Grottesche con figure allegoriche: differenze tra le versioni

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Il Baschenis dipinse anche nella sala del cancelliere, poi dedicata al custode della biblioteca, una epigrafe con la firma e la data di esecuzione con gli stemmi dei cancellieri Flaminio Amanio e Gabriele Salvagni<ref>Il Salvagni era cancelliere dal 1592 e figlio di Giovanni Salvagno di qui il [[Giovan Battista Moroni|Moroni]] aveva fatto il ritratto {{cita web|url=https://www.nationalgallery.org.uk/paintings/giovanni-battista-moroni-portrait-of-leonardo-salvagno|titolo=Giovanni Salvagno|editore=The National Gallery|accesso012 ottobre 2021}}</ref> non ben leggibile che riporta nella parte sinistra : «GABRIEL SA (LVANEU) S.M.C. CANC ELECT.../ CUI PRIM AD HABIT CON.../PICTURA ET LE O /SIGNIFICAN ... E GRA.../ORNAN ...ET.../...md.../PETRUS BASCHEN...» e a destra «D. FLAMINIO (AMAN)IO IPSIUS M.C./ LL° DEAMORIS/...RVAN...GO IDEM/SAL...I 1615»
La relazione del 10 aprile 1616 dei delegati alla destinazione d'uso dei locali riporta: «nel seguente piano sotto alli solari cinque luoghi. Quattro sono assegnati per la parte del m.co consiglio per habitatione del Cancelliere, cosina, due camere e camerino per studio»<ref name="Bandera">{{cita|Bandera}}.</ref> Il Salvagni abitava in borgo San Leonardo, in prossimità dell'abitazione della famiglia Baschenis , forse la commissione riguardava il suo «camerino per studio». Queste inizialmente furono considerate opere del [[Gian Paolo Cavagna|Cavagna]], fu Pasino Fornoni ad assegnarle al Baschenis nel 1915.
 
== Descrizione ==