Crimine contro l'umanità: differenze tra le versioni

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L'espressione «crimine contro l'umanità» fu usata per la prima volta con un'accezione prettamente giuridica nel [[1915]]. Quell'anno tre potenze europee, Francia, Regno Unito e Russia, concordarono la stesura di una dichiarazione di condanna di quello che divenne universalmente noto come [[genocidio armeno]]. La «Dichiarazione congiunta di Francia, Gran Bretagna e Russia» (''France, Great Britain and Russia Joint Declaration''), resa nota il 24 maggio 1915, contenne un esplicito riferimento ai "recenti reati commessi dalla Turchia contro l'umanità e la civiltà" (''new crimes of Turkey against humanity and civilization'')<ref>{{cita web|url=http://www.armenian-genocide.org/Affirmation.160/current_category.7/affirmation_detail.html|titolo=France, Great Britain and Russia Joint Declaration|accesso=11/05/2015}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.facinghistory.org/for-educators/educator-resources/lessons-and-units/totally-unofficial-raphael-lemkin-and-genocide/france-great-britain-and-russia-joint-declaration-glossary|titolo=France, Great Britain, and Russia Joint Declaration, 1915|accesso=11/05/2015}}</ref>.
 
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] si aprì una nuova stagione nelle tematiche relative ai [[diritti umani]], insieme alla formazione di una comune coscienza [[nazione|internazionale]] circa l'esistenza di un [[diritto]] universale<ref>{{en}}Larry May, ''Crimes against Humanity: A Normative Account'', 0521840791, 9780521840798, 9780511266140 Cambridge University Press 2004.</ref>, spettante e virtualmente applicabile a tutti i componenti di ciascun raggruppamento sociale. Si sostenne, in pratica, l'esistenza di un diritto "congenito" (scolasticamente da intendersi come insieme di regole cogenti, statuenti facoltà e limitazioni del personale [[arbitrio]]) comune per sua natura a tutti gli uomini, indipendentemente dalle varietà socio-culturali di riferimento. Taluni crimini, rappresentando una fonte di riprovazione "istintiva" presso tutte le latitudini, sono dunque stati considerati come accorpabili in una nuova categoria di fattispecie, delle quali si presume che qualunque stato o raggruppamento sociale, di qualunque continente o impronta etica (o [[religione]]) o [[cultura]], richiederebbe la [[sanzione]].
 
L'Accordo di Londra, che istituì il [[Tribunale di Norimberga]] (8 agosto [[1945]]) elencò, tra i reati contestabili ai criminali nazisti, il «crimine contro l'umanità» (articolo 6, comma C), distinguendolo dal [[crimine di guerra]]<ref>{{cita web|url=http://unipd-centrodirittiumani.it/it/strumenti_internazionali/Patto-di-Londra-e-Statuto-del-Tribunale-internazionale-militare-di-Norimberga-1945/170|titolo=Patto di Londra e Statuto del Tribunale internazionale militare di Norimberga (1945)|accesso=21/05/2015}}</ref>. Il principio fu ripreso nello Statuto del [[Tribunale militare internazionale per l'Estremo Oriente]], conosciuto anche come ''Carta di Tokyo'' (19 gennaio 1946).