Utente:Lory Tek/Sandbox: differenze tra le versioni

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A causa di alcuni imprevisti durante la produzione le consegne cominciarono solo nel 1909 ma Sjögren aveva nel frattempo trovato un modo per migliorare l'affidabilità dell'arma modificando la lunghezza e la rigidità delle molle, e molti degli esemplari spediti furono richiamati in fabbrica per l'aggiornamento. Nel 1910 furono infine consegnate anche le 500 canne cilindriche.
 
Il contratto prevedeva un costo totale di 310.500 [[Corona danese|corone danesi]] (per fucili e canne), un terzo del quale fu pagato da Karlsson al momento della commissione come anticipo (<small>KR</small> 103.500). La rimanente somma sarebbe stata pagata alla consegna dei pezzi. A conti fatti, Karlsson avrebbe pagato circa <small>KR</small> 62 per ogni fucile. A tal proposito, è interessante notare come l'accordo di produzione e fornitura si concluda con il seguente passaggio: "I[...] i prezzi concordati verranno trattati, come da richiesta dell'acquirente, con la massima discrezione"<ref>{{Cita web|url=https://magasin.mitjagtblad.dk/mit-jagtblad-juni-2018/sjogren-en-skandinavisk-halvautomat|titolo=Sjögren: en Skandinavisk Halvautomat|autore=Jans E. Perto|lingua=DA|accesso=20 febbraio 2022}}<br />"De opgivne priser vil efter køberens ønske fra Afdelingens side blive behandlet med den største diskretion"</ref>.
 
Il grosso ricarico che Karlsson applicò alle armi fu probabilmente il motivo per cui il fucile non ebbe il successo sperato neanche sul mercato civile. Come citato sopra, Karlsson riceveva le armi direttamente dalla fabbrica al prezzo di <small>KR</small> 62 a pezzo. Dai registri di Paul Pontsen (che aveva il suo negozio in Store Kongensgade, [[Copenaghen]]) sappiamo che le armi venivano acquistate dall'armaiolo al prezzo di <small>KR</small> 165 e rivendute al pubblico a <small>KR</small> 220. Questo significa che Karlssen aveva un margine di guadagno del 166% su ogni arma (<small>KR</small> 103), e su questo l'armaiolo doveva ricaricare un ulteriore 33% (<small>KR</small> 55) per assicurarsi un guadagno. Il prezzo dell'arma finiva per essere troppo alto rispetto alla concorrenza: basti pensare che nel catalogo 1912 del noto rivenditore londinese '''W.J. Jeffery & Co.''' un fucile Sjögren veniva proposto al prezzo di £ 12.20s mentre il più avanzato e affidabile [[Browning Auto-5]] prodotto dalla FN era acquistabile per £ 9.00s<ref>{{Cita web|url=https://data.maglr.com/258/issues/7358/108946/assets/css/img/C24f3fc3767bd3d36c0da3496331caa5b.jpg|titolo=Immagine del catalogo W.J. Jeffery & Co. del 1912|data=1912|lingua=EN|p=73|accesso=19 febbraio 2022}}</ref>, ovvero il 40% in meno. Il fucile di [[John Browning|Browning]] divenne infatti uno dei più popolari fucili a canna liscia del XX secolo e la produzione (ininterrotta dal 1902) si è conclusa solo nel 1999 dopo quasi cento anni<ref>{{Cita web|url=https://www.browning.com/support/date-your-firearm/auto-5-semi-automatic-shotgun.html|titolo=Auto-5 Semiautomatic Shotgun|lingua=EN|accesso=19 febbraio 2022}}</ref>.
 
== Eredità ==
L'arma, dato anche il basso numero di esemplari prodotti, è oggi un pezzo non facile da trovare fuori dalla Svezia. Alcuni di questi fucili furono sicuramente importati in Russia negli anni subito precedenti la [[Prima guerra mondiale]] e alcuni esemplari si trovavano ancora in giro nei negozi di Mosca e Leningrado negli anni Ottanta e Novanta<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Rimantas Noreika|anno=2002|titolo=Самозарядное охотничье ружьё|rivista=Калашников - Оружие, боеприпасы, снаряжение|volume=2|lingua=RU|}}<br />"Ружья выпускались только до 1914 года, но некоторое количество их всё-таки попало в Россию, как в частном порядке, так и через продажу по каталогам, например, магазина А. А. Биткова в Москве. [...] В 80-е годы прошлого столетия они иногда появлялись в комиссионных магазинах Москвы и Ленинграда"</ref>. Di tanto in tanto alcuni esemplari vengono venduti in aste in vari paesi del mondo<ref>{{Cita web|url=https://www.rockislandauction.com/detail/50/1928/sjogren-inertia-automatic-shotgun|titolo=Lot 1928: Sjogren Inertia Automatic Shotgun|lingua=EN}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.barnebys.com/auctions/lot/r2uexz7yx|titolo=Automat. System Sjogren Patent Shotgun 1950s JMD-12106|lingua=EN}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.gunsamerica.com/949000428/AXEL-SJOGREN-SWEDEN-SEMI-AUTO-1908-MFG-12GA.htm|titolo=Axel Sjögren "Sweden" semiauto 1908 MFG, .12 Ga|lingua=EN}}</ref> ma l'arma ha risentito molto dello scarso successo commerciale e ad oggi sono in pochi a conoscerla. Inoltre, il fucile non è progettato per usare le moderne cartucce da 70 mm, ma quelle da 65 mm: l'uso delle 70 mm è in realta tecnicamente possibile ma fortemente sconsigliato in quanto allo sparo l'apertura del bossolo andrà a ridurre il diametro della canna creando una sovrapressione potenzialmente pericolosa.
 
Negli anni Sessanta, l'ingegnere Bruno Civolani in collaborazione con l'azienda [[Benelli Armi|Benelli]], ha brevettato un sistema di riarmo, chiamato ''Inertia Driven''<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.benelliusa.com/resources/inertia-driven|titolo=Inertia Driven System by BENELLI}}</ref>, che riprende concettualmente quanto proposto da Sjögren oltre mezzo secolo prima ma con alcuni accorgimenti e perfezionamenti che lo rendono più semplice, sicuro, affidabile e semplice da smontare. Il sistema è ancora oggi alla base di varie armi prodotte dalla Benelli, tra cui il famoso fucile [[Benelli M3 Super 90|M3 Super 90]] ancora oggi in produzione e la pistola B76<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=pf9_NPdNvA0&ab_channel=ForgottenWeapons|titolo=Benelli B76 Family: Italian Inertial Locking Autopistols|autore=Ian McCollum|sito=forgottenweapons.com|data=2019|lingua=EN|accesso=19 febbraio 2022}}</ref>.
 
Un'altra arma interessante che sfrutta parzialmente il principio d'inerzia per il suo funzionamento è il '''Mauser Selbstladegewehr M1916'''<ref>{{Cita web|url=https://de.topwar.ru/98775-samozaryadnaya-vintovka-mauser-selbstlader-m1916.html|titolo=Mauser Selbstlader M1916 Selbstladegewehr|autore=Kirill Ryabov|sito=topwar.ru|data=2 agosto 2016|lingua=DE|accesso=19 febbraio 2022}}</ref>, prodotto in circa 600 esemplari dalla [[Mauser]] durante la [[Prima guerra mondiale]]. In questo caso il bloccaggio della culatta è garantito da due alette che vengono però sbloccate al momento dello sparo dal movimento del fucile durante il rinculo e una placca metallica con due camme che invece tende a rimanere ferma relativamente al resto del fucile che invece arretra<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=TBsUnVQzhh8&ab_channel=ForgottenWeapons|titolo=Mauser Selbstlader M1916 (Infantry Version)|autore=Ian McCollum|data=2016|lingua=EN|accesso=19 febbraio 2022}}</ref>.
 
In anni recenti il fucile è apparso in alcuni videogiochi, tra cui [[Battlefield 1]], [[Battlefield V]] e Generation Zero (dove è stato rinominato Sjöqvist) e questo ha contribuito a dare visibilità all'arma.