Tor Fiscale: differenze tra le versioni
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La Torre permetteva di controllare terreni che si estendevano per centinaia di ettari nell’area strategica tra la Via Latina e la Via Appia, oltre che rappresentare un prestigioso stato economico per la casata che la posedeva.
Nel corso dei secoli La Torre passò di mano in mano tra diverse famiglie, finché nel ‘600 fu acquistata da Filippo Foppi, tesoriere pontificio “fiscale”.<ref>{{Cita web | url=https://www.parcoarcheologicoappiaantica.it/luoghi/via-appia-antica/parco-di-tor-fiscale/ | titolo=Parco di Tor Fiscale - Sito ufficiale Parco Archeologico dell'Appia Antica | accesso=17 marzo 2024}}</ref>
La zona prende nome da una torre costruita nel [[XIII secolo]] all'intersezione degli acquedotti [[acquedotto Claudio|Claudio]] e [[Acqua Marcia|Marcio]]. La torre è costituita di blocchetti di tufo ed è alta circa 30 metri<ref>{{Cita web | url=https://www.ecomuseodellavialatina.it/percorsi/torre-del-fiscale/ |titolo=Torre del Fiscale - Ecomuseo della VIA LATINA | accesso=17 marzo 2024}}</ref>.
La denominazione di Fiscale, attribuita al fondo e alla torre, compare nel [[XVII secolo]] quando la tenuta appartenne a Filippo Foppi, tesoriere pontificio, altrimenti detto "fiscale".<ref>{{Cita web|url=https://www.parcoarcheologicoappiaantica.it/luoghi/torre-del-fiscale/|titolo=Torre del Fiscale|sito=Parco Archeologico dell'Appia Antica}}</ref> Qui, 2000 anni fa, si potevano ammirare gli acquedotti romani (Anio Novus, Claudio, Marcio, Julia, Tepula e il più recente acquedotto Felice) sulle cui arcate sgorgavano le acque della Valle dell'Aniene e quelle del Vulcano Laziale. L'area era percorsa dalla Via Latina e qui i patrizi romani risiedevano per il periodo estivo.
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