Tor Fiscale: differenze tra le versioni

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== La Baraccopoli ==
Alla fine degli anni sessantaSessanta e inei primi del settantaSettanta, trafra il quartiere Appio Claudio, tra sanSan Giovanni e Cinecittà, sviluppato con intenti speculativi, attorno all’asse della via Tuscolana si venne a formare la baraccopoli dell'Acquedotto Felice dove vivevano gli immigrati del Meridione che cercavano lavoro dei baraccati. Tra il 1936 e il 1973 circa 650 famiglie immigrate dal sud Italia vissero all’interno di baracche di fortuna costruite tra un arco e l’altro dell’Acquedotto Felice nel quartiere Appio Claudio a Sud-Est di Roma.
 
 NelNel 1968 al Sacerdotesacerdote Roberto Sardelli gli venne datoaffidato l'incarico di collaboratore nella parrocchia di San Policarpo, dove cominciò attivamente il suo impegno a favore di chi, soprattutto migranti provenienti dalle regionidegli delabitanti Suddella Italiabaraccopoli.
 
Nel 1969 acquistò una delle baracche da una prostituta e si trasferì nell'insediamento. Lì fondò la celebre "Scuola 725", dal nome della baracca che la ospitava, definita dagli stessi ragazzi "la scuola del riscatto". Era il tentativo di recuperare chi veniva emarginato anche dalla scuola, consentendo loro di proseguire gli studi e conoscere testi e autori come Gandhi o Malcolm X un’opportunità educativa e di crescita. Lo sgombero delle baraccopoli avvenne nel 1973.<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/attualita/pagine/roma-morto-don-roberto-sardelli-il-prete-dei-baraccati-dell-acquedotto-felice|titolo=Roma. Morto don Roberto Sardelli, il prete dei baraccati dell'acquedotto Felice|sito=Avvenire.it}}</ref>