Cristallo di Colle di Val d'Elsa: differenze tra le versioni

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A [[Colle di Val d'Elsa]] fino al 2008 si concentrava il 15 per cento della produzione mondiale ed il 95 per cento della produzione nazionale di articoli in [[Vetro cristallo|cristallo]], tanto da essere chiamata la “Città del cristallo”. Dal 2008 in seguito anche ad una maggiore sensibilità verso l'ambiente la più grande azienda produttrice, la RCR, ha tolto il piombo dalla composizione del cristallo, creando un cristallo ecologico, anche la Collevilca , nel 2020 ha iniziato a produrre un cristallo senza piombo.<ref>Si vedano in tal senso i seguenti siti: [http://www.bormioliartevetro.com/il_cristallo_di_colle_val_delsa.html Bormioli arte e vetro] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090903180007/http://www.bormioliartevetro.com/il_cristallo_di_colle_val_delsa.html |data=3 settembre 2009 }}, {{collegamento interrotto|1=[http://www.scoprilatoscana.com/itinerari-ed-escursioni-in-toscana./colle-di-val-elsa/colle-di-val-delsa-la-citta-del-cristallo.html scopri la Toscana] |data=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}, , [http://www.cristallo.org/menu.php Sito Ufficiale del Consorzio del cristallo di Colle di Val d'Elsa] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080313073700/http://www.cristallo.org/menu.php |data=13 marzo 2008 }}, ecc.</ref>
 
==La storia==
=== Le origini ===
 
La tradizione vetraria di [[Colle di Val d'Elsa]] vanta origini antiche tanto che già nel medioevo (XIV secolo) venivano prodotti vasi e bicchieri di [[vetro]]. La famiglia colligiana dei Pasci aveva infatti ottenuto in affitto alcuni locali del Convento degli Agostiniani per impiantarvi una fabbrica di vetro. Già negli Statuti del 1300 venivano regolamentate le “gabelle” da imporre ai fabbricanti di vasellame e oggetti in vetro.
La produzione di vetro, che in [[Toscana]] interessava anche [[Gambassi Terme]] e [[Montaione]], con il passare del tempo dovette avere raggiunto livelli di importanza e di eccellenza tali da rendere necessaria una ordinanza granducale con cui, il 20 aprile [[1577]] veniva bandito dallo Stato fiorentino il “vetro forestiero”.
A Colle potevano essere sfruttate le risorse del territorio circostante per la produzione: la legna per alimentare i forni di cottura, e ricavarne ceneri (che venivano usate al posto della potassa), la sabbia silicea, presente nelle cave della vicina Montevasoni, l'abbondanza di acqua, la presenza di [[terra refrattaria]] ricca di carbonato di magnesio; la presenza di un'arteria importante come la [[Via Francigena]] rendeva poi facile il trasporto delle materie prime e dei prodotti finiti.
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==Voci correlate==
*[[Colle di Val d'Elsa]]
*[[Museo del cristallo]]
*[[Cini Boeri]]