Gabriele Galantara: differenze tra le versioni
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Nel [[1911]] la [[guerra italo-turca]] fu la causa di un grave dissidio con Podrecca, che nel [[1909]] era stato eletto deputato nelle liste del [[Partito Socialista Italiano|PSI]] e si era schierato a favore dell'impresa coloniale, mentre Galantara espresse posizioni anticolonialiste. Il giornale riuscì a dare spazio a entrambe le posizioni, ma senza dubbio le grandi vignette a colori contro la guerra di Galantara risultavano più efficaci degli articoli di Podrecca, che nel [[1912]] venne espulso dal [[Partito Socialista Italiano]] assieme al fondatore dell<nowiki>'</nowiki>''[[Avanti!]]'' [[Leonida Bissolati]], ad [[Ivanoe Bonomi]], ad [[Angiolo Cabrini]] e ad altri nove deputati socialisti, fondando dopo il [[Partito Socialista Riformista Italiano]].
[[File:Gabriele Galantara, copertina de l'Asino del 9 agosto 1914.jpg|thumb|upright|Gabriele Galantara, “Il grido di ... domani: Abbasso la guerra!”, copertina de ''[[L'Asino]]'' del 9 agosto [[1914]], basata sul concetto: “questa è l'ultima guerra”. Nonostante l'intento della vignetta fosse [[Interventismo|pro-intervento]], essa è divenuta nel tempo un'immagine pacifista ed antimilitarista]]
I contrasti tra i due furono in parte superati quando, alla vigilia della [[
Il cambiamento di rotta di Galantara trovava una spiegazione nella simpatia che egli nutriva per la [[Francia]] democratica e nell'avversione nei confronti degli Imperi centrali, e in particolare dell'[[Austria]], considerati i baluardi della reazione e del clericalismo. E perciò, pur avendo rotto con il [[Partito Socialista Italiano|Partito socialista]], Galantara continuò a rivendicare la propria coerenza con i principî socialisti.
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