SCART: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m precisazione |
|||
Riga 105:
Alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] lo standard venne esteso per permettere di veicolare anche i segnali [[S-Video]], ovvero segnali con [[Luminanza (elettronica)|luminanza]] e [[crominanza]] separati, ottenendo un ulteriore aumento della qualità del segnale video. Non essendo previsto nessun segnale che indichi l'utilizzo di tale modalità occorre in genere configurare gli apparecchi per utilizzarla.
In Francia è noto anche con il nome di ''Péritel'' (o ''Péritélévision''), in Asia come EuroSCART o ''Euroconnector'' e negli Stati Uniti con il nome di ''EIA Multiport''. In Europa la connessione SCART, anche nota come EURO-AV, era il metodo più comune per collegare apparecchiature audio/video come [[Set-top box#Tipologie|decoder]], [[videoregistratori]] e lettori DVD, mentre era poco diffuso altrove. Il connettore SCART è diventato obsoleto negli [[anni 2000]] a seguito della diffusione di contenuti televisivi o multimediali digitali (per esempio [[DVD]], [[Blu-ray Disc]], ecc.) e con 5.1 o 7.1 canali audio (a fronte dei 2 disponibili tramite SCART). In Italia la presa SCART fu resa obbligatoria su tutti i televisori
{{Cita pubblicazione
|titolo = Decreto ministeriale 3 agosto 1984 (Scelta del sistema per il servizio sperimentale
di televideo, obbligo della presa di peritelevisione e modalità per l'immissione in commercio dei televisori per televideo)
|autore = Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni
|curatore =
|wkautore =
|rivista = Gazzetta Ufficiale
|volume =
|numero = S.O. 51 al N. 240
|editore =
|città =
|data = 31 agosto 1984
|anno =
|mese =
|p =
|pp =
|lingua =
|ISSN =
|doi =
|PMID =
|id =
|cid =
|url = https://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/foglio_ordinario2/2/pdfPaginato?dataPubblicazioneGazzetta=19840831&numeroGazzetta=240&tipoSerie=FO&tipoSupplemento=SO&numeroSupplemento=51&progressivo=0&numPagina=1&edizione=0
|formato =
|accesso =
|abstract =
|urlarchivio =
|dataarchivio =
|urlmorto =
}}
{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1992/04/17/092A1752/sg|titolo=Decreto 26 marzo 1992: Revisione del decreto ministeriale 6 febbraio 1978 concernente le norme per l'immissione al consumo nel territorio nazionale di ricevitori per televisione|autore=MINISTERO DELLE POSTE E DELLE TELECOMUNICAZIONI}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/30/peritelevisione-ovvero-la-presa-per-vedere-di.html|titolo=PERITELEVISIONE OVVERO LA PRESA PER VEDERE DI PIU' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2021-09-02}}</ref>, con un decreto del ministero delle poste e telecomunicazioni che venne abrogato il 29 luglio 2015<ref>
{{Cita legge italiana
|tipo = legge
|