Tango: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Dal 1880 al 1920, nel periodo denominato [[Vecchia guardia (tango)|Vecchia guardia]], vi è un periodo di genesi e sviluppo degli elementi che poi definiranno questo genere musicale<ref>Ferrer, Horacio A.''El tango: su historia y evolución''. Buenos Aires: Collezione La Siringa, 1959.</ref>. Il tango che nasce in questo periodo è un ibrido di altre musiche e balli popolari come la ''[[Milonga (musica)|milonga]] e'' il ''tango andaluz.'' Per questo motivo e anche perché considerato lascivo viene rifiutato dalle classi medie e alte che danzavano, tra l'altro, i balli da sala e con essi il valzer di Vienna. Solo nella decade tra il 1910 ed il 1920, il tango inizia a divenire di moda nei grandi saloni delle maggiori capitali europee tra cui Parigi, Berlino, Roma e Vienna<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Eder|nome=Otto|titolo=Tango!!! Ein Fremdling in Wien|anno=2018|editore=el tango.revista Viena - Sonderedition|città=Vienna (Austria)|lingua=de}}</ref><ref>“Das Wiener Tagblatt”, Vienna (Austria), 19 Novembre 1913</ref><ref name=":2" />. Tuttavia i sentimenti per questa nuova danza erano molteplici, a Roma [[Vittorio Emanuele III di Savoia]] l’aveva bandito nei balli del [[Palazzo del Quirinale]]<ref name=":2">{{Cita web|url=https://storia1900.wordpress.com/2016/11/09/mappa-tango-1914/|titolo=Mappa del tango nel 1914|cognome=Roberto Finelli|editore=Radiocrossovertango}}</ref>. [[Guglielmo II di Germania|Kaiser Guglielmo II]], il re di Baviera e [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Kaiser Franz Joseph]] vietarono ai loro ufficiali in uniforme di ballare questo nuovo ritmo<ref name=":1" /><ref name=":2" />. Nella capitale austriaca, poi, si hanno documenti che mostrano che il tango argentino fu deliberatamente escluso dal programma del ''23º ballo della Città di Vienna'' (anno tra il 1920-30)<ref name=":1" />. Solo dal 2017 il tango argentino è entrato in pianta stabile nei [https://www.wien.info/it/musica-spettacoli-a-vienna/danza/inizia-la-stagione-dei-balli-340186 balli tradizionali di Vienna] attraverso il prestigioso ballo del Technische Universität Ball<ref>{{Cita web|url=http://www.tu-ball.at/|titolo=TU-Ball|sito=www.tu-ball.at|accesso=11 aprile 2021}}</ref> (Ballo del Politecnico di Vienna) che include ora una milonga costantemente nel suo programma<ref name=":0">{{Cita web|url=https://tangoygotan.faitango.it/2019/09/27/il-tango-argentino-ha-fatto-il-suo-debutto-nei-balli-tradizionali/|titolo=Il tango argentino ha fatto il suo debutto nei balli tradizionali|cognome=S. Elefante, S. Jovicic, M. Elefante, R. Rodriguez|sito=Tango y Gotan|data=27 settembre 2019|lingua=it|accesso=11 aprile 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://tangoygotan.faitango.it/2020/10/21/gran-balli-e-milonghe/|titolo=Gran Balli e Milonghe a Vienna e a Buenos Aires|cognome=S. Elefante, M. V. Arenillas, S. Jovicic, M. Elefante|sito=Tango y Gotan|data=21 ottobre 2020|lingua=it|accesso=11 aprile 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.wissenschaftsball.at/tango-als-wissenschaft/|titolo=Tango als Wissenschaft|cognome=Oliver Lehmann|editore=Wissenschaftsball|data=18 marzo 2021|lingua=de}}</ref>.
 
Inizialmente il tango veniva eseguito da un trio formato da violino, chitarra e flauto. Alcuni tanghi erano poi scritti per pianoforte solo o pianoforte e voce. Nel Novecento il trio divenne pianoforte, violino e fisarmonica. In seguito si iniziarono a formare vere e proprie orchestre.
I nomi dei maggiori compositori di musica sono tutti figli di italiani. Lo stesso compositore e direttore d'orchestra [[Astor Piazzolla]] aveva i nonni italiani, pugliesi da parte di padre, toscani da parte di madre. Numerose sono le presenze italiane nella storia del Tango<ref>{{Cita web|url=http://rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-c44b41de-10d4-416c-85f1-43c430fcf620.html|titolo=Gli italiani che fecero il tango|sito=Radio3 Gli Speciali|accesso=18 giugno 2020}}</ref>, e ulteriori nuove scoperte continuano a venire alla luce, tra cui forse quella di Corrado Miotti potrebbe essere la prima presenza sinora ipotizzata<ref>{{Cita web|url=https://www.tangoygotan.net/2020/05/19/una-storia-di-tango/|titolo=Una storia di Tango|sito=Tangoygotan|data=19 maggio 2020|lingua=it|accesso=18 giugno 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.corradomiotti.it/|titolo=Storia di Corrado Miotti pioniere del bandoneon|sito=www.corradomiotti.it|accesso=18 giugno 2020}}</ref>.
 
Il [[Processo di riorganizzazione nazionale]] (in [[Lingua spagnola|spagnolo]] ''Proceso de Reorganización Nacional'' o semplicemente ''el Proceso'', "Il Processo") fu il nome con cui si autodefinì la [[Dittatura militare|dittatura civile-militare]] che governò l'[[Argentina]] dal [[24 marzo]] [[1976]] al [[10 dicembre]] [[1983]] (cessione incondizionata del potere a un governo costituzionale). Il regime adottò la forma di uno stato burocratico-autoritario e fu caratterizzato dall'attuazione di un "piano sistematico" di [[terrorismo di Stato]]. Il regime militare limitò la pratica del ballo del tango, che fu relegato al solo ballo in abitazioni domestiche, e non riunioni pubbliche nelle milonghe. [[Claudio Segovia]] aveva combattuto per molti anni, all'inizio e alla metà del 1970 per produrre lo show in Argentina. Prima ha parlato con il Teatro Colón. Non erano interessati. Poi ha parlato con tutti i principali produttori di teatro di Buenos Aires. Si è sempre trovato nella stessa situazione: non c'era assolutamente alcun interesse a produrre uno spettacolo di tango di buona qualità in Argentina. Nella società argentina, il tango era sempre stato guardato dall'alto in basso ed era considerato la "pecora nera" della famiglia della cultura argentina. Fu solo quando Jorge Lavelli e il ''Festival d'Automne'' di Parigi hanno dato a Segovia la possibilità di mostrare il suo show ''Tango Argentino'' al [[Théâtre du Châtelet]], dall'11 novembre fino al 17 novembre 1983, che la stampa argentina ha cominciato a prenderlo in considerazione<ref>{{Cita libro|nome=Antón|cognome=Gazenbeek|titolo=Dentro lo show Tango Argentino|url=https://www.worldcat.org/oclc/1201657760|accesso=8 aprile 2021|data=2020|editore=LULU COM|oclc=1201657760|ISBN=1-716-87975-2}}</ref>.