Tom Clancy's Splinter Cell: Chaos Theory: differenze tra le versioni

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[[Asia orientale]], anno [[2007]]: la tensione serpeggia fra [[Cina]], [[Corea del Nord]] e [[Giappone]], dopo che quest'ultimo, senza preavviso, dà vita all'I-SDF (Information Self Defense Force), un ente affiliato ai [[servizi segreti]]. Per cinesi e nordcoreani questa è una violazione della [[Costituzione del Giappone|costituzione post-bellica]], sufficiente a ritenere necessaria la statuizione di un blocco navale nel [[Mar Giallo]]. In ottica [[geopolitica]], il Giappone e l'I-SDF godono del sostegno degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e Third [[Echelon]]: ciò spinge [[Washington]] ad inviare la [[nave corazzata]] USS Clarence E. Walsh, al fine di calmare le acque e frenare i due paesi comunisti.
 
Intanto, l'agente Sam Fisher viene inviato in [[Perù]] a localizzare Bruce Morgenholt, geniale [[programmatore]] rapito, che lavorava per la decifrazione degli algoritmi di Phillip Masse, assassinato nel 2004 proprio da Fisher, dopo la Crisi informatica [[georgia]]na. Gli studi di Morgenholt lo portano alla costruzione di una super arma informatica, le cui informazioni sul funzionamento, se cadute in mani sbagliate, potrebbero avere conseguenze catastrofiche. Per questi motivi, Fisher viene incaricato di trarlo in salvo. Morgenholt viene torturato a morte dai suoi sequestratori, e l'agente arriva troppo tardi per salvarlo. Nel corso delle indagini da lui compiute nella base dei guerriglieri rapitori, scopre che Bruce Morgenholt era stato catturato da un gruppo separatista peruviano chiamato "Voce del Popolo", comandato da Hugo Lacerda, attualmente fuggito su una nave che navigava nel Pacifico chiamata Maria Narcissa. Sam si infiltra a bordo dell'imbarcazione per assassinare Lacerda e impedire che a sua volta diffonda le informazioni che Morgenholt gli ha rivelato, ma è troppo tardi: gli algoritmi sono già stati resi noti e venduti a terzi sconosciuti, che li utilizzano per provocare un [[black-out]] in tutto il Giappone e a [[New York]]. I nipponici erano stato già attaccati in modo analogo in precedenza, e l'ammiraglio Toshiro Otomo, dell'I-SDF, contatta pertanto Third Echelon al fine di comunicare che è molto plausibile ritenere responsabili di tali azioni Cina e Nord Corea.
 
Sam, dopo aver fatto ritorno da [[Panama]] affinché investigasse sul presunto legame tra un'importante banca della [[Panama (città)|capitale centro-americana]] e l'organizzazione paramilitare di Lacerda, viene mandato a New York per indagare su Abrahim Zherkhezi, un altro dei programmatori che ha lavorato con Morgenholt. Scopre che Zherkhezi è protetto dalla Displace International, una già nota società militare privata di proprietà del suo vecchio amico Douglas Shetland. Fisher si intrufola quindi negli uffici di Displace e apprende che l'azienda ha assunto Milan Nedich per la protezione di Zerkhezhi, un fornitore di armi e un [[Crimini di guerra jugoslavi|criminale di guerra]] [[Bosnia ed Erzegovina|bosniaco]] il quale ha segretamente trasferito Zerhezhi a [[Hokkaidō]]. Sam si infiltra nella villa sull'isola giapponese, uccide Nedich e assiste all'omicidio di Zerkhezhi per mano di Douglas Shetland, che tuttavia riesce a fuggire.