Consanguineus lethi sopor: differenze tra le versioni

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Riferimenti: Omero, Iliade.
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== Riferimenti ==
L'espressione, in una forma simile, la si trova in [[Omero]], che nel XIVXVI libro dell'''[[Iliade]]'', espressamente definisce il sonno (''[[Ipno]]'') e morte (''[[Thanatos]]'') come fratelli.
 
L'espressione, in una forma simile, viene utilizzata da [[Omero]] nel XIV libro dell'[[Iliade]], quando definisce Ipno (sonno) e [[Tanato]] (morte) come gemelli (da qui la celebre locuzione latina) e descrive come furono mandati da [[Zeus]] su richiesta di [[Apollo]], per recuperare il corpo di [[Sarpedonte (figlio di Laodamia)|Sarpedonte]], ucciso da [[Patroclo]], al fine di portarlo in [[Licia (regione storica)|Licia]] e tributargli gli onori funebri del caso:<ref>[[Omero]], [[s:Iliade/Libro XVI|Iliade vv. 453-458 e 681-683]]</ref>