Teodone II di Baviera: differenze tra le versioni

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Teodone stabilì la capitale a Ratisbona (in tedesco [[Regensburg]]). Sposò Folchaide, donna dell'aristocrazia tedesca, per costruire anche in Germania una rete diplomatica forte con la Baviera. Egli intervenne nelle questioni Longobarde accogliendo i fuggiaschi [[Ansprando]] e [[Liutprando]], pretendenti alla [[Corona Ferrea]]. Liutprando successivamente sposò la figlia di Teodone, Guntrude. Teodone inoltre dovette difendere il proprio ducato dall'invasione degli Avari (con molte perdite soprattuto nella zona ad Est della Baviera).
 
Teodone fu il protettore di quattro grandi missionari di Baviera: [[San Roberto]], [[San Erardo]], [[San EmmeramSant'Emmerano]] e probabilmente anche di [[San Corbiniano]]. Egli fu il primo a stilare dei progetti per la chiesa bavarese, animando la coltivazione del territorio con un fervido attaccamento alla politica papale. Egli fu il primo duca bavarese a recarsi a [[Roma]], dove egli conferì col Papa [[Gregorio II]]. Le sedi diocesane vennero distribuite nelle città principali, che erano utilizzate come sedi ducali: [[Ratisbona]], [[Salisburgo]], [[Frisinga]] e [[Passavia]].
 
Due dei suoi figli fuorno conivolti nella morte di [[Sant'Emmerano]]. La figlia di Teodone, Uta, era in cinta del proprio amante. Temendo la rabbia del padre, la figlia confessò tutto a San Emmeram nella speranza di salvare la propria anima e il proprio corpo. San Emmeram stava partendo alla volta di Roma. I fratello di Uta, [[Landperto]] arrivò prima di lui e lo salutò con la famosa frase: "Aie, episcope et gener noster!" (Ave, vescovo e nostro genero). Egli riteneva che il Santo avesse potuto sedurre sua sorella che ora era in cinta di un figlio del peccato e come tale lo uccise e lo fece a pezzi. Teodone, quando scoprì l'accaduto, mosso a compassione, trasportò i resti del santo a Regensburg. Nient'altro si sa di Landperto e di Uta.