Movimento Moderno: differenze tra le versioni
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== Antefatti ==
Alcuni studiosi considerano uno dei padri del Movimento Moderno [[William Morris]], che aveva dettato i primi principi di rinnovamento dell'architettura già nel [[XIX secolo]]. Attorno al [[1900]] poi diversi architetti in tutto il mondo cominciarono a sviluppare nuove soluzioni architettoniche in risposta alla mutata realtà sociale e alle nuove possibilità tecnologiche, fattori che avevano avuto nella seconda parte dell'800 un notevole sviluppo. Le opere di [[Art Nouveau]] di [[Victor Horta]] a [[Bruxelles]], la [[Secessione Viennese]] di [[Otto Wagner]] in [[Vienna]], le nuove personali sperimentazioni architettoniche di [[Antoni Gaudí]] a [[Barcellona]] e [[Charles Rennie Mackintosh]] a [[Glasgow]] sono espressione di questo mutamento.
=== Il
{{vedi anche|
Ancor più dell'Art Nuoveau, saranno le esperienze di architetti come [[Peter Behrens]] e [[Tony Garnier]] a porre le basi per il Movimeno Moderno. Essi, nelle loro opere, rinunciarono ai grandi virtuosismi decorativi del Liberty in favore di una maggior semplicità e funzionalità.
== Caratteri del movimento moderno ==
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Da qui nascono definizioni delle architetture che si inquadrano nel movimento:
* L''''architettura razionale''' si rivolge in modo del tutto consapevole alla [[ragione]] dello spettatore. Deve comunicare purezza, sapere e [[conoscenza]].
* L''''[[architettura funzionale]]''' punta sui vantaggi funzionali, razionalmente dimostrabili, anziché sulle valutazioni del [[gusto (filosofia)|gusto]] e si rispecchia nella definizione di [[Le Corbusier]] della casa come ''[[macchina]] per abitare''.
* L''''architettura internazionale''', che è definita così da [[Walter Gropius]]: {{citazione necessaria|«nell'[[movimento moderno|architettura moderna]] è chiaramente percepibile l'oggettivazione di ciò che è personale e nazionale. Una moderna impronta unitaria, condizionata dai traffici mondiali e dalla [[tecnica]] mondiale, si fa strada in ogni [[ambiente culturale]]… fra i tre cerchi concentrici ''individuo, popolo, umanità'' - il terzo e maggiore abbraccia gli altri due; di qui il titolo ''architettura internazionale''.»}}
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