Mario Labroca: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
wlinks |
Tolto il riferimento ad Alberto Casella, sostituito con quello corretto al musicista Alfredo Casella. Trattavasi di un refuso Etichette: Annullato Modifica visuale |
||
Riga 14:
}}
Studia musica con [[Ottorino Respighi]] e [[Gian Francesco Malipiero]] e si diploma in composizione al [[Conservatorio Arrigo Boito|conservatorio di Parma]] nel 1921. Nel 1922 inizia l'attività giornalistica scrivendo per ''[[L'Idea Nazionale]]'', ''[[Il Tevere]]'', ''Il lavoro fascista'', ''Scenario'' e ''La rassegna musicale''. Nel 1923 partecipa con [[Alfredo Casella|Alberto Casella]] e [[Gabriele D'Annunzio]] alla fondazione della [[Corporazione delle Nuove Musiche]], che si dedica alla diffusione della [[musica contemporanea]] in Italia presentando opere di [[Béla Bartók]], [[Igor' Fëdorovič Stravinskij]] e [[Paul Hindemith]], e il ''[[Pierrot Lunaire (Schönberg)|Pierrot Lunaire]]'' di [[Arnold Schönberg]].
Nel 1927 presenta al [[Teatro Comunale (Bologna)|teatro Comunale di Bologna]] una ''Sinfonia per piccola orchestra''. Nel corso degli anni venti compone anche una ''Suite per pianoforte'' (1922), la ''Sonatina per violino e pianoforte'' (1923), la ''Suite per viola e pianoforte'' (1923), un ''Trio con pianoforte'' (1926), il primo ''Quartetto per due violini, viola e violoncello'' (1923), ''Tre liriche per canto e pianoforte'', le opere per bambini ''La principessa di Perepepé'' (1927) e ''Le tre figliole di Babbo Pallino'' (1928), un ''Concerto per pianoforte e orchestra obbligata'', un ''Concerto per violino e pianoforte'', e i balletti ''La mantide religiosa'' e ''Il serraglio''. Del 1933 è invece il ''Quartetto n. 2 per archi'', presentato al festival di Venezia. Nello stesso anno compone uno ''Stabat Mater per soprano, coro a 4 voci miste e orchestra''.
|