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|Epoca = 1900
|Attività = biologo
|Attività2 = zoologo
|Nazionalità = italiano
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== Biografia ==
Filippo Cavazza nacque a [[Bologna]] e crebbe in un ambiente di alto livello culturale e sociale nel quale conobbe rinomate personalità. Nel 1907 divenne direttore di alcune aziende agricole nelle zone di bonifica del bolognese e nello stesso anno partecipò al sesto convegno internazionale di zoologia a Boston. Nel 1913 divenne membro della Commissione Governativa per lo Studio Agrologico della Tripolitania nel settore tecnico-biologico e quattro anni dopo fu eletto presidente dell’Associazione agraria bolognese, carica da cui si destituì nel 1917. Divenne libero docente di [[Zoologia]] nel 1915. Nel 1921 e fino al 1926 divenne direttore nell’Ufficio per la colonizzazione del medesimo paese, per cui iniziò ad occuparsi anche di problematiche non solo tecniche ma anche politiche e sociali del paese. Una volta rientrato in Italia, a causa dei sui ideali antifascisti, fu costretto a rinunciare all’insegnamento nel 1935 e negli anni successivi fu attivamente coinvolto nella resistenza.
Nel 1907, fu al sesto convegno internazionale di zoologia a Boston. Divenne libero docente di Zoologia nel 1915 e si occupò dei problemi legati all’ibridismo in ecologia e dei problemi di variabilità dei caratteri della specie, legati a fattori geografici e ambientali. Nel genere ''Putorius'', sottogenere ''Arctogale'' studiò le variazioni somatiche dovute a fattori esterni. Studiò il genere ''Crocidura'' degli Appennini e delle Alpi centrali. L'indagine su ''Arctogalenon'' si limitò all'aspetto sistematico e morfologico, ma poté comprendere anche un chiarimento sulle abitudini ed i costumi della specie. L’indagine morfologica di Filippo Cavazza divenne sperimentale nello studio del Coturnix coturnix giungendo alla conclusione n sulla variabilità dei caratteri somatici in diverse condizioni ambientali. Dal 1907, fu direttore di alcune aziende agricole nelle zone di bonifica del Bolognese, operando modifiche agrarie.
 
Filippo Cavazza fu consigliere provinciale di [[Bologna]], sindaco di [[Minerbio]] e, tra il 1913 e il 1919, deputato del III° collegio di Bologna. Fu anche rappresentante italiano durante la conferenza di Parigi per l’agricoltura tropicale e subtropicale, vicepresidente del [[Consorzio della bonifica renana]], presidente dell'[[Accademia Clementina]], fondatore dell'Istituto dei ciechi, promotore del Comitato per Bologna Storica. Cavazza fece parte anche del Consiglio dell’Ente per la colonizzazione della Libia e della commissione per lo studio agrologico della Cirenaica.
Divenne membro della Commissione Governativa per lo Studio Agrologico della Tripolitania (1913) nel settore tecnico-biologico. Nel 1921, il governatore Giuseppe Volpi gli chiese di suggerire provvedimenti per le colonie intorno a Tripoli e nel 1922, Cavazza, divenuto direttore di Ufficio per la colonizzazione, diede suggerimenti per distribuire i terreni demaniali in concessione agli immigrati italiani. In occasione dei viaggi nella Tripolitania settentrionale, Cavazza studiò gli uccelli presenti nel Gebel e nella fascia costiera. Lasciò l’ufficio di colonizzazione nel 1926 ma fu rappresentante italiano per la conferenza di Parigi per l’agricoltura tropicale e subtropicale. Fu nel Consiglio dell’Ente per la colonizzazione della Libia. Morì a Firenze nel 1953.
 
Morì a Firenze nel 1953
 
== Attività scientifica ==
Filippo Cavazza si occupò dei problemi legati all’ibridismo in ecologia e dei problemi di variabilità dei caratteri della specie legati a fattori geografici e ambientali. Le sue indagini lo portarono a raccogliere numerosi esemplari di [[Crocidura]] in tutta Italia tra cui la pianura emiliana, gli Appennini, le Alpi centrali, molte isole e quelli conservati nel [[Museo di storia naturale di Firenze]]. Le ricerche condotte sul sottogenere Arctogale contribuirono notevolmente alla conoscenza etologica delle abitudini e dell’aspetto sistematico della specie. In occasione dei viaggi nella Tripolitania settentrionale, Cavazza pubblicò uno studio sugli uccelli presenti nel Gebel e nella fascia costiera. Cavazza s’interessò anche a studi sull’ibridismo di specie.
 
== Bibliografia ==