Nephesh: differenze tra le versioni

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''Nefeš'' è vista in stretta relazione con la forma complessiva dell’essere umano. Per questo possiamo dire che la persona non ha ''nefeš'', ma che essa è ''nefeš'' e vive come tale.
 
Ma la parola ebraica non ha riferimenti alla parola greca ''psyché'' [ψυχή]. Essa viene introdotta in Grecia da Platone per dare un senso a quella parte dell'uomo che costituisce diciamo 'un organo che pensa'. I latini, esemplificarono e travisarono il concetto di Psichè, traducendola con la parola 'anima', quindi in realtà la parola Nefesh non trova la stessa corrispondenza nelle parole psichè, bensì possiede ben altro e più esteso significato. Spesso la parola nefeš assume il significato di gola o bocca (o 'respiro'come vedremo dopo) come accade in Isaia 5:14, ove si legge:<blockquote> Pertanto gli inferi dilatano le loro nefeš,
 
spalancano senza misura la loro bocca.</blockquote>