Felice Ippolito: differenze tra le versioni

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=== Dopo la grazia ===
Dopo avere trascorso due anni di prigione, e quando ormai gli restavano pochi mesi da scontare<ref name="Trec" />, Ippolito ricevette la [[Grazia (diritto)|grazia]] dallo stesso Saragat, nel frattempo divenuto Presidente della Repubblica, mentre i programmi nucleari furono sensibilmente ridimensionati da ENEL, una volta terminata la nazionalizzazione elettrica nel [[1963]]. Dopo questa avventura Ippolito si dedicò alla promozione della cultura scientifica e tecnologica. Nel [[1968]] fondò e diresse la rivista ''[[Le Scienze]]'', versione italiana di ''[[Scientific American]]''<ref>{{Cita web|url = http://www.scienzainrete.it/italia150/felice-ippolito|titolo = Felice Ippolito|accesso=13 novembre 2015|sito = www.scienzainrete.it|editore = Scienza in Rete}}</ref>. Eletto nelle liste del PCI come indipendente, fu [[parlamento europeo|parlamentare europeo]] tra il [[1979]] e il [[1989]]; nel [[1987]] abbandonò il gruppo comunista per iscriversi al gruppo Liberale, iscrivendosi contestualmente al [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]]. Fu inoltre membro della [[Commissione grandi rischi]] della [[Protezione civile italiana]] e del Consiglio Superiore delle Miniere. Venne insignito dell'[[Ordine della Minerva]] dall'[[Università degli Studi "Gabriele d'Annunzio"]].
 
Ippolito fu vicepresidente della Commissione Scientifica Nazionale per l'[[Antartide]] e a lui è dedicato il [[Museo nazionale dell'Antartide Felice Ippolito]] con sedi a [[Genova]], [[Siena]] e [[Trieste]].