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Coinvolta nella [[rivoluzione ucraina del 2014]] e poi nella [[Guerra del Donbass|guerra del Dombass]] nell'Ucraina orientale, Alisa Kovalenko va a girare sulle barricate della rivoluzione di [[Euromaidan|Maidan]] e filma la battaglia dall'aeroporto di Donetsk, producendo così il suo primo debutto "Sister Zo"<ref>https://ukrainianinstitute.org.uk/ukrainian-film-festival-2020-films-beyond-borders/</ref>.
 
Ha poi diretto il suo secondo documentario, ''Alisa in Warland'', realizzato nel 2015 con Liubov Durakova. Questo documentario è intriso del doloroso interrogatorio del regista. Coinvolta come regista, come osservatrice dietro la telecamera, è stata rapita e imprigionata dai separatisti, ed è diventata una partecipante agli eventi violenti in corso<ref>{{titolo=Alisa in Warland, Alisa Kovalenko, Liubov Durakovacita web| url =http://www.film-documentaire.fr/4DACTION/w_fiche_film/47581_1| title=Alisa in Warland, Alisa Kovalenko, Liubov Durakova |site=Portale del film documentario |data=2015}}</ref>. Questo documentario, che testimonia anche il suo rapporto con la compagna, è intriso dell'esperienza e delle domande della regista durante questo viaggio difficile<ref>{{Web link |titre=Alisa nella terra della guerra (Alisa w krainie wojny) |url =http://www.lussasdoc.org/film-alisa_au_pays_de_la_guerre-1,51245.html |title=Alisa nella terra della guerra (Alisa w krainie wojny)|site=Immagini Ardèche}}</ref>. È programmato in più di 60 festival e riceve numerosi riconoscimenti.
 
''[[Home Games]]'', realizzato nel 2018, alla periferia di Kyiv, è il suo terzo lungometraggio documentario. Frutto di tre anni di riprese, questo documentario ci porta attraverso la realtà del calcio amatoriale femminile in Ucraina . <ref>{{Article|author1=Marianne Chenou|title=Giochi in casa: Cenerentola con i ramponi|periodic=Champ-contrechamp, il festival internazionale del documentario visto dai futuri giornalisti di SciencePo Bordeaux|date=24 gennaio 2019| leggi online=https://leblogdufipadoc.home.blog/2019/01/24/home-games-cendrillon-aux-crampons/}}</ref>. Il film si nutre della vicinanza che la regista ha con la protagonista, Alina Shilovala<ref>{{Article|author1=by PDTBLOGZ|title=3 domande ad Alisa Kovalenko, direttrice di Home Games|periodic=Champ/Contrechamp| data =24 gennaio 2019|leggi online=https://leblogdufipadoc.home.blog/2019/01/24/3-questions-a-alisa-kovalenko-realisatrice-de-home-games/}}</ref> , di cui condividiamo convinzioni, dubbi e lotte quotidiane<ref>{{Article|author1=Lucas Minisini|title=“Home Games”: un giovane “Maradona ucraino” in cerca di un obiettivo|periodical=Le Monde|date= 5 marzo, 2022|leggi online=https://www.lemonde.fr/culture/article/2022/03/05/home-games-sur-netflix-une-jeune-maradona-ukrainienne-en-quete-de-but_6116307_3246.html }}</ref>. Intrappolata in una catena di difficili eventi familiari, l'eroina del film dovrà fare delle scelte<ref>{{Web link |titre=Domashni Igri (Home Games) |url=http://www.film-documentaire.fr /4DACTION/ w_fiche_film/54734_1 |site=Films-documentaire.fr |date=2018}}</ref>.