Massacro di Amritsar: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Wikipedia è un'enciclopedia e perciò deve essere NEUTRALE
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
+fonti circa l'inasprimento dei rapporti tra India e Gran Bretagna, gli articoli parlano comunque della famigerata vicenda
Riga 2:
'''Massacro di Amritsar''' o anche '''massacro di Jalianwala Bagh''' è il nome che indica un episodio avvenuto il 13 aprile [[1919]] ad [[Amritsar]], principale città dello stato [[india]]no del [[Punjab (India)|Punjab]], allora parte dell'[[India]] e quindi dell'[[Impero britannico]].
 
Il generale di brigata [[Reginald Dyer]] ordinò alle sue truppe, in parte [[Regno Unito|britanniche]] e in parte [[Brigata Gurkha|Gurkha]], di aprire il fuoco sulla folla che assisteva a un comizio in un'angusta piazzetta della città, causando, secondo la successiva commissione d'inchiesta, 379 morti e circa 1.200{{Formatnum:1200}} feriti.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/07/15/gli-inglesi-non-sempre-da-santificare.html|titolo=Gli inglesi? Non sempre da santificare|autore=[[Corrado Augias]]|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=15 luglio 2005|p=16}}</ref>
 
La manifestazione venne considerata una provocatoria violazione della legge marziale, instaurata pochi giorni prima a seguito di alcuni atti contro i britannici. Inoltre, Dyer non ritenne di sparare alcun colpo di avvertimento affinché la folla si disperdesse.
Riga 32:
L'accaduto, che s'inseriva nelle tensioni provocate in India dal rifiuto britannico di rispettare le promesse di riforme e autonomia fatte nel corso della prima guerra mondiale, portò l'opinione pubblica indiana su posizioni più marcatamente indipendentiste.
 
Alcuni, come i dirigenti religiosi [[sikh]] di Amritsar, che offrirono una medaglia a Dyer, o la stessa [[Annie Besant]], appoggiarono l'operato di Dyer, temendo l'estendersi all'India di una rivoluzione sociale. Altri invece ritennero giunto il momento di passare a movimenti di massa politici e sindacali per imporre al governo coloniale un reale mutamento di rotta. Per il movimento nazionalista indiano, e per quello gandhiano in particolare, il massacro di Amritsar segnò un cruciale punto di svolta.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/10/19/anche-india-tradisce-elisabetta.html|titolo=Anche l'India tradisce Elisabetta|autore=[[Bernardo Valli]]|pubblicazione=la Repubblica|data=19 ottobre 1997|p=1}}</ref>
 
Dyer venne fatto dimettere dal suo incarico dal tenente generale Sir Havelock Hudson, che gli disse che era stato sollevato dal suo comando. Più tardi gli fu detto dal comandante in capo dell'India, il generale Sir Charles Monro, di dimettersi ufficialmente.