balsas|Balsas]] y el [[río Lerma|Lerma]].▼
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==== Al rescate del lago ====
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