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Pallade fu battezzato così da Olbers stesso; deve il suo nome all'[[epiteto]] dato alla dea [[Atena]] quale protettrice e guida assennata in guerra.<ref name=Schmadel/> Il [[mitologia greca|mito]] racconta che [[Pallade (figlia di Tritone)|Pallade]], una delle figlie di [[Tritone (mitologia)|Tritone]], era la compagna di giochi della giovane Atena.<ref>{{Cita libro |lingua=inglese |titolo=The Origin of Culture and Civilization: The Cosmological Philosophy of the Ancient Worldview Regarding Myth, Astrology, Science, and Religion |autore=Dietrich, T. |editore=Turnkey Press |pagine=178 |anno=2005|isbn=0-9764981-6-2 }}</ref> Dopo che accidentalmente la uccise, Atena eresse una statua a immagine e somiglianza di Pallade, il [[Palladio (mitologia)|Palladio]], per onorarne il ricordo e scelse di anteporre il nome dell'amica scomparsa al suo, per ricordarla in eterno.
Come già accaduto per Cerere, fu [[Carl Friedrich Gauss|Gauss]] a calcolare l'orbita di Pallade. Con grande sorpresa, entrambi i corpi completavano l'orbita in 4,6 anni, sebbene quella di Pallade fosse inclinata di circa 35° rispetto al piano dell'[[eclittica]].<ref name="serendipity"/> Quindi, anche Pallade andava a collocarsi tra [[Marte (astronomia)|Marte]] e [[Giove (astronomia)|Giove]]; lì dove ci si aspettava un pianeta, ne erano saltatati fuori ben due nel giro di un anno.<ref name=serendipity/> A Pallade fu quindi assegnato un [[simbolo astronomico]] ({{simbolo|Pallas symbol (fixed width).svg|16|⚴}} o talvolta {{simbolo|Sulphur symbol (fixed width).svg|16|🜍}}),<ref>Unicode value U+26B4.</ref> così come già si era fatto per Cerere; il simbolo di Pallade rappresentava una [[Lancia (arma)|lancia]]. In seguito il simbolo sarà sostituito con un numero corrispondente all'ordine di scoperta racchiuso in un circoletto, ②, e poi con il numero tra parentesi tonde seguito dal nome, secondo l'uso odierno della [[Designazione provvisoria degli asteroidi#Le convenzioni precedenti|designazione asteroidale]].<ref name = Storia>{{Cita web |lingua=en |titolo=When did asteroids become minor planets? |autore=Hilton, J.L. |4=data16 novembre 2007 |editore=U.S. Naval Observatory |url=http://aa.usno.navy.mil/faq/docs/minorplanets.php |accesso=8 agosto 2015 |dataarchivio=21 settembre 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070921162818/http://aa.usno.navy.mil/faq/docs/minorplanets.php |urlmorto=sì }}</ref>
=== Osservazioni successive ===
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I segnali radio provenienti da [[sonda spaziale|sonde]] in orbita attorno a Marte e sulla [[superficie di Marte|sua superficie]] tra il 1961 ed il 2003 sono stati usati per determinare le variazioni indotte nell'orbita del pianeta dall'[[interazione gravitazionale]] degli asteroidi maggiori; ciò ha permesso di calcolare anche la massa di Pallade.<ref>{{Cita conferenza |titolo=Estimations of masses of the largest asteroids and the main asteroid belt from ranging to planets, Mars orbiters and landers |cognome=Pitjeva |nome=E.V. |conferenza=35th COSPAR Scientific Assembly. 18-25 luglio 2004, Paris, France |pagine=2014 |anno=2004 |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2004cosp...35.2014P |accesso=11 settembre 2011}}</ref>
Nessuna sonda spaziale ha ancora visitato l'asteroide, ma se al termine della fase di studio di [[Cerere (astronomia)|Cerere]] e [[4 Vesta|Vesta]], la sonda ''[[Missione Dawn|Dawn]]'' avrà ancora disponibile una quantità sufficiente di carburante, la missione potrebbe essere estesa per prevedere un [[sorvolo ravvicinato]] di Pallade, quando nel [[2018]] attraverserà l'[[eclittica]]. A causa dell'elevata inclinazione dell'orbita dell'asteroide non sarà possibile per ''Dawn'' entrarvi in orbita attorno.<ref name = notevoli>{{Cita web |lingua=en |anno=2007 |titolo=Notable Asteroids |url=http://www.planetary.org/explore/topics/near_earth_objects/asteroids_and_comets/asteroids.html
== Parametri orbitali e rotazione ==
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== Formazione ==
Si ritiene che Pallade sia stato interessato da un qualche grado di alterazione termica e [[differenziazione planetaria|differenziazione]] interna,<ref name=Schmidt08/> la qual cosa suggerisce che sia un [[protopianeta]] (embrione planetario). Si sarebbe formato quindi 4,57 miliardi di anni fa nella fascia degli asteroidi e sarebbe poi sopravvissuto, relativamente intatto, al processo di formazione del sistema solare,<ref name = "Petit2001">{{Cita pubblicazione |lingua=inglese |cognome=Petit |nome=J.-M. |coautori=[[Alessandro Morbidelli (astronomo)|Morbidelli, A.]] |titolo=The Primordial Excitation and Clearing of the Asteroid Belt |rivista=Icarus |volume=153 |numero=2 |pp=338–347 |anno=2001 |doi=10.1006/icar.2001.6702 |url=https://www.gps.caltech.edu/classes/ge133/reading/asteroids.pdf |formato=PDF |accesso=9 settembre 2011 |dataarchivio=21 febbraio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070221085835/http://www.gps.caltech.edu/classes/ge133/reading/asteroids.pdf |urlmorto=sì }}</ref> a differenza della maggior parte dei protopianeti del [[Sistema solare interno|sistema interno]] che o si fusero tra loro per andare a costituire i [[pianeta terrestre|pianeti terrestri]], oppure furono espulsi dal sistema da Giove.<ref name = McCord2006>{{Cita pubblicazione |autore=McCord, T.B. |coautori=McFadden, L.A.; Russell, C.T.; Sotin,C.; Thomas, P.C. |titolo=Ceres, Vesta, and Pallas: Protoplanets, Not Asteroids |rivista=Transactions of the American Geophysical Union |anno=2006 |volume=87 |numero=10 |p=105 |doi=10.1029/2006EO100002 |url=http://www-ssc.igpp.ucla.edu/personnel/russell/papers/CeresVesta.pdf |accesso=21 settembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110917221905/http://www-ssc.igpp.ucla.edu/personnel/russell/papers/CeresVesta.pdf |dataarchivio=17 settembre 2011 |urlmorto=sì }}</ref><ref name="Petit2001" />
== Caratteristiche fisiche ==
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* D. L. Mitchell et al ''Radar observations of asteroids 1 Ceres, 2 Pallas, and 4 Vesta'', Icarus, Vol. 124, pp. 113 (1996).
* {{cita pubblicazione |lingua=inglese |autore=Sato, K. |coautori=Miyamoto, M.; Zolensky, M.E. |titolo=Absorption bands near 3 m in diffuse reflectance spectra of carbonaceous chondrites: Comparison with asteroids |rivista=Meteoritics |anno=1997 |volume=32 |numero=4 |pp=503–507 |doi=10.1111/j.1945-5100.1997.tb01295.x |url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1997M&PS...32..503S |accesso=15 settembre 2011 |cid=Sato1997}}
* {{cita pubblicazione |lingua=inglese |url=http://aa.usno.navy.mil/publications/reports/asteroid_ephemerides.html |cognome=Hilton, James L. |titolo=U.S. Naval Observatory Ephemerides of the Largest Asteroids |rivista=The Astronomical Journal |volume=117 |p=1077 |anno=1999 |accesso=9 settembre 2011 |dataarchivio=23 luglio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110723160546/http://aa.usno.navy.mil/publications/reports/asteroid_ephemerides.html |urlmorto=sì }}
* {{cita pubblicazione |lingua=inglese |cognome=Goffin |nome=E. |titolo=New determination of the mass of Pallas |rivista=Astronomy and Astrophysics |anno=2001 |volume=365 |numero=3 |pp=627–630 |doi=10.1051/0004-6361:20000023 |cid=Goffin2001}}
* {{cita conferenza |autore=Schmidt, B.E. |etal=s |anno=2008 |titolo=Hubble takes a look at Pallas: Shape, size, and surface |conferenza=39th Lunar and Planetary Science Conference (Lunar and Planetary Science XXXIX). March 10–14, 2008, in League City, Texas |LPI Contribution No. 1391 |pagine=2502 |url=http://www.lpi.usra.edu/meetings/lpsc2008/pdf/2502.pdf |accesso=12 settembre 2011 |formato=PDF|cid=Schmidt08}}
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