Volontà: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
La concezione intellettualistica dei Greci: Questo non corrisponde a ciò che si afferma nel mito della caverna; più importante sarebbe citare il libro X della Repubblica...
Riga 15:
Il male quindi non dipende da una libera volontà, ma è la conseguenza dell'ignoranza umana che scambia il male per bene, proiettando quest'ultimo sui piaceri o su qualità esteriori.
 
[[Platone]] approfondì quest'aspetto dell'etica socratica, in particolare nel ''[[Gorgia (dialogo)|Gorgia]]'' e nel ''[[Filebo (dialogo)|Filebo]]''. Nel [[mito della Caverna]] egli sosteneva come la volontà abbia quale unico suo oggetto il Bene, dato che il male è un semplice non-essere. Non si può scegliere ciò che non è: di qui la contrapposizione tra la volontà attiva dei pochi che si volgono verso il mondo delle [[idee]], spinti dal desiderio dell'''[[eros (filosofia)|eros]]'', e la passività di coloro che rimangono relegati nell'antro della caverna, schiavi dell'ignoranza.<ref>Platone, ''La Repubblica'', libro VII.</ref>
 
Anche per [[Aristotele]] un'azione volontaria e libera è quella che nasce dall'individuo e non da condizionanti fattori esterni, purché sia predisposta dal soggetto con un'adeguata conoscenza di tutte le circostanze particolari che contornano la scelta: tanto più accurata sarà questa indagine tanto più libera sarà la scelta corrispondente.<ref>Aristotele, ''Etica Nicomachea'', III, 1.</ref>