I sette samurai: differenze tra le versioni
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Il secondo giorno, Kambei opta per una nuova strategia: un gruppo attaccherà alle spalle i predoni, costringendoli a entrare in gruppi di due nel villaggio, dove saranno trucidati da un secondo gruppo. La strategia riesce, ma a costo di molte perdite: quella di Yohei, morto fra le braccia di Kikuchiyo mentre adempiva al suo dovere, e quella di Gorobei, morto nella ritirata dei predoni. Quella notte, mentre si piangono i morti, Kambei confida agli altri che probabilmente il giorno successivo sarà quello decisivo.
Nel piovoso giorno seguente, i contadini e i cinque samurai rimasti riescono presto ad avere la meglio sui predoni. Tuttavia, non viene trovato da nessuna parte il loro capo, possessore dell'ultimo dei fucili. Mentre lo cercano nel centro del villaggio, Kyūzō viene ucciso da un colpo di fucile, sparato dalla capanna delle donne. Furente per la morte del valoroso guerriero, Kikuchiyo entra nella capanna, ma viene subito colpito da un altro colpo sparato dal capo dei briganti. Deciso a non mollare, il coraggioso guerriero trafigge a morte il bandito, per poi crollare a terra, morto ma consapevole di aver riscattato una vita iniqua con una
Nei giorni successivi, il villaggio torna presto alla vita quotidiana, potendo vivere finalmente in pace. I tre superstiti fra i samurai, Kambei, Katsushirō, e Shichirōji, assistono ai festeggiamenti degli abitanti del villaggio con l'animo rattristato per la perdita dei compagni. Si recano poi presso le tombe dei loro quattro compagni e Katsushirō incrocia Shino. Si scambiano uno sguardo e la donna raggiunge le altre contadine nei campi. Poi, Kambei, rivolgendosi a Shichirōji esprime con tristezza il fatto che i vincitori siano i contadini e non i samurai. Dopo queste parole, Kambei e Shichirōji si voltano un'ultima volta verso le sepolture per rendere omaggio ai compagni morti in battaglia.
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