Poppea: differenze tra le versioni

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=== Imperatrice ===
Secondo [[Tacito]], Poppea era ambiziosa e senza scrupoli. Si dice che [[Giulia Agrippina Augusta|Agrippina]], la madre di Nerone, la considerò una concorrente pericolosa e cercò di persuadere il figlio a liberarsi di lei. Questa disputa su Poppea fu uno dei motivi per cui infine Nerone uccise la madre nel 59.
Sempre secondo Tacito, Agrippina aveva tentato anche l'incesto con Nerone, pur di estromettere Poppea e garantire il potere a se stessa. Nerone l'aveva così allontanata dalla corte, e temendo che volesse ucciderlo per mettere sul trono un suo futuro marito, alla fine ne aveva approvato l'omicidio<ref>Tacito, ''Annales'', XIV, 8</ref>. La condanna venne approvata anche da [[Seneca]] e da Burro, il quale ne incaricò Aniceto<ref>Svetonio, ''op. cit.'' XXXIV</ref><ref>Tacito, ''Annales'' XIV</ref>. Questi, alla fine, la fece pugnalare, raccontando poi che lei stessa si era uccisa, dopo la scoperta della sua congiura contro Nerone. Tuttavia, dopo un funerale celebrato in segreto, Nerone manifestò rimorso per l'omicidio della madre, attribuendone la colpa all'ascendente che Poppea aveva su di lui. Confermò, con una lettera al Senato, "che avevano scoperto, con un'arma, il sicario Agermo, uno dei liberti più vicini ad Agrippina, e che lei, per rimorso, come se avesse preparato il delitto, aveva scontato quella colpa".<ref>Tacito, ''op. cit'' XIV, 10</ref> L'imperatore fu perseguitato da incubi su Agrippina per molto tempo<ref>Tacito, ''Annales'', XIV, 10</ref>.
Nel [[62]], infine, Nerone sposò Poppea dopo aver ripudiato Claudia Ottavia per [[sterilità]] e averla relegata in [[Campania]]. Alcune manifestazioni popolari in favore della prima moglie, convinsero l'imperatore delle necessità di eliminarla, dopo averla accusata di tradimento, costringendola al suicidio.<ref>Dawson, Alexis, ''Whatever Happened to Lady Agrippina?'', The Classical Journal, 1969, p. 254</ref>. Poppea è considerata la "mandante" dell'omicidio o dell'esilio di molti altri sfortunati che cercarono di sfidarne il potere. L'ex tutore di Nerone, [[Lucio Anneo Seneca|Seneca]], è considerato una delle sue vittime.
 
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== Villa di Poppea ad Oplontis ==
 
[[File:Oplontis Caldarium room8.jpg|thumb|upright=1.4|''[[Calidarium]]'' della villa di Poppea ad [[Oplontis]]]]
 
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== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
;Fonti antiche
* [[Publio Cornelio Tacito]], ''[[Annales (Tacito)|Annali]] - ''[[Wikisource:la:Ab excessu divi Augusti (Annales)|''Annales'' (testo latino)]] - xiii.45-46, xiv.63-64, xvi.6
* [[Publio Cornelio Tacito]], [[Wikisource:la:Historiae (Tacitus)|''Historiae'' (testo latino)]]
* [[Svetonio]], ''Vite dei Cesari'', [[Wikisource:la:Vita Neronis|''De vita Caesarum libri VIII: Vita Neronis'' (testo latino)]] Nerone 35, Ottone 3
* [[Cassio Dione]], ''Storia romana'' LXII.11-13, LXII.27, LXIII.9, LXIII.11, LXIII.13
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{{De mulieribus claris}}
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