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Il '''''Vladimir Monomakh''''' (Russo: Владимир Мономах) fu un [[incrociatore corazzato]] costruito per la [[Rossijskij Imperatorskij Flot|Marina Imperiale Russa]] durante gli [[Anni 1880|anni 80 del XIX secolo]]. La nave fu battezzata col nome di [[Vladimir II di Kiev|Vladimir II Monomakh]], [[Gran Principi di Kiev|Gran Principe di Kiev]]. Passò la maggior parte del suo servisio in [[Estremo Oriente]], anche se si trovava nel [[Mar Baltico]] allo scoppio della [[guerra russo-giapponese]], nel 1904. Il ''Vladimir Monomakh'' fu assegnato alla [[Terza Squadra del Pacifico]] e partecipò alla [[battaglia di Tsushima]] nel maggio 1905. Aveva il compito di proteggere i trasporti russi e non fu ingaggiata pesantemente durante la porzione diurna della battaglia. La nave fu silurata nella notte e la mattina seguente fu autoaffondata dal capitano per evitarne la cattura.
{{Infobox nave
|Categoria = incrociatore
|Nome = Akashi
|Immagine = Japanese_cruiser_Akashi.jpg
|Bandiera = Naval_ensign_of_the_Empire_of_Japan.svg
|Tipo = [[Incrociatore protetto]]
|Classe = [[Classe Suma]]
|In_servizio_con = Marina Imperiale Giapponese
|Ordine = 1893
|Cantiere = Arsenale militare di Yokosuka
|Impostazione = 6 agosto 1894
|Varo = 18 dicembre 1897
|Completamento = 30 marzo 1899
|Radiazione = 1 aprile 1928
|Destino_finale = Affondata come bersaglio il 3 agosto 1930
|Dislocamento = 2700 t
|Lunghezza = 93,5
|Larghezza = 12,3
|Pescaggio = 4,6
|Propulsione = 2 eliche<br/>
2 motori a vapore triplice espansione verticale<br/>
9 caldaie (5880 kW)
|Velocità = 19,5
|Autonomia_distanza = 11000
|Autonomia_velocità = 10
|Equipaggio = 256
|Armamento = *2 [[QF 6 in/40|cannoni navali a fuoco rapido 152/40]]
*6 [[QF 4.7 in Mk. I-IV|cannoni a fuoco rapido 120/40 Mk I–IV]]
*12 [[Hotchkiss 47 mm|cannoni Hotchkiss da 47 mm]]
*4 [[Maxim (mitragliatrice)|mitragliatrici Maxim]]
*2 [[tubi lanciasiluri]] da 356 mm
|Corazzatura = '''Ponte''': 50 mm (spalla), 25 mm (piatto)
'''Torrette''': 115 mm (fronte)
}}
 
L''''''Akashi''''' (明石) fu un [[incrociatore protetto]] [[classe Suma]] della [[marina imperiale giapponese]], gemello del ''[[Suma (1895)|Suma]]''. Il nome ''Akashi'' viene dell'antico nome di una porzione della costa vicino a [[Kōbe|Kobe]], nella [[prefettura di Hyōgo]].
 
== Contesto ==
L'''Akashi'' fu progettato e costruito all'[[arsenale navale di Yokosuka]], come parte di un programma della marina nipponica per troncare la dipendenza dalle potenze straniere per il progetto e la costruzione di nuove navi da guerra, utilizzando progetti e materiali totalmente giapponesi.<ref>{{Cita libro|nome=J. Charles|cognome=Schencking|titolo=Making waves : politics, propaganda, and the emergence of the Imperial Japanese Navy, 1868-1922|url=https://www.worldcat.org/oclc/61247022|accesso=2022-03-02|data=2005|editore=Stanford University Press|OCLC=61247022|ISBN=1-4237-1658-2}}</ref> La costruzione durò 4 anni, dal 1892 al 1896. La chiglia fu posata il 6 agosto 1894, varato il 18 dicembre 1897 e completato il 30 marzo 1899.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://admiral31.world.coocan.jp/e/stc0309.htm|titolo=Materials of IJN (Vessels - Suma class Protected cruisers)|sito=admiral31.world.coocan.jp|accesso=2022-03-02}}</ref> Anche se armato meno e con protezione più leggera di molti incrociatori contemporanei, la piccola taglia facilitò la costruzione della nave e la sua elevata velocità lo resero utile in molte azioni militari. Come la maggior parte dei progetti giapponesi del periodo, però, si dimostrò poco stabile e marina, a causa del baricentro troppo alto.<ref>{{Cita libro|nome=Dieter|cognome=Jung|nome2=Peter|cognome2=Mickel|titolo=Warships of the Imperial Japanese Navy, 1869-1945|url=https://www.worldcat.org/oclc/3273325|accesso=2022-03-02|data=1977|editore=Naval Institute Press|OCLC=3273325|ISBN=0-87021-893-X}}</ref>
 
== Progetto ==
Il progetto dell'''Akashi'' fu basato su un doppio scafo in [[acciaio]] con ponte corazzato al di sotto protetto da paratie stagne trasversali. La [[Corazzatura Harvey|corazzatura era del tipo Harvey]], presente solo nelle parti essenziali, come attorno alle [[Caldaia a tubi di fumo|caldaie]], alle polveriere e ai macchinari, con uno spessore di 25 mm sul ponte.
 
La batteria principale consisteva in due [[QF 6 in/40|cannoni a fuoco rapido da 152/40]], uno sul castello di prua e uno a poppa. Questi cannoni avevano una gittata fino a 9100 m con una velocità di tiro nominale di 5,7 colpi al minuto. L'armamento secondario consisteva in sei [[QF 4.7 in Mk. I-IV|cannoni a fuoco rapido da 120 mm]] montati su estrusioni del ponte superiore. I cannoni secondari avevano una gittata paragonabile a quella dell'armamento principale e una velocità di tiro di 12 colpi al minuto. Erano presenti anche dieci [[Hotchkiss 47 mm|cannoni Hotchkiss da 47 mm]], con una gittata massima di 6000 m e una velocità di tiro di 20 colpi al minuto. Erano posizionati quattro sul ponte superiore, due sul castello di prora, due sul cassero, uno a prua e uno a poppa. Quattro [[Cannone Nordenfelt 2''|cannoni Nordenfelt da 25 mm]] erano originariamente a bordo ma furono poi rimpiazzati da 4 [[Maxim (mitragliatrice)|mitragliatrici Maxim]] da 7,62 mm. Due [[Tubo lanciasiluri|tubi lanciasiluri]] da 356 mm erano montati sul ponte.<ref name=":1">{{Cita libro|nome=Roger|cognome=Chesneau|nome2=Eugène M.|cognome2=Koleśnik|nome3=N. J. M.|cognome3=Campbell|titolo=Conway's All the world's fighting ships, 1860-1905|url=https://www.worldcat.org/oclc/5834247|accesso=2022-03-02|data=1979|editore=Conway Maritime Press|OCLC=5834247|ISBN=0-85177-133-5}}</ref>
 
L'impianto propulsivo consisteva in due [[Motore a vapore|motori a vapore]] a triplice espansione verticale con 9 caldaie montate in due locali separati da una paratia stagna.<ref name=":0" />
 
I problemi di stabilità del ''Suma'' furono scoperti prima del completamento dell'''Akashi'' e fu quindi possibile modificarlo durante la costruzione per avere un bordo libero maggiore a mezza nave, più volume coperto a prua e togliendo le coffe di combattimento per abbassare ulteriormente il baricento.<ref name=":1" />
 
== Servizio ==
 
=== Primi anni ===
Dopo essere entrato in servizio nel marzo 1899, l'''Akashi'' ebbe svariati problemi meccanici e dovette tornare all'[[arsenale di Yokosuka]] per riparazioni nell'ottobre dello stesso anno e nel gennaio seguente. Ulteriori riparazioni furono effetuate nel maggio 1900 all'[[arsenale di Kure]] e in luglio nell'[[arsenale di Sasebo]].
 
Il primo incarico oltremare fu tra il luglio e il novembre 1900, in supporto alle forze di sbarco giapponesi che occuparono la città portuale di [[Tientsin|Tiensin]] durante la [[rivolta dei Boxer]], come parte del contributo giapponese all'[[alleanza delle otto nazioni]].
 
Immediatamente al suo ritorno ricevette riparazioni alle caldaie a [[Kure]]. Dall'aprile all'ottobre 1901 l{{'}}''Akashi'' fu mandata nel sud della [[Cina]] e poi nuovamente al raddobbo a Kure. Dal febbraio 1902 l{{'}}''Akashi'' fu nuovamente di stanza in Cina ma dovette di nuovo abbreviare la missione quando si scoprì che tre delle caldaia non potevano tenere la pressione e la nave non poteva quindi raggiungere i 14 nodi di velocità. Nel maggio successivo tornò in Cina, dovendo poi tornare in Giappone a giugno. Nell'agosto 1902 l{{'}}''Akashi'' fu reputata non più in grado di servire in prima linea e fu trasferita alla flotta di riserva. Non volendo rassegnarsi alla non riuscita della nave, il comando generale della marina imperiale giapponese ordinò che l{{'}}''Akashi'' fosse completamente rimodernato nel marzo 1903 presso l'arsenale di Kure e poi fu mandato come nave scuola per l'accademia imperiale del genio navale in crociera sulle coste di Cina e [[Corea]], fermandosi a [[Fuzhou]], [[Shanghai]], [[Yantai]], [[Incheon|Inchon]], [[Pusan|Busan]] e [[Wŏnsan|Wonsan]], e tornando a [[Sasebo]] nel settembre 1903. Nell'ottobre e novembre 1903 l{{'}}''Akashi'' fu capace di partecipare alle manovre di combattimento con gli altri incrociatori della flotta. L{{'}}''Akashi'' fu allora assegnata come scorta della [[Nave posacavi|posacavi]] che stava posando il primo [[Cavo sottomarino|cavo telegrafico]] tra Sasebo e Incheon tra l'8 e il 17 gennaio 1904. Durante le prove in mare svolte nel gennaio 1904 l{{'}}''Akashi'' raggiunse la velocità massima di 19,5 nodi.
 
=== Guerra russo-giapponese ===
L{{'}}''Akashi'' era di base nel [[distretto di guardia di Chinkai]], in [[Corea]], all'inizio della guerra russo-giapponese e immediatamente fu mandata in mare a sud est della penisola di Corea come staffetta telegrafica. Prese parte alla [[battaglia della baia di Chemulpo]], facendo parte della [[linea di battaglia]] dietro all'[[incrociatore]]''[[Takachiho (incrociatore)|Takachiho]]'' e assistendo all'affondamento dell'incrociatore russo ''[[Varyag (incrociatore)|Varyag]]'' e della [[cannoniera]] ''[[Korietz (cannoniera)|Korietz]]''. Durante la battaglia un proiettile del ''Varyag'' gli passò tra i fumaioli.
 
In aprile e maggio l'''Akashi'' scortò trasporti che portavano la [[Seconda Armata giapponese]] in [[Manciuria]] e scortò anche squadre di [[cacciatorpediniere]] dal Giappone alla prima linea. Il 15 maggio assistette al salvataggio dei sopravvissuti delle [[Nave da battaglia|corazzate]] ''[[Hatsuse]]'' e ''[[Yashima (nave da battaglia)|Yashima]]'' dopo che queste avevano colpito [[Mina navale|mine]] davanti a [[Lüshunkou|Port Arthur]]. Prese poi parte al blocco della base navale russa durante la [[battaglia di Port Arthur]].
 
Il 16 maggio l'''Akashi'', con gli incrociatori ''[[Akitsushima (incrociatore)|Akitsushima]]'' e ''[[Chiyoda (incrociatore)|Chiyoda]]'', bombardò le truppe russe e gli edifici del [[golfo di Bohai]]. L'operazione fu cancellata a causa della densa nebbia il 17, quando le cannoniere ''[[Ōshima (cannoniera)|Ōshima]]'' e ''[[Akagi (cannoniera)|Akagi]]'' ebbero una collisone, causando l'affondamento della prima.
 
Il 7 giugno l'''Akashi'', insieme al ''[[Suma (incrociatore)|Suma]],'' alla cannoniera ''[[Uji (cannoniera)|Uji]]'', e a un distaccamento di cacciatorpediniere entrò nel golfo di Bohai per supportare gli sbarchi della seconda armata e in seguito bombardò le installazioni costiere russe e la ferrovia lungo la costa della Manciuria.
 
Il 10 agosto, durante la [[battaglia del Mar Giallo]], l{{'}}''Akashi'' non partecipò alla prima fase perchè arrivò in ritardo. Prese però parte alla rincorsa degli incrociatori russi ''[[Askold (incrociatore)|Askold]]'' e ''[[Novik (incrociatore)|Novik]]'', ma non riuscì ad evitare la loro fuga.
[[File:IJN Akashi in drydock 1905.jpg|miniatura|L{{'}}''Akashi'' in bacino di carenaggio nel 1905]]
Il 10 dicembre l{{'}}''Akashi'' colpì una mina mentre pattugliava davanti a Port Arthur. L'esplosione aprì una grossa falla prua, allagando diversi compartimenti e facendola inclinare molto a dritta. A causa del ghiaccio sul ponte e all'oscurità della notte i tentativi di salvataggio furono difficili ma l'equipaggio riuscì a stabilizzare la nave e, accompagnata dagli incrociatori ''[[Itsukushima (incrociatore)|Itsukushima]]'' e ''[[Hashidate (incrociatore)|Hashidate]]'', raggiunse [[Dalian]] per le dovute riparazioni.
 
Durante la [[battaglia di Tsushima]], il 27 maggio 1905, l{{'}}''Akashi'' era nel [[4° Distaccamento da combattimento]], al comando del [[retroammiraglio]] [[Uryū Sotokichi|Uryu Sotokichi]] e composto dagli incrociatori ''Akashi'', ''[[Naniwa (incrociatore)|Naniwa]]'', ''Takachiho'', and ''Suma''. Alla scoperta della flotta russa il 4° Distaccamento attaccò i trasporti russi e gli incrociatori ''[[Oleg (incrociatore)|Oleg]]'', ''[[Aurora (incrociatore)|Aurora]]'', ''[[Vladimir Monomakh (incrociatore)|Vladimir Monomakh]]'' e ''[[Dmitrii Donskoi (incrociatore)|Dmitrii Donskoi]]'', e affondò la corazzata precedentemente danneggiata ''[[Knâz Suvorov|Knyaz Suvorov]]'' e la nave officina ''[[Kamchatka (nave officina)|Kamchatka]]''. Durante la battaglia l{{'}}''Akashi'' ricevette 5 colpi che buttarono il fumaiolo fuoribordo, uccisero tre marinai di guardia e ne ferirono altri sette. La mattina seguente l{{'}}''Akashi'' fu inizialmente rallentato dalle riparazioni ma si unì poi alla ricerca delle rimanenti navi russe, assistendo all'affondamento degli [[Incrociatore corazzato|incrociatori corazzati]] ''Dmitrii Donskoi''  e ''[[Svetlana (incrociatore)|Svetlana]]''.<ref>{{Cita libro|nome=Stephen|cognome=Howarth|titolo=The fighting ships of the Rising Sun : the drama of the Imperial Japanese Navy, 1895-1945|url=https://www.worldcat.org/oclc/9829410|accesso=2022-03-02|edizione=1st American ed|data=1983|editore=Atheneum|OCLC=9829410|ISBN=0-689-11402-8}}</ref> Il 30 maggio tornò a [[Sasebo]] con il cacciatorpediniere catturato ''[[Biedovy (cacciatorpediniere)|Biedovy]]''.
 
Dopo la battaglia, il 14 giugno l{{'}}''Akashi'' tornò al [[distretto di guardia di Takeshiki]] per svolgere pattugliamenti nello stretto di Corea. Fu raddobbata all'[[arsenale di Kure]] tra il 4 e il 29 luglio. Il 10 ottobre l'''Akashi'' intercettò il [[piroscafo]] tedesco ''[[M Struve]]'' (1582 t) che stava cercando di contrabbandare un carico di riso, sale, pane e farina a [[Vladivostok]]. Il piroscafo fu mandato come preda a Sasebo.
 
''L'Akashi'' arrivò a [[Yokohama]] per partecipare alla [[rivista navale]] per celebrare la vittoria giapponese il 23 ottobre 1905.
 
=== Prima guerra mondiale ===
Tra il 1908 e il 1909 il futuro [[Primo ministro del Giappone|primo ministro]] [[Suzuki Kantarō]] servì come capitano dell{{'}}''Akashi''. Nel 1912 l{{'}}''Akashi'' ricevette nuove caldaie, ricevendo nove [[Caldaia a tubi d'acqua|caldaie di tipo Niclausse]] al posto delle precedenti [[Caldaia a tubi di fumo|caldaie a tubi di fumo]].<ref name=":1" />
 
Durante la [[prima guerra mondiale]] l'''Akashi'' fece parte della [[Seconda Flotta]] della marina imperiale giapponese nei combattimenti contro alla [[Kaiserliche Marine|marina imperiale tedesca]] nell'[[assedio di Tsingtao]]. Nel 1916 fu assegnata al pattugliamento delle rotte dal [[Borneo]] allo [[stretto di Malacca]] e nell'[[Oceano Indiano]] orientale in difesa dalle navi corsare tedesche, come parte del contributo giapponese allo sforzo alleato, con base a [[Singapore]].
 
Il [[retroammiraglio]] [[Kōzō Satō]] comandò la [[2a Squadra Speciale]] con l'<nowiki/>''Akashi'' come [[Nave ammiraglia|ammiraglia]] e con la [[10a Unità Cacciatorpediniere|10a]] e [[11a Unità Cacciatorpediniere]] fu di stanza a [[Malta]] dal 13 aprile 1917. Fu rinforzata dalla [[15a Unità Cacciatorpediniere]] il 1 giugno 1917 per scortare trasporti truppe alleati nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]]. Dopo essere stato sostituito dall'incrociatore ''[[Izumo (incrociatore)|Izumo]]'', l'''Akashi'' ritornò in acque giapponesi, dove spese il resto della guerra.
 
Dopo la fine della guerra l'''Akashi'' fu ridesignata come nave da difesa costiera di seconda classe, dal 1 settembre 1921. Fu rimossa dalla lista navale il 1 aprile 1928. Reputata obsoleta, il 3 agosto 1930 fu usata come bersaglio per i [[Bombardiere in picchiata|bombardieri in picchiata]] a sud di [[Izu Ōshima]].
 
L'albero maestro dell'''Akashi'' è conservato all'accademia della [[Kaijō Jieitai|Forza di Difesa Marittima giapponese]] a [[Etajima]], nella regione di [[Hiroshima]].
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
 
* Chesneau, Roger (1979). ''Conway's All the World's Fighting Ships, 1860–1905''. Conway Maritime Press. <nowiki>ISBN 0-85177-133-5</nowiki>.
* Evans, David C.; Peattie, Mark R. (1997). ''Kaigun: Strategy, Tactics, and Technology in the Imperial Japanese Navy, 1887–1941''. Annapolis: Naval Institute Press. <nowiki>ISBN 0-87021-192-7</nowiki>.
* Howarth, Stephen (1983). ''The Fighting Ships of the Rising Sun: The Drama of the Imperial Japanese Navy, 1895–1945''. Atheneum. <nowiki>ISBN 0-689-11402-8</nowiki>.
* Jane, Fred T. (1904). ''The Imperial Japanese Navy''. Thacker, Spink & Co.
* Jentsura, Hansgeorg (1976). ''Warships of the Imperial Japanese Navy, 1869–1945''. Annapolis: Naval Institute Press. <nowiki>ISBN 0-87021-893-X</nowiki>.
* Roberts, John (ed). (1983). ''Warships of the world from 1860 to 1905'' – Volume '''2''': United States, Japan and Russia. Bernard & Graefe Verlag, Coblenza. <nowiki>ISBN 3-7637-5403-2</nowiki>.
* Schencking, J. Charles (2005). ''Making Waves: Politics, Propaganda, And The Emergence Of The Imperial Japanese Navy, 1868–1922''. Stanford University Press. <nowiki>ISBN 0-8047-4977-9</nowiki>.
 
== Collegamenti esterni ==
 
* Nishida, Hiroshi. "[http://admiral31.world.coocan.jp/e/stc0309.htm Suma Class protected cruisers]"
 
Il '''''Vladimir Monomakh''''' (Russo: Владимир Мономах) fu un [[incrociatore corazzato]] costruito per la [[Rossijskij Imperatorskij Flot|Marina Imperiale Russa]] durante gli [[Anni 1880|anni 80 del XIX secolo]]. La nave fu battezzata col nome di [[Vladimir II di Kiev|Vladimir II Monomakh]], [[Gran Principi di Kiev|Gran Principe di Kiev]]. Passò la maggior parte del suo servisio in [[Estremo Oriente]], anche se si trovava nel [[Mar Baltico]] allo scoppio della [[guerra russo-giapponese]], nel 1904. Il ''Vladimir Monomakh'' fu assegnato alla [[Terza Squadra del Pacifico]] e partecipò alla [[battaglia di Tsushima]] nel maggio 1905. Aveva il compito di proteggere i trasporti russi e non fu ingaggiata pesantemente durante la porzione diurna della battaglia. La nave fu silurata nella notte e la mattina seguente fu autoaffondata dal capitano per evitarne la cattura.
 
== Progetto e descrizione ==