Arco dei Peruzzi: differenze tra le versioni

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L'arco era sia una sorta di accesso monumentale, che un ponte aereo che collegava due palazzi. Secondo [[Giorgio Vasari]], [[Paolo Uccello]] aveva affrescato il lato interno di questo arco con triangoli posti in prospettiva e quattro animali agli angoli, ciascuno simboleggiante un elemento naturale: una [[talpa]] per la terra, un [[pesce]] per l'acqua, una [[salamandra (mitologia)|salamandra]] per il fuoco e un [[camaleonte]] per l'aria, data la sua capacità di assumere qualsiasi colore. Però Paolo Uccello non aveva mai visto tale animale e nel dipingerlo si risolse a fare un [[cammello]] a bocca aperta che si riempie i polmoni d'"aria". Resti erano visibili ancora all'epoca di [[Filippo Baldinucci]]. Attualmente sull'arco della volta, dal lato dell'edificio in questione, esiste un tassello risparmiato dalla tinteggiatura con la scritta "M. B.oni 1857".
 
Delle pitture oggi non esiste più traccia. L'arco è leggermente ribassato, con blocchi in soldiosolido bugnato rustico, con uno stemma sulla [[chiave di volta]]. I [[piedritti]] sono assorbiti nella muratura dei due palazzi ai lati.
 
L'arco è collegato a sud con [[palazzo Peruzzi-Lotti]] e a nord col cosiddetto [[palazzo Caccia Peruzzi]].