L'[[8 novembre]] di quello stesso anno la salma di Teodosio venne tumulata nella [[Chiesa dei Santi Apostoli (Costantinopoli)|basilica degli Apostoli]] di [[Costantinopoli]].
== Teodosio, mecenate delle arti ==
{{Vedi anche|Arte teodosiana}}
[[File:Theodosius colum, Istanbul.jpg|thumb|Teodosio offre una corona di alloro al vincitore, bassorilievo alla base dell'[[obelisco di Teodiosio]] a Costantinopoli]]
Nel [[390]] Teodosio fece trasportare dall'[[Egitto (provincia romana)|Egitto]] a [[Costantinopoli]] l'[[Obelisco di Teodosio|obelisco]] del faraone [[Tutmosi III]]. Questo immenso bottino di guerra si erge tuttora nell'[[Ippodromo di Costantinopoli|Ippodromo]], la grande arena dotata di una lunga pista per le corse dei cavalli, che fu un tempo il centro pulsante della vita pubblica e politica di Costantinopoli, nonché il luogo in cui spesso scoppiarono tumulti popolari. L'erezione dell'enorme monolito costituì uno sforzo titanico per la tecnologia dell'epoca, che aveva fatto grandi progressi anche grazie alla produzione di apparati bellici per gli assedi delle città. L'obelisco, ornato dal simbolo della divinità solare [[Elio (divinità)|Elio]], era stato in un primo tempo spostato da Karnak ad [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] per volere di [[Costanzo II]] nel [[357]]. Lì rimase per tutto il tempo di una generazione, immagazzinato nei depositi del porto, mentre si cercava affannosamente il modo di imbarcarlo per spedirlo a Costantinopoli; la soluzione adottata alla fine non fu soddisfacente, tanto è vero che l'obelisco si spezzò durante il trasporto.
Il grande basamento di [[marmo]] bianco (vedere l'illustrazione) è interamente ricoperto di [[bassorilievi]] che raffigurano la corte imperiale riunita al gran completo per festeggiare il trionfo dell'ingegneria che consentì la realizzazione di questa opera ciclopica. Quattro zoccoli in porfido rosso staccano la parte celebrativa dal blocco di base, con decorazioni narrative storiche e incisioni testuali che appaiono quindi scisse dal [[metastorico]] celebrativo superiore: Teodosio e la famiglia imperiale sono separati dal pubblico, composto interamente da nobili, e si trovano in un [[palco imperiale]] sormontato da un'ampia copertura, simbolo del loro rango reale. Il [[Naturalismo (arte)|naturalismo]], caratteristica tradizionale delle arti figurative romane, cede qui il passo a un'arte di tipo più simbolico: il concetto di ordine, dignità e lignaggio, raffigurato mediante schiere serrate di volti umani, tende a soppiantare la prosaica rappresentazione della vita quotidiana, tipica della ritrattistica pagana. Nella base con raffigurazioni storiche appare un esempio di cancellazione ([[damnatio memoriae]]) di un prefetto.