Apollo 6: differenze tra le versioni

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== Obiettivi ==
 
La missione Apollo 6 aveva come scopo principale quello di dimostrare la capacità del [[razzo vettore]] [[Saturno V]] di spingere un [[modulo di comando e servizio]] (CSM) e un [[modulo lunare]] di test dotato di sensori di vibrazioni strutturali, in una [[traiettoria di inserzione lunare]] grazie all'accensione del suo terzo stadio, l' S-IVB. Il CSM si sarebbe, dopo l'accensione del terzo stadio dall'S-IVB, separato e il suo motore principale (SPS) sarebbe stato acceso per rallentare il veicolo facendo così ridurre il suo [[Apside|apogeo]] a {{M|22204}} chilometri causandone un ritorno sulla Terra al fine di simulare l'interruzione della missione con un "ritorno diretto". Sulla via del ritorno, il motore sarebbe stato acceso nuovamente per accelerare la navicella con lo scopo di simulare le condizioni che avrebbe riscontrato al ritorno dalla [[Luna]] ovvero un angolo di rientro di -6,5 gradi e una velocità di {{M|11100|ul=m/s}}. L'intera missione doveva durare circa 10 ore.<ref>{{cita|Press Kit|p. 3}}.</ref><ref name="lver">{{Cita libro|titolo=Saturn V Launch Vehicle Flight Evaluation Report - AS-502 Apollo 6 Mission |url=http://klabs.org/history/history_docs/jsc_t/apollo_06_saturn_v.pdf |accesso=7 luglio 2013 |data=25 giugno 1968 |editore=NASA |id=MPR-SAT-FE-68-3}}</ref><ref name = "legacy">{{cita web|titolo=The Legacy of Apollo 6|url=https://www.nasa.gov/mediacast/the-legacy-of-apollo-6|data=4 aprile 2021|accesso=19 settembre 2021|editore=[[NASA]]}}</ref>
 
Tutto ciò avrebbe, in sostanza, dovuto verificare la capacità del veicolo di lancio Saturno V di inviare l'intera [[navicella spaziale Apollo]] sulla Luna, e in particolare di testare le sollecitazioni del [[modulo lunare]] (LM) e le [[vibrazione|vibrazioni]] dell'interno complesso riscontrate a carico quasi completo.<ref>{{cita|Orloff e Harland, 2006|pp. 204–206}}.</ref> Con la navicella spaziale già qualificata per il volo con equipaggio grazie alla missione [[Apollo 4]] (il primo volo del Saturno V), l'obiettivo era quello di qualificare completamente il veicolo di lancio. Il completamento nominale degli eventi pianificati, ossia il raggiungimento dell'orbita di parcheggio e il riavvio dell'S-IVB per spingere il veicolo spaziale verso la distanza pianificata oltre l'orbita lunare, venne ritenuto sufficiente per considerare raggiunti gli obiettivi principali dell'Apollo 6.<ref>{{cita|Press Kit|p. 1}}.</ref>
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Il modulo di servizio utilizzato era l'SM-014: quello originariamente pianificato per l'Apollo 6, l'SM-020, era stato utilizzato per l'Apollo 4 dopo che il suo, l'SM-017, era stato danneggiato in un'esplosione e dovette essere demolito. Il CM-014 non era disponibile per il volo poiché veniva utilizzato per aiutare le indagini sull'Apollo 1.<ref name="MarAprChron">{{Cita libro|cognome=Ertel |nome=Ivan D. |url=http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4009/contents.htm#Volume%20IV |titolo=The Apollo Spacecraft: A Chronology |cognome2=Newkirk |nome2=Roland W. |cognome3=Brooks |nome3=Courtney G. |editore=[[NASA]] |anno=1969–1978 |volume=IV |città=Washington, D.C. |capitolo=Part 1 (H): Preparation for Flight, the Accident, and Investigation: March 25 – April 24, 1967 |lccn=69060008 |oclc=23818 |id=NASA SP-4009 |accesso=25 settembre 2021 |urlcapitolo=http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4009/v4p1h.htm}}</ref> Non tutti i sistemi del modulo di servizio erano state attivate per la breve missione di Apollo 6: ad esempio, i radiatori installati per rimuovere il calore in eccesso dall'impianto elettrico e il sistema di controllo ambientale non erano funzionanti.<ref>{{cita|Press Kit|p. 16}}.</ref>
 
Kenneth Kleinknecht, responsabile del modulo di comando e servizio presso il ''[[Johnson Space Center|Manned Spaceflight Center]]'' di [[Houston]] si era detto soddisfatto del CSM-020 quando questo fece il suo arrivo al KSC dal produttore [[Rockwell International|North American Rockwell]], anche se criticò il fatto che fosse giunto avvolto in [[mylar]] infiammabile In contrasto con lo sfortunato CSM dell'Apollo 1, arrivato con centinaia di problemi irrisolti, il CSM-020 ne contava solo 23, con la maggior parte di questi risolvibili nella ''routine'' della preparazione.<ref name = "chariots 6" />
 
Sull'Apollo 6 volò anche un modello di testi di modulo lunare, designato come LTA-2R. Esso era costituito da uno stadio di discesa senza carrello di atterraggio, i suoi serbatoi di carburante erano riempiti con una miscela di acqua e [[glicole]], mentre nei serbatoi di [[ossidante]] si trovava del [[freon]]. Dotato di strumenti per mostrare registrare vibrazioni, acustica e integrità strutturale, il suo stadio di ascesa non conteneva sistemi di volo. LTA-2R rimase all'interno del suo alloggiamento, denominato SLA-9, per tutta la missione.<ref>{{cita|Press Kit|p. 19}}.</ref><ref name = "hardware">{{cita web|titolo=Apollo/Skylab ASTP and Shuttle Orbiter Major End Items|data=marzo 1978|url=https://s3.documentcloud.org/documents/6473665/Apollo-Skylab-ASTP-and-Shuttle-Orbiter-Major-End.pdf|editore=[[NASA]]|formato=pdf|p=10}}</ref>
 
== Preparazione ==
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Una volta lanciato l'Apollo 4 il 9 novembre 1967, il ritmo delle operazioni aumentò ma si riscontrarono anche molti problemi con l'hardware di volo. Il CSM poté essere posizionato in cima al veicolo di lancio l'11 dicembre 1967 e tutto il complesso venne trasportato alla [[rampa di lancio]] il 6 febbraio 1968.<ref>{{cita|Orloff e Harland, 2006|p. 152}}.</ref> Il viaggio verso il complesso di lancio fu anch'esso funestato da problemi con gran parte di esso computo sotto pioggia battente. Il mezzo cingolato di trasporto dovette fermarsi anche per due ore a causa di un malfunzionamento nelle comunicazioni, il che comportò l'arrivo sulla rampa quando oramai si era fatto buio. Infine, la struttura mobile di assistenza non poté essere spostata sulla rampa di lancio per due giorni a causa del forte vento.<ref name = "chariots 6" /><ref name = "moonport 6" />
 
Il test che doveva stabilirne l'idoneità definitiva al volo si concluse l'8 marzo 1968 e, in una revisione tenuta tre giorni dopo, l'Apollo 6 fu autorizzato al lancio subordinato al completamento con successo dei test e di alcune azioni identificate durante la riunione. Il lancio venne, dunque, fissato per il 28 marzo 1968 ma venne stato posticipato al 1 aprile e poi al 3 aprile a causa di problemi riscontrati su alcune apparecchiature del sistema di guida e con il rifornimento. Il [[test dimostrativo del conto alla rovescia]] iniziò il 24 marzo. Sebbene questo sia stato completato in una settimana, il lancio dovette essere ritardato ancora una volta: il 3 aprile iniziò definitivamente il conto alla rovescia finale con il decollo previsto per il giorno successivo.<ref name = "moonport 6" /> Tutti i problemi che si erano riscontrati vennero risolti durante le pause previste nel conto alla rovescia senza ritardare ulteriormente il lancio.<ref name="Orloff e Harland p. 151"/>
 
==Volo==