Omicidio in Paradiso: differenze tra le versioni

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|genere = Giallo
|regista= [[Jean Becker]]
|produttore= Christian Fechner
|casa produzione=
|produttore esecutivo=
|soggetto= [[Sacha Guitry]]
|sceneggiatore= [[Sébastien Japrisot]]
|attori= *[[Jacques Villeret]]: Joseph Victor "Jojo" Braconnier
*[[Josiane Balasko]]: Lucienne "Lulu" Braconnier
*[[André Dussollier]]: Maîtreavvocato Jacquard
*[[Suzanne Flon]]: la maitressemaestra
*[[Gérard Hernandez]]: Jacky
*[[Jean Dell]]: giudice Fregard
*[[Jacques Dacqmine]]: presidente Laborde
*[[Dominique Lavanant]]: signorina Goudilleux
|doppiatori italiani=
*[[Pino Ammendola]]: Jacques Villeret
|fotografo= [[Jean-Marie Dreujou]]
|montatore= [[Jacques Witta]]
|effetti speciali=
|musicista= [[Pierre Bachelet]]
|scenografo=
|costumista= [[Sylvie de Segonzac]]
|truccatore=
}}
'''''Omicidio in Paradiso''' (Un crime au paradis)'' è un film del [[2001]] diretto da [[Jean Becker]].
 
Il film è un giallo-comico francese interpretatocon daprotagonisti [[Josiane Balasko]] e [[Jacques Villeret]].
 
== Trama ==
Nella [[Francia]] agreste di fine [[anni 1970|anni settanta]], il tranquillo e metodico Joseph Victor "Jojo" BracconiereBraconnier, mezza età, passa le sue giornate alla Fattoria Paradiso tra l'[[agricoltura]], l'[[allevamento]] e la sua eccezionaleamatissima collezione di [[francobollo|francobolli]].
 
La robusta e androgina moglie Lucienne, della quale l'uomo è succube, lo maltratta a ripetizione, fino a bruciargli la collezione per far posto a vecchi barattoli di conserve.
 
Il mite Joseph, irretito dalla notizia di un [[Uxoricidio|uxoricida]] salvato da un bravo avvocato, lo contatta dicendogli che ha ucciso sua moglie. L'avvocato inconsapevolmente gli dà tutte le nozioni necessarie per un delitto perfetto, e BracconiereBraconnier, in un momento di ira della moglie, cercando di difendersi, la uccide (ma Lucienne aveva progettato per lui l'avvelenamento: nee faa farne le spese è un ignaro commissario che beve il vinobicchiere avvelenatodi vino destinato a BracconiereBraconnier).
 
Ma al processo il giudice, anch'egli filatelico, è clemente e lo condanna a soli tre anni che si riducono poi a 18 mesi di reclusione, dopo i quali l'uomo, ormaitornato liberoal paese che gli è grato per la notorietà resa dal suo dallacaso consorte-megeragiudiziario, e con una nuova raccolta di francobolli regalatagli in carcere, torna aalla godersiFattoria iParadiso giornifinalmente chelibero glicome restanomai alla Fattoria Paradisoprima.
 
==Collegamenti esterni==