Discussione:Critiche ai Testimoni di Geova: differenze tra le versioni

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:::::::perdona ma l'articolo del Die Welt è praticamente la copia (o viceversa) del sito in inwind in italiano e non mi pare aggiunga elementi utili. Se vogliamo usarlo come fonte possiamo scrivere: ''Gunther Pape, uno dei più importanti oppositori dei Testimoni di Geova nella Repubblica Federale, e sospettato di essere al soldo della Stasi, ha detto:'' ... --[[Utente:Ignisdelavega|<span style="color:navy">ignis</span>]] <small>[[Discussioni utente:Ignisdelavega|<span style="color:#660033"><b>scrivimi qui</b></span>]]</small> 17:32, 29 gen 2022 (CET)
::::::::Ignis sospettato? Leggiti bene [https://www.neuegeschichte.de/index.php?option=com_content&view=article&id=15&catid=23&Itemid=101 questo]. Se vuoi qualche libro più specializzato non ho problemi nel procurartelo solo che è in tedesco, e sono storici che parlano: Pape era della Stasi e ''senza nessun sospetto'' e per di più sul conto anche della Chiesa Cattolica, chiamiamo le cose per nome!--[[Utente:Fcarbonara|Fcarbonara]] ([[Discussioni utente:Fcarbonara|msg]]) 17:48, 29 gen 2022 (CET)
 
== Testimoni di Geova e salute mentale ==
 
Prima di passare ad altre questioni, vediamo di mettere un punto fermo sulla questione precedente, quella che riguarda le tesi di Bergman. Apro una nuova sezione su questo perché la discussione precedente (qui e in RdP) è chilometrica, e poiché parte degli intervenuti sono IP (me incluso) si rischia di non capire bene chi sta dicendo che cosa.
 
Partiamo da questo: all'argomento è dedicata una sezione di un capitolo del [https://www.cambridge.org/core/books/abs/cambridge-textbook-of-bioethics/jehovahs-witness-bioethics/7300FF0346C52507C0D4CC0AD37C0BD2 Cambridge Textbook of Bioethics]. Il capitolo in questione è scritto da O. Muramoto, medico e specialista in bioetica. In esso si discute la fondo le questioni bioetiche legate al rifiuto delle trasfusioni, ma una sezione distinta (pp. 418-419) è intitolata "Views on mental health". In questa sezione Muramoto non riferisce di un'aumentata incidenza di disturbi mentali fra i TdG, ma pone l'accento sulla tendenza, all'interno di quella comunità, di considerare i problemi mentali come un segno di "debolezza spirituale" che deve essere affrontata attraverso la guida spirituale degli anziani, anziché come una condizione patologica che deve essere trattata da uno psichiatra o uno psicologo (di questo, Muramoto indica come fonti alcune pubblicazioni ufficiali dei TdG del 1963 e del 1975). Muramoto aggiunge tuttavia ''"It is noteworthy that JWs’ religious doctrines [...], repeated postponements of paradise for almost one century since the foundation of the religion, many strict rules of conducts, and shunning of former members including their own family, have provided fertile soil for mental disorders. Yet the issue of JWs’ mental health has been mostly unnoticed in medical literature."'' Muramoto cita come fonti:
* Bergman, J. R. (1992) ''Jehovah’s Witnesses and the Problem of Mental Illness'', Clayton
* Spencer, J. (1975) ''The mental health of Jehovah’s Witnesses'', Br J Psychiat 126: 556–9.
* Weishaupt, K. J. and Stensland, M. D. (1997) ''Wifely subjection: mental health issues in Jehovah’s Witness women'', Cultic Studies J 14: 106–44.
 
Da qui si ricava che la questione della rapporto fra i TdG e la salute mentale è stata sollevata in sedi autorevoli; che ci sono (pochi) studi su questo tema, e che uno di questi è il libro di Bergman, che è regolarmente distribuito nei circuiti commerciali ed è stato pubblicato in traduzione italiana dalle Edizioni Dehoniane. Da notare che Muramoto, che scrive nel 2008, non formula alcuna riserva sull'attendibilità di Bergman.
 
A fronte di questo, alcuni qui vorrebbero che nella nostra voce si sottolineasse l'inattendibilità di Bergman. Le motivazioni portate sono queste:
# la sentenza di una causa civile persa da Bergman contro un suo datore di lavoro, per una mancata assunzione a tempo indeterminato (tenure) che secondo Bergman era dovuta a una discriminazione su base religiosa. In quella sentenza si riporta il fatto che, secondo uno dei testimoni della controparte, "Dr. Bergman said he was a psychologist when he had no psychological credentials" (NB questa è l'affermazione di uno dei testimoni, non del giudice). La causa si svolge nel 1987. Bergman la perde perché il giudice non ritiene provato il fatto che ci sia stata alcuna discriminazione religiosa. Dal curriculum di Bergman (che non ho modo di verificare) risulta che ha ottenuto un master in ''counseling and psychology'' nel 1971 e un master in psicologia sociale nel 1986. Il libro di Bergman di cui stamo parlando è del 1992.
# una seconda sentenza in una causa per l'affido di un minore. Bergman è stato sentito in qualità di testimone. Su questo ho già scritto estensivamente nella RdPe: la testimonianza era connessa alla sua dissertazione sulla diffusione dei problemi psichiatrici fra i TdG, ma è stata ritenuta ininfluente nel caso in esame in quanto non forniva una prova della possibilità concreta che la frequentazione dei TdG potesse avere conseguenze sulla salute mentale di quello specifico minore. La sentenza non contiene alcuna affermazione sull'attendibilità delle tesi di Bergman.
# una recensione molto critica di Singelenberg. Ma quella recensione non riguarda affatto il libro di cui stiamo parlando, bensì un altro: ''Jehovah's Witnesses. A Comprehensive and Selectively Annotated Bibliography'', del 1999. Singelenberg sostiene che questo libro di Bergman risente fortemente della sua ostilità verso di TdG e mette insieme fonti autorevoli con altre di discutibile autorevolezza; tuttavia Singelenberg, nella sua recensione, non fa ''nessun'' riferimento al libro di Bergman del 1992.
# la voce dedicata a Bergman su [https://creationwiki.org/Jerry_Bergman CreationWiki]. Questa, per chi non lo sapesse, è la "Wikipedia dei creazionisti", ed è difficile considerarla una fonte terza e autorevole. Qui si presenta Bergman come un prolifico autore di testi creazionisti, il che non stupisce: i TdG sono creazionisti, e Bergman ha abbandonato i TdG ma - a quanto sembra - non ha affatto "abiurato" la fede creazionista. In tutta quella voce, per inciso, non si cita ''mai'' il fatto che B. fosse un TdG, né si citano le numerose opere che ha scritto sui TdG.
 
In conclusione, che Bergman sia un autore discusso e discutibile è lecito affermarlo (non è lecito, invece, definirlo "un ciarlatano" e paragonarlo a Panzironi), ma qui non si sta scrivendo una voce biografica su Bergman.
 
Non c'è nessuna ragione che impedisca di citare Bergman (così come lo cita Muramoto) in relazione alla specifica questione dei problemi di salute mentale fra i TdG, insieme con gli altri due saggi indicati sopra. Se ci sono studi successivi sull'argomento, si citano anche quelli. Ogni annotazione o osservazione sulla biografia di Bergman, in questa sede, è totalmente fuori luogo. Personamente, suggerirei di prendere come fonte di riferimento per questa sezione della voce la (breve) sezione del saggio di Muramoto sul Cambridge Textbook of Bioethics, anziché centrare tutto il discorso sul libro di Bergman.
 
Spero vivamente che su questa questione non si debba più tornare, perché l'uso disinvolto delle fonti che si è visto in quest'occasione, unito a toni particolarmente polemici e sprezzanti nei confronti degli interlocutori, a me sono sembrati assai poco edificanti e ben al di là dei limiti del confronto collaborativo. Lascio a ciascuno riflettere sul fatto che tutti gli argomenti riportati a discredito di Bergman provengono, pari pari, dai siti web dei TdG. --[[Speciale:Contributi/93.36.163.42|93.36.163.42]] ([[User talk:93.36.163.42|msg]]) 21:01, 29 gen 2022 (CET)
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