Somnium Scipionis: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Contenuto: aggiunta nota |
|||
Riga 57:
perché divina è quella forza che ha in sé la vita, che percepisce, che ricorda, che prevede, che così come governa, guida e muove quel corpo, allo stesso modo il dio supremo fa con questo mondo; e come quello stesso dio immortale muove il mondo mortale in qualche parte, così l’anima immortale muove il fragile corpo.
La parte finale dell'opera affronta il tema tradizionale della filosofia antica del movimento e della sua origine: ciò che si muove è per sua natura destinato alla fine, così come il principio unico di tutto è immortale e non può essere sottoposto al moto, altrimenti riceverebbe il suo moto da qualcos'altro e non sarebbe principio unico. Dunque l'anima, che è principio di movimento del corpo, è immortale<ref>Quest'argomento è ripreso dal [[Fedro (dialogo)|Fedro]] di Platone, 245c-246a.</ref> ed è necessario esercitarla nelle virtù più nobili, tra cui, anzitutto, la cura della patria. Le anime educate a ciò, una volta separate dal corpo, voleranno direttamente alla sede eterna del cielo, al contrario quelle che in vita sono state deturpate dai vizi devono attendere molti secoli di purificazione girando intorno alla terra. Dopo questo insegnamento, Scipione Emiliano si desta dal sonno.
== Influenza ==
|