La moglie in bianco... l'amante al pepe: differenze tra le versioni

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Convenzioni di stile e qualche dettaglio; doppiatori rimossi (senza fonte). Rimosso riferimento agli anni '60 in trama, inventato di sana pianta
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|genere 2 = Commedia
|regista = [[Michele Massimo Tarantini]]
|soggetto = [[Luciano Martino]], e Michele Massimo Tarantini
|sceneggiatore = [[Giorgio Mariuzzo]], [[Bruno Di Geronimo]], [[José Vicente Puente]], e Michele Massimo Tarantini
|casa distribuzione italiana = [[Medusa Distribuzione]]
|attori = *[[Lino Banfi]]: Peppino Patanè; Calogero Patanè, padre di Peppino
*[[Pamela Prati]]: Sonia
*[[Javier Viñas]]: Gianluca Patanè
*[[Marisa Porcel]]: Maria, moglie di Peppino
*[[Ria De Simone]]: Linda, sorella di Peppino, detta la "Strozzaminchie"
*[[Raf Baldassarre]]: Cosimo Mancuso
*[[Dino Cassio]]: amico di Cosimo
*[[Tito García]]: Giuseppe
*[[Nieves Navarro|Susan Scott]]: Lia, moglie di Cosimo
*[[Fiamma Maglione]]: Carmelina, la domestica
*[[Thomas Rudy]]: signor Catafalco
*[[Rafael Hernández (attore)|Rafael Hernández]]: don Fefè
*[[Bruno Minniti]]: Piero, il cadetto
*[[Francesco Broquier dei Baroni d'Amalj]]: il Notaionotaio Alfonso Brindisi
|doppiatori italiani = *[[Loris Loddi]]: Gianluca Patanè
*[[Luciano Melani]]: Cosimo Mancuso
*[[Melina Martello]]: Lia, moglie di Cosimo
*[[Oreste Lionello]]: don Peppino
*[[Mario Feliciani]]: notaio
*[[Nino Scardina]]: amico di Cosimo
|fotografo = Raul Perez Cubero
|montatore = [[Alberto Moriani]]
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'''''La moglie in bianco... l'amante al pepe''''' è un [[film]] [[italia]]no del [[1981]] diretto da [[Michele Massimo Tarantini]]<ref name=stracult>{{Cita libro|cognome=Marco Giusti|titolo=Dizionario dei film italiani stracult|anno=1999|editore=Sperling & Kupfer|isbn=88-200-2919-7}}</ref><ref name="80-89 m-z">{{Cita libro|cognome=Roberto Poppi|titolo=Dizionario del cinema italiano: I film|editore=Gremese, 2000|isbn=88-7742-429-X}}</ref>.
 
==Trama==
In una [[Trani degli anni '60,]]. Peppino Patanè, dentista appartenente a una nobile famiglia meridionale di donnaioli, e la moglie, donna fragile e piagnucolonapiagnucolosa, attendono l'arrivo del figlio Gianluca di ritorno da un viaggio a [[Londra]]. Peppino trova il figlio molto cambiato e poco dopo il ritorno di questi sembra giàsi diffondersidiffonde la diceria che il giovane sia omosessuale.
 
Calogero Patanè, nonno di Gianluca e padre di Peppino, scopre che il nipote ha delle riviste con uomini seminudi e, deducendone l'omosessualità, viene colpito da un infarto che lo costringe a cambiare il testamento sul letto di morte. Qualche minuto prima di morire, Calogero chiama il figlio per informarlo sull'omosessualità del nipote, ma non fa in tempo a dirlo e muore.
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==Produzione==
Il film è girato in prevalenza a [[Trani]] (Il palazzo di Patanè è Palazzo Bianchi, in via Arcangelo Prologo 23) ede a [[Taranto]]. Alcuni interni del film (giardino pensile, sala della musica) sono stati girati a Trani presso il Palazzo Baronale Broquier-D'Amelj. Particolarità del film sarà la partecipazione del barone stesso (Don, Francesco Broquier-d'Amelj), nelle vesti di notaio. La pellicola segna il debutto cinematografico di [[Pamela Prati]], futura [[soubrette]] televisiva di successo.
 
== Note ==