Carmine Manzi: differenze tra le versioni
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Nel 1949 fu tra i fondatori dell'Accademia di Paestum, della quale è stato presidente dalla fondazione fino alla sua scomparsa; fondò e organizzò il premio nazionale Paestum. Dal
Fu insignito del Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri oltre che della medaglia d'oro dei Benemeriti della Cultura e dell'Arte; nel 1992 fu nominato Cavaliere di Gran Croce dall'allora presidente della Repubblica [[Oscar Luigi Scalfaro]]<ref name=":0" />.
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Fu direttore della rivista ''Fiorisce un cenacolo''<ref>{{Cita web|url=http://www.iconfronti.it/in-memoriam-di-carmine-manzi-una-vita-per-la-cultura/|titolo=In memoriam di Carmine Manzi. Una vita per la cultura|sito=I Confronti, GeoGiornalismo e Banca delle idee|accesso=2019-04-06}}</ref>''.''
== Biografia ==
Carmine Manzi, poeta, scrittore, giornalista, conferenziere, nacque il 18 settembre 1919 a Sant'Angelo di Mercato San Severino, dove trascorse l'infanzia e la giovinezza.
Dopo aver frequentato l'Istituto magistrale di Salerno e l'[[Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"]] e aver prestato servizio militare nella [[Seconda guerra mondiale]], nel 1953 sposò Maria Amoroso, da cui ebbe tre figli.
Sia nel paese nativo sia nel Capoluogo di Mercato S. Severino fu apprezzato maestro di generazioni di fanciulli. Fu anche [[Sindaco]] dal [[1954]] al [[1956]], distinguendosi per entusiasmo e integrità nell'amministrazione della cosa pubblica.
Nel 1940 fondò la rivista di lettere e arti ''Fiorisce un cenacolo'' e nel 1949 l'''Accademia di Paestum,'' per lo sviluppo delle lettere e delle arti, delle scienze, dell'archeologia e del giornalismo.
Ricevette più di 600 tra diplomi, onorificenze e medaglie per la sua vasta e molteplice attività letteraria.
In particolare, ricordiamo: sette volte il Premio della Cultura della [[Presidenza del Consiglio dei ministri]] ''(1961, 1968, 1973, 1976, 1978, 1989, 2003)''; La Medaglia d'argento dei Benemeriti della Cultura e dell'Arte ''(1992, dal [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]])''.
Per i suoi sessant'anni di attività letteraria, venne insignito della massima onorificenza di [[Cavaliere di gran croce|Cavaliere di Gran Croce]] dell'[[Ordine al merito della Repubblica italiana|Ordine al merito della Repubblica Italiana]]. Festeggiando i novant'anni fu insignito del Sigillo d'Oro da parte del [[Senato accademico|Senato Accademico]] dell'Università degli Studi di Salerno. Come segno di apprezzamento della sua lunga e feconda attività letteraria {{Senza fonte|ricevette ben nove lauree honoris causa}} in Italia e all'estero.
Ha scritto più di 130 libri, tra poesia, narrativa e saggistica, di cui alcuni tradotti in francese, inglese, spagnolo, greco e castellano.
== Bibliografia ==
==== Poesia ====
La prima raccolta di poesie è ''Parve faville (1938)'', cui seguirono:
* Acqua di sorgente ''(1955)'';
* Gocce di rugiada ''(1969);''
* I canti del rimpianto ''(1973)'';
* Frammenti di un'estate romana ''(1995)'';
* Voci dal profondo ''(1996)'';
* La corsa dei giorni ''(1998)'';
* La scala per il cielo ''(1999)'';
* Le ultime del millennio ''(2002)'';
* La lampada ''(2004)'';
* Canti del mattino e della sera ''(2006)'';
* Quella calza così povera ''(2009)'';
* Non finisce oggi il giorno ''(2009)''.
==== Narrativa ====
Tra le opere di narrativa ricordiamo:
* Passeggiate salernitane ''(1972)'';
* Taccuino da Paestum ''(1981)'';
* Massime e pensieri ''(1982)'';
* Diario amalfitano ''(1988)'';
* Terza pagina ''(1993)''.
==== Saggistica ====
Libri di saggistica:
* Uomini d'arte e di pensiero ''(in 8 volumi, dal 1972 al 1980)'';
* Napoli d'altri tempi ''(1984)'';
* Giacomo Leopardi e i canti napoletani ''(1988)'';
* Lucia nei Promessi Sposi ''(1989)'';
* Lineamenti di critica e letteratura ''(1995)'';
* I mosaici di Michele Frenna ''(2000)'';
* Dagli archivi della memoria ''(2001)'';
* Il Papa alla finestra ''(2007)'';
== Note ==
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